L'essenziale del Nord Argentino:
Viaggio nell'anima delle Valli e della Quebrada
Il Nord Argentina è una sinfonia di paesaggi e culture che invita a scoprire un mondo dove il tempo sembra fermarsi. Partiamo da Tucumán, culla dell'indipendenza, e ci addentriamo nella freschezza delle Yungas, giungle che abbracciano le montagne e nascondono sentieri dove la vita si dispiega in mille sfumature di verde. Più avanti, Tafí del Valle appare come un'oasi ad alta quota: il suo lago circondato da montagne, le sue case di adobe e l'eredità diaguita rendono questo angolo un rifugio sereno, dove la tradizione rurale si fonde con la spiritualità del paesaggio.
Il viaggio si tinge di storia nelle rovine degli Indios Quilmes, testimonianza di un popolo che ha resistito per secoli in queste terre aride, e prosegue verso Cafayate, cuore dei Valles Calchaquíes. Lì, tra gole e vigneti, gli aromi del torrontés, il vino bianco ad alta quota, si mescolano alla calda accoglienza della gente e alla bellezza di formazioni naturali come l'Anfiteatro e la Garganta del Diablo. Cafayate è terra di contrasti: fertile per la coltivazione della vite, ma circondata da colline ocra e gole che sembrano dipinte a mano. Percorrendo strade tortuose, si apre la via verso Cachi, uno dei paesi più affascinanti della regione. Le sue strade lastricate, le case bianche con tetti di cardone e adobe, e la serenità della sua piazza centrale ci riportano indietro nel tempo. Custodito dall'imponente Nevado de Cachi, questo luogo trasmette una calma che si respira in ogni angolo, dove le tradizioni andine convivono con un'atmosfera di quiete che avvolge il visitatore.
Il percorso ci porta poi a Salta, la Linda, con la sua fusione di architettura coloniale, piazze alberate e mercati pieni di colori, prima di salire nella mitica Quebrada de Humahuaca, Patrimonio dell'Umanità. Tra villaggi ancestrali e montagne multicolori, scopriamo a Purmamarca il magico Cerro de los Siete Colores, e più avanti l'immensità bianca delle Salinas Grandes, un deserto di sale che riflette il cielo e crea l'illusione di camminare tra specchi infiniti. A Humahuaca la storia è presente nella sua piazza, nella sua chiesa e nel Monumento agli Eroi dell'Indipendenza. Da lì, il cammino si allunga verso La Quiaca e Yavi, dove il confine con la Bolivia pulsa come un ponte culturale, fino a Iruya, un villaggio appeso sulla montagna, dove le nuvole sembrano scendere nelle sue strade ripide e il silenzio avvolge di mistica questo angolo nascosto.
La traversata culmina nelle Yungas del Parco Nazionale Calilegua, il polmone verde del nord, dove la giungla umida e i sentieri circondati da uccelli e orchidee ci ricordano che la natura qui si mostra nella sua massima espressione. Questo itinerario attraverso Tucumán, Salta e Jujuy è un incontro con l'essenza più pura delle Ande: vigneti che sfidano l'altitudine, villaggi che sembrano fermi nel tempo, paesaggi che cambiano colore ad ogni curva della strada e tradizioni che rimangono vive. Il Nord Argentina non si visita: si vive, si respira e si conserva per sempre nell'anima.

| GIORNI | 12 Giorni - 11 Notti |
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| DESTINAZIONI | Tucumán, Salta, Jujuy |
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| TOUR INCLUSI |
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| TOUR OPZIONALI |
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| HOTEL |
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| SERVIZI INCLUSI |
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| SERVIZI NON INCLUSI |
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12 giorni - 11 notti
Giorno 1 - Arrivo a Tucumán
Accoglienza all'Aeroporto di San Miguel de Tucumán e trasferimento in hotel.
Giorno 2 - Scoprendo Tucumán e le Yungas Tucumane

Inizieremo visitando il centro storico e i suoi dintorni, con luoghi pieni di storia che si riflettono nei suoi edifici e costruzioni. Plaza Independencia è il nostro punto di partenza, per dirigerci verso la Casa de Gobierno e tutte le case storiche che la circondano.
Poi, andremo alla Cattedrale, alla Chiesa e al Convento di San Francesco, monumento nazionale per le reliquie che conserva, come la prima bandiera nazionale issata a Tucumán nel 1814, tra le altre; la Chiesa di Nostra Signora della Mercede in stile neoclassico con un interno semplice; il Museo Storico Provinciale Nicolás Avellaneda, che è la casa dove lui visse così come altri personaggi politici del XIX secolo; la Chiesa e il Convento di Santo Domingo, tra altri edifici e case rappresentative. Una volta terminato il nostro tour nel centro storico della città di Tucumán, continueremo verso il Parco 9 de Julio, progettato da Carlos Thays, paesaggista francese, che vanta un bellissimo orologio fatto di fiori, sentieri colorati e percorsi per passeggiare tra gli alberi.
Poi, andremo al Museo dell’Industria Zuccheriera "Casa del Obispo Colombres", che ci insegnerà la storia dell’industria dello zucchero nella provincia fin dagli inizi artigianali. Proseguiremo verso la zona più distinta della città di Tucumán, Plaza Urquiza, che si distingue per i suoi sentieri e gli spazi usati dalla gente per pattinare o andare in bicicletta, e che è uno spazio verde per rilassarsi, con uno stile francese intorno; il Teatro San Martín, la Legislatura e il Casinò. Plaza Alberdi, un altro spazio verde con il suo prato e le panchine ben curate, che si trova di fronte alla Stazione Ferroviaria Generale Mitre, che sarà il nostro ultimo punto del percorso.

Colazione in hotel. Esploriamo le bellissime Yungas tucumane combinando paesaggi montani, storia e cultura locale. Partiamo da San Miguel de Tucumán percorrendo la Strada 9 verso la Diga Celestino Gelsi (ex Cadillal), attraversando lo scenografico scivolo, le centrali elettriche e il fiume Loro. Proseguiamo verso Tapia, arrivando agli incantevoli paesi di Raco ed El Siambón, dove visitiamo il monastero dei monaci benedettini. Il percorso continua verso San Javier, salendo fino a 1.200 metri di altezza per contemplare l’imponente Cristo Redentore e godere di viste panoramiche della regione. Poi visitiamo Villa Nougues, famosa per le sue eleganti residenze e l’architettura storica, prima di scendere attraverso Yerba Buena per tornare a San Miguel de Tucumán. Partenze: circa alle 08:00 e alle 14:00. Durata: circa 6 ore. Include trasporto e guida professionale. Non include mance né pranzo.
Giorno 3 - Tafí del Valle, Rovine degli Indios Quilmes e Cafayate

Prima colazione in albergo. Attraversando l'Abra e andando verso Ampimpa, avremo l'occasione di ammirare delle piante cactacee di varie specie di fianco a noi, un balcone naturale della Valle di Yocavil o Santa María, da dove potremo avvistare il villaggio di Amaicha del Valle, a pochi chilometri. In quest'ultimo ci abita l'unica comunità indigena del nord-ovest, la cultura diaghita, fabbricante di pezzi unici, e località nota per i suoi vini prelibati "patero" (da marzaiola, papero), l'alfajor (dolce tipico), il torrone, e il formaggio. Inoltre, potremo visitare ed esplorare gli insediamenti preispanici di Fuerte Quemado, il Pucará de Loma Rica, resti ben preservati appartenenti a questo paese, con muri di laminazione, con i mortai fatti di fango e ghiaia di riempimento, ne potremo trovare diversi elementi usati da essi, quali le urne San José e Santa María, Paya Policromo e Incaico, oggetti di ossa e pietre.
Visiteremo anche il Pucará de Los Cardones, un'altro posto archeologico che si preserva naturalmente, in cui farete delle passeggiate lungo i sentieri, i fiumi, le valli, la diga, ed altre attrattive. Attraversando il fiume Yocavil, entreremo nelle Rovine dei Quilmes, i resti del maggiore insediamento preispanico in Argentina, il cui nome si deve al fatto che, quando furono sconfitti dagli spagnoli, furono obbligati a percorrere una migliaia di chilometri fino ad arrivare a Buenos Aires, alla località che oggi porta il loro nome. Visiteremo il museo ed in seguito, la fortificazione eretta da questa comunità. Passeremo per El Bañado, Colalao del Valle. Proseguimento per il paese di Tolombón per entrare in Cafayate. Mentre avanzeremo potremo osservare il cambiamento del paesaggio, da terre aride a posti ricoperti da vigneti, fino a raggiungere Cafayate, dove pernotteremo. Se vuoi conoscere altre opzioni di escursioni a Tucumán, clicca qui: Escursioni a Tucumán.
Giorno 4 - Valli Calchaquíes da Cafayate

Si farà la prima colazione in albergo. Continueremo il nostro viaggio da Cafayate, visitando le Valli Calchaquíe. Visiteremo la Cattedrale Nuestra Señora del Rosario che contrasta con le colline sullo sfondo di diverse tonalità, poi percorreremo le cantine più tradizionali di questa bellissima città fra valli e colline abbellite con un colore verde straordinario, è la più importante delle Valli Calchaquíe, nota, in modo particolare, per i suoi vini torrontés (l'uva bianca), posto ideale per la sua temperatura e umidità che favorisce lo sviluppo di questa varietà di uva, dal sapore dolce e fruttato, insieme ai suoi formaggi di capra. Il nome della città ha origine in un antico asediamento indigena, e vuole dire "Sepoltura delle sofferenze". Avremo il piacere di assaggiare alcuni vini appartenenti a queste cantine. Di seguito, visiteremo il Museo Archeologico, posto in cui vi si trovano diversi oggetti che appartenevano ai popoli indigeni, ciò aveva fatto che si facessero molte ricerche, scavi, restauri e la loro mostra.
Saremo meravigliati quando entreremo nelle terre dalle formazioni curiose e molto attraenti, passando Quebrada de las Conchas, posto in cui potremo ammirare diverse figure come la Gola del Diavolo, l'Anfiteatro, posto incantevole in cui è possibile ascoltare l'eco di ogni suono in modo perfetto, ed anche dove si presentano diversi festival di folclore, l'Obelisco che da origine a una rupe isolata, i Castelli dal colore rosso intenso che fanno ricordare ai castelli del medioevo, la Gessaia con le sue formazioni di arenaria chiara, la Casa dei Pappagalli, poiché i muri di pietra hanno degli orifizi che diventano l'habitat del branco di pappagalli in estate, il Frate, il Rospo, e l'emozionante Gola del Diavolo di Salta, che ha la forma di una trachea umana, anche chiamata così dovuto al tono di colori diversi.
Faremo una sosta a Alemanía, un villaggio isolato, impossibile non fermarci per ammirare le sue vecchie ville fra le colline verdi, la stazione ferroviaria che ormai non si usa più, adesso possiamo osservare una bellissima produzione artigianale, che ci offre l'opportunità di portarci un bel ricordo a casa di questo paese. Ci prepareremo a discendere attraverso le valli. Raggiungeremo la diga Dique Cabra Corral, presso Coronel Moldes, un posto ideale per praticare degli sport acquatici, percorreremo delle località in cui si sviluppano delle attività agricole e di bestiame come a El Carril, dove vi si trovano diverse aziende raccoglitrici di tabacco, potendo anche osservare diverse piantagioni di fico, noce, e pesco, La Merced, dalle strade pulite e dagli spazi verdi che la fanno molto pittoresca, e Cerrillos. Tutte queste località appartengono alla Valle di Lerma, dove si racconta, secondo le leggende che appaiono, che vi sono dei tesori che provengono dalle miniere, che furono trovati e nascosti da qualche parte fra le colline. Partiremo verso la città di Salta, passando per paesaggi variabili in ogni curva, ammirando dei colori splendidi come il rossiccio delle colline, l'ocra del pascolo asciutto, il grigio delle pietre, ed il verde del cactus. Pernottamento a Salta.
Giorno 5 - Scoprendo Salta

Salta, fondata nel 1582, conserva il fascino della sua architettura coloniale, circondata da maestose colline. Una destinazione unica per immergersi nella storia e nella cultura del nord dell’Argentina. Il tour inizia nel centro storico, con la Plaza 9 de Julio, cuore pulsante della città, e la Cattedrale, che custodisce i resti del Generale Martín Miguel de Güemes, simbolo delle lotte per l’Indipendenza. Di fronte si trova il Cabildo, uno dei meglio conservati del Paese, oggi sede del Museo Storico del Nord e del Museo delle Belle Arti. Proseguiamo verso la Chiesa di San Francesco, nota per l’imponente campanile – il più alto del Sud America – e dichiarata Monumento Storico Nazionale. A pochi passi si trova il Convento di San Bernardo, l’edificio religioso più antico della città, celebre per il suo portale in legno di algarrobo scolpito da artigiani indigeni. Successivamente saliremo sul Cerro San Bernardo, da cui si gode una splendida vista panoramica sulla città. Ai suoi piedi visiteremo il Monumento al Generale Güemes, per poi proseguire verso San Lorenzo, pittoresca località di villeggiatura immersa nella foresta delle Yungas. Concluderemo con una visita al Mercato Artigianale, luogo ideale per scoprire e acquistare autentici manufatti regionali.
Giorno 6 - Valli Calchaquíes da Cachi

Si farà la prima colazione in albergo. Percorreremo le Valli Calchaquíe, questa volta passando attraverso Cachi, fra paesaggi eccezionalmente incantevoli. Durante il nostro tragitto verso questa affascinante città, potremo ammirare dei posti turistici singolari e bellissimi, cominciando a Quebrada del Escoipe, una zona selvaggia percorsa dal fiume omonimo e che attraversa diversi ponti prima di arrivare a Cuesta del Obispo. Questo pendio, costituisce anche un prodotto della natura, giacché cominceremo la salita sul sentiero a zigzag, racchiuso da una cornice, circondati da colline che possiedono un colore verde incredibile, tutta la sua vegetazione che, in contrasto con il cielo, lo fanno diventare un panorama indescrivibile. Il punto più alto di questo tragitto lo costituisce Piedra del Molino, a 3.348 metri sul livello del mare e, dal quale, avremo l'opportunità di godere di una panoramica unica di Quebrada del Escoipe.
A circa due chilometri prima di arrivare a Piedra del Molino, avremo l'occasione di osservare l'insegna stradale che ci indicherà che saremo nel Parco Nazionale Los Cardones, il quale protegge la sua vegetazione, come pascolo nebbioso, boscaglia, puna, alta montagna. Tra la fauna si preservano delle specie come il cerbiatto, la vigogna, il guanaco, il puma, la volpe rossa, la lince rossiccia, la donnola, l'armadillo, il condor, il picchio los cardones, la lucertola ututo, corallo, il serpente a sonagli, e tanti altri.
Dopo avere attraversato il punto più alto, Piedra del Molino, raggiungeremo la valle nota come Valle Encantado, un posto in cui vi si mescolano le forme ed i colori, e dove l'azione del vento e dell'acqua sembrano avere intagliato il paesaggio in curiose formazioni e rilievi. Qui vi troveremo una laguna piccola e pitture rupestri in caverne e gronde. Certamente, se saremo fortunati, potremo avvistare dei condor imprimendo le loro tracce sul cielo. Più avanti, arriveremo ad una piccola valle da pendi armoniosi, coperta di pascoli, dove il bestiame va portato a mangiare, veduta comune durante il nostro tragitto. Se continuamo alcuni chilometri, potremo ammirare un bacino chiuso e la laguna El Hervidero, posto prediletto dal guanaco come pascolo.
La Recta de Tin Tin sarà un'altro posto da non dimenticare che osserveremo nel nostro tragitto, poiché si tratta di una linea retta perfetta di 18 chilometri, da dove potremo avvistare una grande quantità di piante spinose (cardones), guardando alla nostra destra si vedrà la collina nota come Cerro Tin Tin e, alla nostra sinistra il Cerro Negro. Attraversaremo questo antico sentiero incaico per arrivare a Payogasta, dove sarete sorpresi dal tappeto rosso e colorito che formano le piantagioni di peperone, ormai scendendo verso il villaggio di Cachi, sulla base della collina nota come Cerro Nevado, situato fra il fiume omonimo e Calchaquíe. Lì percorreremo le sue strade piene di costruzioni così bianche che abbagliano, le sue case fatte con mattoni di fango e paglia, vie acciottolate, ma ciò che più si distingue è la cordialità e l'accoglienza affettuosa della sua gente. Ritorneremo a Salta nel pomeriggio.
Giorno 7 - Salinas Grandes & Purmamarca

Partiremo per visitare le Salinas Grandes e Purmamarca. La prima località che attraverseremo è Campo Quijano, una tranquilla cittadina nota per la Diga Las Lomitas, con splendide viste sui suoi campi e sulle colline verdi, come il paesaggio del Río Arenales a El Encón. Si tratta di un villaggio tradizionale nella Valle de Lerma, conosciuto come la porta di accesso alla Puna, attraverso cui passano i binari del Tren a las Nubes. Proseguiamo lungo la strada passando dal Río Blanco, circondato dalla natura incontaminata, arrivando a Quebrada del Toro, che si estende fino a Puerta Tastil, una piccola città precolombiana che raggiunse il massimo sviluppo nel XIV secolo e poi scomparve misteriosamente; in questo villaggio il Río Blanco ricompare lungo il percorso.
La città preispanica di Tastil rappresenta la "porta" di accesso alla Quebrada de las Cuevas, dove possiamo trovare le rovine archeologiche di Tastil. Continueremo attraverso Abra Blanca, situata a 4.080 metri sul livello del mare, fino a San Antonio de los Cobres, una piccola città posta a circa 4.000 metri di altitudine, famosa per ospitare la Festa Nazionale della Pachamama (Madre Terra) e per essere il punto culminante del percorso sul Tren a las Nubes.
Proseguiremo lungo la Ruta 40 verso le Salinas Grandes, già in Jujuy, situate a una media di 3.450 metri sul livello del mare. Esse si estendono nella regione denominata Puna Jujeña. L'origine delle saline risale a 5-10 milioni di anni fa, quando la bacino di questo salar era coperto d'acqua con una quantità significativa di sali dovuta all'attività vulcanica e, gradualmente, l'evaporazione di queste acque ha dato origine a questo grande salar, uno spettacolo per gli occhi per il contrasto con il cielo. Scenderemo dalla Cuesta de Lipán fino al paese di Purmamarca, situato ai piedi del Cerro de los Siete Colores.
Giorno 8 - Quebrada de Humahuaca

Si farà la prima colazione in albergo. Oggi vi attenderà una giornata piena di storia e paesaggi, poiché compieremo il percorso verso la Quebrada di Humahuaca, visitando i suoi paesi preispanici che hanno una centinaia di anni e alcuni sono rimasti ancora intatti, come se ci invitassero a percorrerli, per saperne di più. Per iniziare, la Quebrada di Humahuaca fu dichiarata Patrimonio Naturale e Culturale dell'Umanità nel 2003.
Cominceremo attraversando la valle di Siancas dal paese di Gral. Güemes, per percorrere l'area di coltivazione di canna da zucchero, tabacco, cotone, ed altri, raggiungeremo la provincia di Jujuy al confine ed il suo capoluogo, su una valle di 155 km di estensione, circondata da colline di vari colori, vegetazione di zona arida, ed il fiume Grande. Andremo dentro una zona che possiede una varietà incredibile di gradazioni di colori marroni, verdi, ocre, e rossasti. Proseguimento verso Yala, località di villeggiatura estiva, situata fra montagne, fiumi e lagune, con quartieri residenziali, e case per fine settimana, vi troveremo anche il parco provinciale Potrero de Yala che preserva le lagune di Yala, in cui è possibile avvistare degli uccelli. Inizieremo a scendere attraverso la valle stretta, passando per paesi fermati nel tempo, che trasformano il paesaggio in una cartolina da non dimenticare.
Raggiungeremo Purmamarca, una località pittoresca situata sulla base dell'unica e maestosa collina nota come Cerro de los Siete Colores, che ci offre le sue successioni delle varie gradiazioni di colori che causano viva e improvvisa meraviglia unite in un insieme con la serenità del paesaggio, la sua vegetazione e il cielo azzurro, oltre una centinaia di rovine dei primi popoli che abitarono nella regione. Continueremo verso Maimará, un paese che si trova proprio nel centro
della valle stretta, dove potremo ammirare la Paleta del Pintor (la Tavolozza del Pittore), dalle colline multicolori in omaggio al suo nome, Posta de Hornillos ed il suo museo in cui è possibile sperimentare ed essere testimoni della vita preispanica; subito dopo saremo a Tilcara, località riconosciuta per le sue caverne e le rovine dei popoli antichi. A Uquía, visiteremo la sua piccola chiesa, una delle più antiche della zona.
Avremo l'opportunità di godere di piatti regionali gradevoli al gusto, e poi percorrere i posti in cui si trovano gli artigiani per comprare l'artigianato indigena, tessuti rustici di lama e vigogna, accompagnati dalla sua gente cosi gentile e riconoscente.
Giorno 9 - La Quiaca, Yavi e Villazón

Nell’estremo nord dell’Argentina si trovano terre millenarie che custodiscono leggende di un antico marchesato, situato in un’oasi verde nel pieno dell’altopiano di Jujuy, proprio al confine con il nostro paese fratello, la Bolivia, e sulla strada per Cuzco, combinando tradizione, paesaggi e commercio.
Attraverseremo l’ultimo tratto della Quebrada de Humahuaca, partendo da Purmamarca e dirigendoci verso l’estremo nord dell’Argentina. Passeremo per la Posta de Hornillos, dove potremo apprezzare la storia dell’antico cammino dell’altopiano. Proseguiamo verso Uquía, famosa per la sua chiesa che custodisce le impressionanti pitture degli Angeli Archibugieri, realizzate da artisti della Scuola di Cuzco provenienti dal Perù durante l’epoca coloniale. Proseguiamo per Huacalera e infine arriviamo a Humahuaca, situata a 2.600 metri sul livello del mare, dove visiteremo il centro storico, il Monumento all’Indipendenza e la piazza principale, riceveremo la benedizione di San Francesco Solano ed esploreremo le viuzze coloniali accompagnati da guide locali che ci racconteranno la ricca storia di questo paese, dichiarato Patrimonio Storico e Culturale dell’Umanità.
Il viaggio continua lungo la stessa strada passando per Abra Pampa, conosciuta come “la Siberia Argentina”, così chiamata dai suoi abitanti, in gran parte discendenti di siriani. Da lì si prosegue fino a La Quiaca, con tempo libero per il pranzo (si consiglia un pasto leggero). La Quiaca si trova al confine con la Bolivia. All’inizio del XX secolo la ferrovia arrivò dall’altopiano fino alla frontiera, dove fu costruita una stazione terminale e un viadotto con tre archi sul fiume La Quiaca. Con il passare del tempo, La Quiaca si è sviluppata, acquisendo importanza a partire dalla metà del XX secolo.
La Quiaca è un luogo di continuo passaggio di abitanti dell’Altopiano Andino, facilmente riconoscibili dai loro abiti tradizionali della puna. Dopo una breve sosta, si visita il vicino villaggio di Yavi, con la sua imponente chiesa dorata e la sua ricca storia legata al Marchesato di Tojo. Il Museo della Casa del Marchese e il vecchio mulino sono testimonianze autentiche dei resti di questo antico marchesato. Dopo aver visitato il villaggio, si torna a La Quiaca per attraversare la frontiera e conoscere Villazón (Bolivia), famosa per il suo vasto mercato.
Iniziamo il ritorno verso Purmamarca
Giorno 10 - Iruya: il paese di montagna

Partiamo da Purmamarca e, dopo aver attraversato Humahuaca, proseguiamo direttamente verso Iruya, evitando il bivio per Iturbe e il letto del fiume. Arriveremo intorno alle 13:30, con del tempo libero per un pranzo leggero a carico del passeggero e la possibilità di fare il circuito di sentieri opzionale (30-60 minuti), che permette di esplorare la natura e godere di viste panoramiche della valle.
Iruya è un pittoresco villaggio situato tra le montagne, a più di 2.800 metri sopra il livello del mare, che conserva un fascino coloniale unico. Le sue stradine acciottolate e le case in adobe si mescolano al paesaggio montano, offrendo spettacolari vedute sulla valle e sui fiumi che la attraversano. La tranquillità del luogo, la sua architettura tradizionale e la cordialità degli abitanti creano un'esperienza autentica e coinvolgente, dove la storia e la natura convivono in perfetta armonia. È un luogo ideale per passeggiare, fotografare e sentire la vita dell'altopiano, apprezzando la cultura locale e l'ambiente naturale che lo circonda. Nel pomeriggio, inizieremo il viaggio di ritorno lungo lo stesso percorso, con una sosta tecnica di 20 minuti a Tilcara per riposarci e godere delle viste prima di proseguire verso Jujuy o Salta.
Giorno 11 - Le Yungas, Parco Nazionale Calilegua: La Riserva della Biosfera più grande dell'Argentina
Colazione in hotel. Oggi avremo la possibilità di visitare il Parco Nazionale Calilegua, a seconda delle condizioni meteo e della disponibilità. Se non sarà possibile, svolgeremo un'altra attività.

Cominceremo la nostra avventura attraverso il Passaggio (Corridoio) delle Foreste e delle Yungas visitando il Parco Nazionale Calilegua. Faremo la prima sosta per godere di uno dei percorsi che ne esistono nel parco, dai 475 metri sul livello del mare fino ai 1.700 metri sul livello del mare. Vi sono 3 sentieri da percorrere: La Mamota, La Herradura e La Lagunita, sempre accompagnati da una guida del parco.
La foresta di Yungas è uno dei biomi più ricchi in specie di mammiferi della regione di clima temperato tropicale del nord-ovest. Si crede ci siano oltre 100 specie di mammiferi nei 600 chilometri d’estensione del nord-ovest in Argentina. Circa il 35% delle specie di mammiferi terrestri in Argentina si trovano in questo ecosistema di Foreste e Yungas.
Osserviamo dei mammiferi, quali, giaguaro, tapiro, oritteropo, scimmia caí, furetto maggiore, mayuato, coendú (rassomigliante al porcospino), tapití, scoiattolo rosso, pipistrello, armadillo, certi marsupiali, ecc. Uccelli quali ciacialaca, burgo, macará, aquila, colomba-pernice, surucuá, pappagallo tucano, colibrì, boyero (della famiglia degli Itteridi), ecc. Dentro della famiglia dei rettili vi sono delle lucertole e delle serpenti. Dentro degli anfibi osserviamo la rana marsupiali, il rospo dal ventre rosso e la rana. E dentro dei pesci troviamo mojarra (piccolo pesce teleosteo), anguilla lupo di mare, tararira (d’ acqua dolce), vieja de agua (pesce teleosteo), lupo di mare grande, ecc. E’ molto conosciuto “l’orso con gli occhiali”, chiamato ucumari dagli abitanti del luogo.
Las Selvas Montañosas (le foreste montuose) si trovano sui versanti fra i 500 e i 1000 metri. La vegetazione è fitta e umida. Sullo strato arboreo più basso, oltre i 30 metri, vi troviamo l’alloro, l’ horco molle (albero di dimensioni medie), e altre specie di cedri, noci, ecc. Sullo strato medio che non supera i 20 metri, c’ è il chalchal (albero dell’ordine Sapindali, che ha fiori bianchi e gialli), palo luz (bastone di luce), quercia, tala (albero dell’ordine Rosali). Ve ne troviamo altri strati, uno arbustivo e l’altro erbaceo, delle piante che si sviluppano sulla superficie del suolo e una quantità importante di liana ed epifita. Nel Parco Nazionale Calilegua vi si osservano diversi generi di boschi, in cui ci abitano il pino della collina, in modo non uniforme, il bosco di ontano, e quello di queñoa che raggiungono fino ai 3.000 metri d’altitudine.
Valli e Dighe - Lagune di Yala e Terme di Reyes (Opzionale)
La visita al Parco Nazionale Calilegua può essere sostituita con le escursioni ai valli e alle dighe Los Alisos, La Ciénaga e Las Maderas, le Lagune di Yala e le Terme di Reyes.

Faremo una passeggiata lungo le dighe La Ciénaga e Las Maderas, per dopo ritornare attraverso il villaggio di San Antonio, uno dei paesi meglio preservati in tutta la valle. Si distinguono i formaggi elaborati in modo artigianale dagli abitanti della zona. Di seguito, visiteremo La Almona per conoscere una fabbrica di dolci artigianali. Finalmente, andremo verso la diga Los Alisos, prima di ritornare a San Salvador di Jujuy.

Siamo andati da San Salvador verso le lagune di Yala situate a 20 chilometri dalla città. Queste lagune si trovano racchiuse da un contorno naturale maestoso, circondate dal verde esuberante, a una altitudine di oltre 2.000 metri, accerchiate da un bosco di ontani e di pini. Saliremo attraverso un sentiero racchiuso da una cornice, ma prima passeremo per un posto di pesca delle trote.
Le lagune fanno parte del Parco Provinciale Potrero di Yala ed appartengono alla Riserva della Biosfera, una delle regioni protette di Jujuy, in tutto il nord-ovest. Yala costituisce il luogo perfetto per la pratica di sport d'avventura e dell'ecoturismo, anche per la pesca sportiva. Questa regione appartiene alla zona di valli di Jujuy, e si somiglia molto al Parco Nazionale Calilegua. Più tardi, lasceremo Yala per andare verso Reyes, un percorso molto pittoresco e singolare, fino ad arrivare al belvedere di Reyes, dove si potrà avere una veduta panoramica eccezionale della valle omonima.
Valli e Dighe: Los Alisos, La Ciénaga, Las Maderas
Faremo una passeggiata lungo le dighe La Ciénaga e Las Maderas, per dopo ritornare attraverso il villaggio di San Antonio, uno dei paesi meglio preservati in tutta la valle. Si distinguono i formaggi elaborati in modo artigianale dagli abitanti della zona. Di seguito, visiteremo La Almona per conoscere una fabbrica di dolci artigianali. Finalmente, andremo verso la diga Los Alisos, prima di ritornare a San Salvador di Jujuy. Se vuoi conoscere altre opzioni di escursioni a Jujuy, clicca qui: Escursioni a Jujuy.
Giorno 12 - San Salvador de Jujuy
Colazione in hotel. Trasferimento dall'hotel all'Aeroporto di San Salvador de Jujuy. Fine dei nostri servizi.



