ESCURSIONI IN TUCUMAN

D’aspetto piccolo nella mappa, peró prevale per un’immensa natura ed un grande protagonismo nella storia nazionale. Cosí è Tucuman: terra di montagne coperte di verde foresta sull’est, e di rocce ad ovest; mentre la bella Tafi del Valle si affaccia nel mezzo di questa transizione. Nel passato precolombino lasció il suo segno nelle rovine di Quilmes; al tempo che in Amaicha del Valle -con la presenza del Museo della Pachamama- ancora si respira una cultura originaria viva. L’impronta gesuita si trova in Lules; mentre nella capitale provinciale, San Miguel di Tucumán, si conserva la storia grande: quella della dichiarazione d’indipendenza nazionale. Piacevole convivenza tra il ieri e l’oggi; e tra il rimanso e le vertigini: è quello il Cadillal, San Javier e Villa Nogués, tra altri, invitano tanto agli sport d’avventura come a ringraziare la contemplazione.

Viaggi a Tucumán

Escursioni a Tucumán

Tucumán - Giro Turistico della Città

Inizieremo visitando il centro storico e i suoi dintorni, con luoghi pieni di storia che si riflettono nei suoi edifici e costruzioni. Plaza Independencia è il nostro punto di partenza, per dirigerci verso la Casa de Gobierno e tutte le case storiche che la circondano.

Poi, andremo alla Cattedrale, alla Chiesa e al Convento di San Francesco, monumento nazionale per le reliquie che conserva, come la prima bandiera nazionale issata a Tucumán nel 1814, tra le altre; la Chiesa di Nostra Signora della Mercede in stile neoclassico con un interno semplice; il Museo Storico Provinciale Nicolás Avellaneda, che è la casa dove lui visse così come altri personaggi politici del XIX secolo; la Chiesa e il Convento di Santo Domingo, tra altri edifici e case rappresentative. Una volta terminato il nostro tour nel centro storico della città di Tucumán, continueremo verso il Parco 9 de Julio, progettato da Carlos Thays, paesaggista francese, che vanta un bellissimo orologio fatto di fiori, sentieri colorati e percorsi per passeggiare tra gli alberi.

Poi, andremo al Museo dell’Industria Zuccheriera "Casa del Obispo Colombres", che ci insegnerà la storia dell’industria dello zucchero nella provincia fin dagli inizi artigianali. Proseguiremo verso la zona più distinta della città di Tucumán, Plaza Urquiza, che si distingue per i suoi sentieri e gli spazi usati dalla gente per pattinare o andare in bicicletta, e che è uno spazio verde per rilassarsi, con uno stile francese intorno; il Teatro San Martín, la Legislatura e il Casinò. Plaza Alberdi, un altro spazio verde con il suo prato e le panchine ben curate, che si trova di fronte alla Stazione Ferroviaria Generale Mitre, che sarà il nostro ultimo punto del percorso.



El Cadillal, Raco, El Siambón, San Javier e Villa Nougués

Colazione in hotel. Partiremo dalla capitale di Tucumán per effettuare il Circuito Grande, passando per località rappresentative della provincia, percorrendo la Ruta Nacional 9 fino a entrare a Tafí Viejo. Ci devieremo al Km 20 per visitare la Diga Celestino Gelsi, situata nella località di El Cadillal, e la sua villa estiva. Accederemo a questo lago di grande bellezza che si estende su 1400 ettari, circondato da montagne, segno delle ultime elevazioni della Sierra de Medina, ideale per praticare sport d’avventura come kayak, sci nautico, immersioni, tra gli altri, così come trekking lungo i sentieri nella giungla e per rinfrescarsi durante i mesi caldi.

Proseguiamo verso le località di Raco ed El Siambón, la prima situata a 48 km dalla città di Tucumán, le cui origini risalgono al XVII secolo, una piccola città pittoresca attraversata dal fiume Raco, che dispone anche di un club per diverse attività. A pochi chilometri si trova El Siambón, un’altra splendida località caratterizzata dalle sue dolci pendici montuose verdi in armonia con il cielo azzurro e le sue belle case; qui si trova il Monastero dei Monaci Benedettini, costruito nel 1955.

Dopo aver visitato queste località, ci dirigiamo verso la villa di San Javier, situata a 1150 metri sul livello del mare, che racchiude un luogo di relax in mezzo alla natura, come nel Parco Sierra de San Javier, dove è possibile praticare attività come parapendio, trekking, passeggiate a cavallo, tra gli altri. Prima di arrivare al parco, potremo ammirare una zona di bellissime residenze. Successivamente, visiteremo il Cerro San Javier, dove potremo godere di una splendida vista dei dintorni e del Cristo Benedecente, alto 28 metri. Proseguiremo fino a Villa Nogués, una località anch’essa pittoresca per la sua posizione tra vallate e zone di yungas selvatiche che incorniciano questa splendida regione. Infine, torneremo a San Miguel de Tucumán.



Tafí del Valle

Visiteremo il luogo estivo per eccellenza di Tucumán. Convivono i resti di una delle più antiche culture precolombiane della regione. Partiremo da San Miguel de Tucumán in direzione sud. Prima di arrivare a Tafí del Valle, conosceremo le Rovine Gesuitiche di San José Lules, risalenti al 1670, che furono il sito dei gesuiti fino a quando furono cacciati un secolo dopo. Nel tragitto lasceremo la località di Famaillá, luogo dove si celebra la Festa Nazionale dell’Empanada.

Continuando il viaggio passeremo per Acheral e Santa Lucía, salendo per la costa tra coltivazioni di agrumi e canna da zucchero. Vicino alla Quebrada de Los Sosa inizia la strada a cornice e si impone la vasta presenza della vegetazione classica della giungla tucumana. Osserveremo luoghi come El Indio, Fin del Mundo e La Heladera. Durante la salita la vegetazione cambia scenario; non vedremo più alberi di grossa dimensione e inizieremo a incontrare altre specie arboree, come gli ontani, i salici e i pini.

Una volta arrivati alla Diga La Angostura, porta d’ingresso alla valle, percorreremo 38 km attraverso la valle, iniziando da Tafí del Valle, poi La Banda, El Churqui, San Isidro, Rodeo Grande, Campo Carreras, La Quesería, El Rincón, Potrerillos, El Mollar e La Angostura. Non possiamo perdere la Cappella Gesuitica di La Banda che contiene un interessante museo di archeologia e arte sacra. Infine scopriremo come si producono i formaggi artigianali in una tipica estancia di Tucumán, prima di intraprendere il ritorno.



Rovine archeologiche di Quilmes - El Cafayate

Prima colazione in albergo. Attraversando l'Abra e andando verso Ampimpa, avremo l'occasione di ammirare delle piante cactacee di varie specie di fianco a noi, un balcone naturale della Valle di Yocavil o Santa María, da dove potremo avvistare il villaggio di Amaicha del Valle, a pochi chilometri. In quest'ultimo ci abita l'unica comunità indigena del nord-ovest, la cultura diaghita, fabbricante di pezzi unici, e località nota per i suoi vini prelibati "patero" (da marzaiola, papero), l'alfajor (dolce tipico), il torrone, e il formaggio. Inoltre, potremo visitare ed esplorare gli insediamenti preispanici di Fuerte Quemado, il Pucará de Loma Rica, resti ben preservati appartenenti a questo paese, con muri di laminazione, con i mortai fatti di fango e ghiaia di riempimento, ne potremo trovare diversi elementi usati da essi, quali le urne San José e Santa María, Paya Policromo e Incaico, oggetti di ossa e pietre.

Visiteremo anche il Pucará de Los Cardones, un'altro posto archeologico che si preserva naturalmente, in cui farete delle passeggiate lungo i sentieri, i fiumi, le valli, la diga, ed altre attrattive. Attraversando il fiume Yocavil, entreremo nelle Rovine dei Quilmes, i resti del maggiore insediamento preispanico in Argentina, il cui nome si deve al fatto che, quando furono sconfitti dagli spagnoli, furono obbligati a percorrere una migliaia di chilometri fino ad arrivare a Buenos Aires, alla località che oggi porta il loro nome. Visiteremo il museo ed in seguito, la fortificazione eretta da questa comunità. Passeremo per El Bañado, Colalao del Valle. Proseguimento per il paese di Tolombón per entrare in Cafayate. Mentre avanzeremo potremo osservare il cambiamento del paesaggio, da terre aride a posti ricoperti da vigneti, fino a raggiungere Cafayate, dove pernotteremo. Se vuoi conoscere altre opzioni di escursioni a Tucumán, clicca qui: Escursioni a Tucumán.



Tafi del Valle - Rovine degli Indigeni Quilmes – Cafayate

Si farà la prima colazione in albergo. Sarete pronti per cominciare questa escursione che vi porterà a percorrere Tafi del Valle, le Rovine degli Indigeni Quilmes, e finalmente, Cafayate. Prenderemo l'autostrada nazionale 38 per visitare, come prima sosta, le Rovine Gesuitiche San José de Lules, composte da una cappella e un convento eretti dai gesuiti nel 1670. Continueremo il nostro percorso, passando per Famaillá, Acheral e Santa Lucía, strada che ci porta verso Tafi del Valle, e durante la quale potremo ammirare dei campi di coltivamento della canna da zucchero, l'agrume, ed altri frutti.

Fra pochi chilometri, cominceremo la nostra entrata nella Quebrada de Los Sosa, percorreremo la strada da cornice, che ci offre una veduta spettacolare sulla vegetazione selvatica di Tucumán, e nel frattempo, passeremo per posti noti come Indio, Fin del Mundo e la Heladera, i quali attirano la nostra attenzione per le sue formazioni geologiche curiose. Continueremo la scesa e mentre lo faremo, vedremo il cambiamento di paesaggio, giacché comincia ad apparire una vegetazione più bassa, fra salici, pini, e alissi che apportano un ritocco speciale e bellissimo al dipinto di colline verdi, attraversando dei ruscelli sotto il cielo azzurro da non dimenticare.

Vi preparerete per entrare nella valle, che vi offre l'immensa cartolina verde, proprio qui davanti a noi, andremo verso El Mollar, un villaggio turistico della provincia di Tucumán, che fu un insediamento archeologico molto importante, in cui si scoprirono nel XX secolo, le rovine di una antica civiltà che visse 300 anni avanti Cristo. Saremo circondati da natura incontaminata, paesaggi sempre verdi; continueremo per ammirare la diga nota come Dique La Angostura, uno specchio d'acqua incantevole, posto ideale per praticare degli sport dell'acqua e d'avventura.

Davanti a noi vedremo il "paese dall'entrata splendida", come lo chiamarono i diaguitas, una comunità indigena che abitò queste terre una centinaia di anni fa, e questo significa "Tafí". In questo luogo, visiteremo la Chiesa Gesuitica La Banda, una semplice reliquia coloniale che data dagli inizi del XVIII secolo. Da lì, partiremo verso Abra del Infiernillo, una strada remota fra la valle di Tafi e le valli Calchaquíe, dove potremo ammirare degli animali come i lama e le pecore, e rappresenta anche l'habitat di determinate specie di animali in estinzione come il gatto delle Ande e il cerbiatto. Attraversando l'Abra e percorrendo verso Ampimpa, potremo osservare delle piante cactus lungo la strada, un balcone naturale della Valle Yocavil o Santa María, da dove potremo avvistare il villaggio Amaicha del Valle, a pochi chilometri. In questo villaggio ci abita l'unica comunità indigena del nord-ovest, la cultura diaguita, il cui popolo fabbrica dei pezzi unici, si tratta di una località nota per i suoi squisiti vini patero, alfajores (dolci tipici), torrone, e formaggi.

Attraversando il fiume Yocavil, entreremo nelle Rovine dei Quilmes, i resti del maggiore insediamento preispanico in Argentina, il cui nome si deve al fatto che, quando furono sconfitti dagli spagnoli, furono obbligati a percorrere una migliaia di chilometri fino ad arrivare a Buenos Aires, nella località che oggi porta il loro nome. Visiteremo il museo ed in seguito, la fortificazione eretta da questa comunità.

Passeremo per El Bañado, Colalao del Valle. Proseguimento per il paese di Tolombón per entrare a Cafayate. Mentre avanzeremo potremo osservare il cambiamento del paesaggio, da terre aride a posti ricoperti da vigneti, fino a raggiungere Cafayate, dove pernottaremo. Se vuoi conoscere altre opzioni di escursioni a Tucumán, clicca qui: Escursioni a Tucumán.



Feria de Simoca, las Ruinas Jesuíticas de Lules & San Pedro de Colalao

Desayuno en el hotel. Todos los sábados salimos al amanecer desde San Miguel de Tucumán para ir a la conocida Feria de Simoca, la gente va llegando de distintos pueblos cercanos en caravanas de sulkys y carros, a comprar, vender, intercambiar trabajos o sólamente para disfrutar del espectáculo que es la feria en sí, cerca del mediodía se prueba la gastronomia típica de la zona. Luego vamos hacia las Ruinas de San José de Lules.

Por la tarde vamos por los caminos rodeados de plantaciones citrícolas con el objetivo de ir a conocer a San Pedro de Colalao para disfrutar de sus sitios arqueologicos, senderos ideales para realizar extensas caminatas y disfrutar de actividades de turismo aventura. En San Pedro de Colalo se puede visitar la parroquia de la villa, el casco viejo, la plaza Leocadio Paz, la gruta de la Virgen de Lourdes y la reserva fitozoologica.

En las proximidades se establecieron en otros tiempos de la antigua Cultura La Candelaria; San Pedro de Colalao debe su nombre de la época prehispánica, parcialidad pazioca denominada colalao (la desinencia ao, en lule, significa pueblo, kolal, significa jefe o autoridad principal). Durante el siglo XVII se funda la encomienda española San Pedro de Colalao y para fines del siglo XIX empiezan a edificarse las primeras casas de los criollos tucumanos. El pueblo está muy próximo a los Valles Calchaquíes, sobre la Quebrada del río Tipas, sus casas son de afines del siglo XIX y sus calles presentan árboles con moreras y tarcos y sus habitantes la gran mayoría son gauchos criollos.

Nota: La Feria de Simoca funciona los días sábados, el resto de los días vamos a visitar las Ruínas Jesuíticas de San José de Lules y a San Pedro de Colalao.



San Javier e Villa Nougues (Percorso Ridotto)

Prima colazione in albergo. Si farà una passeggiata per scoprire le colline di Tucumán, visitando il quartiere residenziale più affascinante e potere osservare un primo bozzetto della foresta di Tucumán. Lasceremo il centro di San Miguel di Tucumán passando per il Parco Nicolás Avellaneda, che comprende una superficie di quattro isolati coperti da un bellissimo boschetto, poi il nostro sguardo non può lasciar di ammirare il Parco Guillermina o il Parco Batalla de Tucumán. Quando ci avvicineremo all'incrocio col Camino del Perú, vedremo il Cristo che segna l'inizio della comuna di Yerba Buena.

Il paesaggio si trasferisce verso ovest, cominciando a salire attraverso la zona El Corte, sul sentiero racchiuso da una cornice, circondato da vegetazione abbondante fino a raggiungere i

1.200 metri sul livello del mare, e fermarci nel belvedere e nel Cristo Redentore, opera dell'artista di plastica Juan Carlos Iramaín. Continueremo il nostro percorso fino ad addrentrarci nella pittoresca Villa Nougués, il cui origine data dal 1899 circa. Quando ritorneremo scenderemo ancora una volta sul sentiero racchiuso da cornice, potendo godere di vedute davvero incantevoli, che vi lasceranno stupiti.