Tra deserti, valli, gole e montagne:
Un viaggio nel cuore delle Ande
Iniziamo un viaggio che ci conduce lungo la spina dorsale delle Ande, attraversando paesaggi che sembrano creati dalla poesia della terra. Partiamo da Tucumán, dove la storia pulsa ad ogni angolo, e presto ci lasciamo abbracciare dalla freschezza di Tafí del Valle. Da lì, camminiamo verso la memoria nelle rovine degli Indios Quilmes e proseguiamo verso Cafayate, culla di vigneti che fioriscono sotto un sole instancabile. I Valles Calchaquíes ci accolgono come un tempio naturale: montagne rossastre, gole profonde e paesi che custodiscono l'eredità dei secoli, fino ad arrivare a Cachi e a Salta, "La Linda", dove lo spirito coloniale si mescola con il folklore.
Più a nord, la Quebrada de Humahuaca si svela come un arcobaleno di pietra. Purmamarca e il suo Cerro de los Siete Colores ci mostrano la geologia trasformata in arte, e le Salinas Grandes ci sorprendono con il loro splendore bianco, immenso e silenzioso, come un orizzonte che non conosce fine. La puna di Jujuy ci apre il cammino verso il valico di confine, e da lì il deserto di Atacama in Cile ci accoglie con la sua magia. Ci lasciamo incantare dalla Valle della Luna, un paesaggio che sembra di un altro pianeta; dalla Cordillera de la Sal, scolpita dai secoli di vento e tempo; dalle lagune altiplaniche che riflettono vulcani eterni; e dal risveglio dei Geyser del Tatio all'alba, dove la terra espira vapore e fuoco mentre noi assistiamo al miracolo dell'origine. Atacama ci rivela il suo segreto più puro: l'immensità può essere arida e, allo stesso tempo, profondamente viva.
Da lì proseguiamo verso la Bolivia, dove l'altopiano ci conduce al Salar di Uyuni, un deserto bianco che si estende fino a perdersi nello sguardo. Camminiamo su questo specchio di sale e, al tramonto, sentiamo che il cielo si fonde con la terra, facendoci galleggiare in un'illusione senza confini. Lungo il cammino scopriamo lagune dai colori magici come la Laguna Colorada e la Laguna Verde, il Deserto di Siloli con il suo Albero di Pietra, e l'Isla Incahuasi, un santuario di cactus giganti in mezzo all'infinito. Uyuni ci regala una delle esperienze più intense della nostra vita da viaggiatori, dove lo stupore diventa certezza: la natura custodisce paesaggi che superano ogni sogno.
Il viaggio si completa tornando verso il nord argentino, attraversando paesi nascosti come Iruya, tra montagne azzurre e gole strette, e terminando nelle acque termali di Reyes e a San Salvador de Jujuy, che ci saluta con calma e memoria. Così, tra i Valles Calchaquíes, la Quebrada de Humahuaca, il deserto di Atacama e il Salar di Uyuni, abbiamo intrecciato un viaggio che unisce tre paesi e ci svela la grandezza delle Ande nella sua forma più pura e sbalorditiva.

| GIORNI | 21 Giorni - 20 Notti |
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| DESTINAZIONI | Tucumán, Salta, Atacama, Uyuni, Jujuy |
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| TOUR INCLUSI |
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| TOUR OPZIONALI |
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| HOTEL |
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| SERVIZI INCLUSI |
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| SERVIZI NON INCLUSI |
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21 giorni - 20 notti
Giorno 1 - Arrivo a Tucumán
Accoglienza presso l'Aeroporto di San Miguel de Tucumán e trasferimento in hotel.
Giorno 2 - Scoprendo Tucumán & Yungas Tucumane

Inizieremo visitando il centro storico e i suoi dintorni, con luoghi pieni di storia che si riflettono nei suoi edifici e costruzioni. Plaza Independencia è il nostro punto di partenza, per dirigerci verso la Casa de Gobierno e tutte le case storiche che la circondano.
Poi, andremo alla Cattedrale, alla Chiesa e al Convento di San Francesco, monumento nazionale per le reliquie che conserva, come la prima bandiera nazionale issata a Tucumán nel 1814, tra le altre; la Chiesa di Nostra Signora della Mercede in stile neoclassico con un interno semplice; il Museo Storico Provinciale Nicolás Avellaneda, che è la casa dove lui visse così come altri personaggi politici del XIX secolo; la Chiesa e il Convento di Santo Domingo, tra altri edifici e case rappresentative. Una volta terminato il nostro tour nel centro storico della città di Tucumán, continueremo verso il Parco 9 de Julio, progettato da Carlos Thays, paesaggista francese, che vanta un bellissimo orologio fatto di fiori, sentieri colorati e percorsi per passeggiare tra gli alberi.
Poi, andremo al Museo dell’Industria Zuccheriera "Casa del Obispo Colombres", che ci insegnerà la storia dell’industria dello zucchero nella provincia fin dagli inizi artigianali. Proseguiremo verso la zona più distinta della città di Tucumán, Plaza Urquiza, che si distingue per i suoi sentieri e gli spazi usati dalla gente per pattinare o andare in bicicletta, e che è uno spazio verde per rilassarsi, con uno stile francese intorno; il Teatro San Martín, la Legislatura e il Casinò. Plaza Alberdi, un altro spazio verde con il suo prato e le panchine ben curate, che si trova di fronte alla Stazione Ferroviaria Generale Mitre, che sarà il nostro ultimo punto del percorso.

Colazione in hotel. Esploriamo le bellissime Yungas tucumane combinando paesaggi montani, storia e cultura locale. Partiamo da San Miguel de Tucumán percorrendo la Strada 9 verso la Diga Celestino Gelsi (ex Cadillal), attraversando lo scenografico scivolo, le centrali elettriche e il fiume Loro. Proseguiamo verso Tapia, arrivando agli incantevoli paesi di Raco ed El Siambón, dove visitiamo il monastero dei monaci benedettini. Il percorso continua verso San Javier, salendo fino a 1.200 metri di altezza per contemplare l’imponente Cristo Redentore e godere di viste panoramiche della regione. Poi visitiamo Villa Nougues, famosa per le sue eleganti residenze e l’architettura storica, prima di scendere attraverso Yerba Buena per tornare a San Miguel de Tucumán. Partenze: circa alle 08:00 e alle 14:00. Durata: circa 6 ore. Include trasporto e guida professionale. Non include mance né pranzo.
Giorno 3 - Tafí del Valle, Rovine degli Indios Quilmes & Cafayate

Prima colazione in albergo. Attraversando l'Abra e andando verso Ampimpa, avremo l'occasione di ammirare delle piante cactacee di varie specie di fianco a noi, un balcone naturale della Valle di Yocavil o Santa María, da dove potremo avvistare il villaggio di Amaicha del Valle, a pochi chilometri. In quest'ultimo ci abita l'unica comunità indigena del nord-ovest, la cultura diaghita, fabbricante di pezzi unici, e località nota per i suoi vini prelibati "patero" (da marzaiola, papero), l'alfajor (dolce tipico), il torrone, e il formaggio. Inoltre, potremo visitare ed esplorare gli insediamenti preispanici di Fuerte Quemado, il Pucará de Loma Rica, resti ben preservati appartenenti a questo paese, con muri di laminazione, con i mortai fatti di fango e ghiaia di riempimento, ne potremo trovare diversi elementi usati da essi, quali le urne San José e Santa María, Paya Policromo e Incaico, oggetti di ossa e pietre.
Visiteremo anche il Pucará de Los Cardones, un'altro posto archeologico che si preserva naturalmente, in cui farete delle passeggiate lungo i sentieri, i fiumi, le valli, la diga, ed altre attrattive. Attraversando il fiume Yocavil, entreremo nelle Rovine dei Quilmes, i resti del maggiore insediamento preispanico in Argentina, il cui nome si deve al fatto che, quando furono sconfitti dagli spagnoli, furono obbligati a percorrere una migliaia di chilometri fino ad arrivare a Buenos Aires, alla località che oggi porta il loro nome. Visiteremo il museo ed in seguito, la fortificazione eretta da questa comunità. Passeremo per El Bañado, Colalao del Valle. Proseguimento per il paese di Tolombón per entrare in Cafayate. Mentre avanzeremo potremo osservare il cambiamento del paesaggio, da terre aride a posti ricoperti da vigneti, fino a raggiungere Cafayate, dove pernotteremo. Se vuoi conoscere altre opzioni di escursioni a Tucumán, clicca qui: Escursioni a Tucumán.
Giorno 4 - Valli Calchaquíes da Cafayate

Si farà la prima colazione in albergo. Continueremo il nostro viaggio da Cafayate, visitando le Valli Calchaquíe. Visiteremo la Cattedrale Nuestra Señora del Rosario che contrasta con le colline sullo sfondo di diverse tonalità, poi percorreremo le cantine più tradizionali di questa bellissima città fra valli e colline abbellite con un colore verde straordinario, è la più importante delle Valli Calchaquíe, nota, in modo particolare, per i suoi vini torrontés (l'uva bianca), posto ideale per la sua temperatura e umidità che favorisce lo sviluppo di questa varietà di uva, dal sapore dolce e fruttato, insieme ai suoi formaggi di capra. Il nome della città ha origine in un antico asediamento indigena, e vuole dire "Sepoltura delle sofferenze". Avremo il piacere di assaggiare alcuni vini appartenenti a queste cantine. Di seguito, visiteremo il Museo Archeologico, posto in cui vi si trovano diversi oggetti che appartenevano ai popoli indigeni, ciò aveva fatto che si facessero molte ricerche, scavi, restauri e la loro mostra.
Saremo meravigliati quando entreremo nelle terre dalle formazioni curiose e molto attraenti, passando Quebrada de las Conchas, posto in cui potremo ammirare diverse figure come la Gola del Diavolo, l'Anfiteatro, posto incantevole in cui è possibile ascoltare l'eco di ogni suono in modo perfetto, ed anche dove si presentano diversi festival di folclore, l'Obelisco che da origine a una rupe isolata, i Castelli dal colore rosso intenso che fanno ricordare ai castelli del medioevo, la Gessaia con le sue formazioni di arenaria chiara, la Casa dei Pappagalli, poiché i muri di pietra hanno degli orifizi che diventano l'habitat del branco di pappagalli in estate, il Frate, il Rospo, e l'emozionante Gola del Diavolo di Salta, che ha la forma di una trachea umana, anche chiamata così dovuto al tono di colori diversi.
Faremo una sosta a Alemanía, un villaggio isolato, impossibile non fermarci per ammirare le sue vecchie ville fra le colline verdi, la stazione ferroviaria che ormai non si usa più, adesso possiamo osservare una bellissima produzione artigianale, che ci offre l'opportunità di portarci un bel ricordo a casa di questo paese. Ci prepareremo a discendere attraverso le valli. Raggiungeremo la diga Dique Cabra Corral, presso Coronel Moldes, un posto ideale per praticare degli sport acquatici, percorreremo delle località in cui si sviluppano delle attività agricole e di bestiame come a El Carril, dove vi si trovano diverse aziende raccoglitrici di tabacco, potendo anche osservare diverse piantagioni di fico, noce, e pesco, La Merced, dalle strade pulite e dagli spazi verdi che la fanno molto pittoresca, e Cerrillos. Tutte queste località appartengono alla Valle di Lerma, dove si racconta, secondo le leggende che appaiono, che vi sono dei tesori che provengono dalle miniere, che furono trovati e nascosti da qualche parte fra le colline. Partiremo verso la città di Salta, passando per paesaggi variabili in ogni curva, ammirando dei colori splendidi come il rossiccio delle colline, l'ocra del pascolo asciutto, il grigio delle pietre, ed il verde del cactus. Pernottamento a Salta.
Giorno 5 - Scoprendo Salta, La Linda

Salta, fondata nel 1582, conserva il fascino della sua architettura coloniale, circondata da maestose colline. Una destinazione unica per immergersi nella storia e nella cultura del nord dell’Argentina. Il tour inizia nel centro storico, con la Plaza 9 de Julio, cuore pulsante della città, e la Cattedrale, che custodisce i resti del Generale Martín Miguel de Güemes, simbolo delle lotte per l’Indipendenza. Di fronte si trova il Cabildo, uno dei meglio conservati del Paese, oggi sede del Museo Storico del Nord e del Museo delle Belle Arti. Proseguiamo verso la Chiesa di San Francesco, nota per l’imponente campanile – il più alto del Sud America – e dichiarata Monumento Storico Nazionale. A pochi passi si trova il Convento di San Bernardo, l’edificio religioso più antico della città, celebre per il suo portale in legno di algarrobo scolpito da artigiani indigeni. Successivamente saliremo sul Cerro San Bernardo, da cui si gode una splendida vista panoramica sulla città. Ai suoi piedi visiteremo il Monumento al Generale Güemes, per poi proseguire verso San Lorenzo, pittoresca località di villeggiatura immersa nella foresta delle Yungas. Concluderemo con una visita al Mercato Artigianale, luogo ideale per scoprire e acquistare autentici manufatti regionali.
Giorno 6 - Valli Calchaquíes da Cachi

Si farà la prima colazione in albergo. Percorreremo le Valli Calchaquíe, questa volta passando attraverso Cachi, fra paesaggi eccezionalmente incantevoli. Durante il nostro tragitto verso questa affascinante città, potremo ammirare dei posti turistici singolari e bellissimi, cominciando a Quebrada del Escoipe, una zona selvaggia percorsa dal fiume omonimo e che attraversa diversi ponti prima di arrivare a Cuesta del Obispo. Questo pendio, costituisce anche un prodotto della natura, giacché cominceremo la salita sul sentiero a zigzag, racchiuso da una cornice, circondati da colline che possiedono un colore verde incredibile, tutta la sua vegetazione che, in contrasto con il cielo, lo fanno diventare un panorama indescrivibile. Il punto più alto di questo tragitto lo costituisce Piedra del Molino, a 3.348 metri sul livello del mare e, dal quale, avremo l'opportunità di godere di una panoramica unica di Quebrada del Escoipe.
A circa due chilometri prima di arrivare a Piedra del Molino, avremo l'occasione di osservare l'insegna stradale che ci indicherà che saremo nel Parco Nazionale Los Cardones, il quale protegge la sua vegetazione, come pascolo nebbioso, boscaglia, puna, alta montagna. Tra la fauna si preservano delle specie come il cerbiatto, la vigogna, il guanaco, il puma, la volpe rossa, la lince rossiccia, la donnola, l'armadillo, il condor, il picchio los cardones, la lucertola ututo, corallo, il serpente a sonagli, e tanti altri.
Dopo avere attraversato il punto più alto, Piedra del Molino, raggiungeremo la valle nota come Valle Encantado, un posto in cui vi si mescolano le forme ed i colori, e dove l'azione del vento e dell'acqua sembrano avere intagliato il paesaggio in curiose formazioni e rilievi. Qui vi troveremo una laguna piccola e pitture rupestri in caverne e gronde. Certamente, se saremo fortunati, potremo avvistare dei condor imprimendo le loro tracce sul cielo. Più avanti, arriveremo ad una piccola valle da pendi armoniosi, coperta di pascoli, dove il bestiame va portato a mangiare, veduta comune durante il nostro tragitto. Se continuamo alcuni chilometri, potremo ammirare un bacino chiuso e la laguna El Hervidero, posto prediletto dal guanaco come pascolo.
La Recta de Tin Tin sarà un'altro posto da non dimenticare che osserveremo nel nostro tragitto, poiché si tratta di una linea retta perfetta di 18 chilometri, da dove potremo avvistare una grande quantità di piante spinose (cardones), guardando alla nostra destra si vedrà la collina nota come Cerro Tin Tin e, alla nostra sinistra il Cerro Negro. Attraversaremo questo antico sentiero incaico per arrivare a Payogasta, dove sarete sorpresi dal tappeto rosso e colorito che formano le piantagioni di peperone, ormai scendendo verso il villaggio di Cachi, sulla base della collina nota come Cerro Nevado, situato fra il fiume omonimo e Calchaquíe. Lì percorreremo le sue strade piene di costruzioni così bianche che abbagliano, le sue case fatte con mattoni di fango e paglia, vie acciottolate, ma ciò che più si distingue è la cordialità e l'accoglienza affettuosa della sua gente. Ritorneremo a Salta nel pomeriggio.
Giorno 7 - Salinas Grandes & Purmamarca

Partiremo per visitare le Salinas Grandes e Purmamarca. La prima località che attraverseremo è Campo Quijano, una tranquilla cittadina nota per la Diga Las Lomitas, con splendide viste sui suoi campi e sulle colline verdi, come il paesaggio del Río Arenales a El Encón. Si tratta di un villaggio tradizionale nella Valle de Lerma, conosciuto come la porta di accesso alla Puna, attraverso cui passano i binari del Tren a las Nubes. Proseguiamo lungo la strada passando dal Río Blanco, circondato dalla natura incontaminata, arrivando a Quebrada del Toro, che si estende fino a Puerta Tastil, una piccola città precolombiana che raggiunse il massimo sviluppo nel XIV secolo e poi scomparve misteriosamente; in questo villaggio il Río Blanco ricompare lungo il percorso.
La città preispanica di Tastil rappresenta la "porta" di accesso alla Quebrada de las Cuevas, dove possiamo trovare le rovine archeologiche di Tastil. Continueremo attraverso Abra Blanca, situata a 4.080 metri sul livello del mare, fino a San Antonio de los Cobres, una piccola città posta a circa 4.000 metri di altitudine, famosa per ospitare la Festa Nazionale della Pachamama (Madre Terra) e per essere il punto culminante del percorso sul Tren a las Nubes.
Proseguiremo lungo la Ruta 40 verso le Salinas Grandes, già in Jujuy, situate a una media di 3.450 metri sul livello del mare. Esse si estendono nella regione denominata Puna Jujeña. L'origine delle saline risale a 5-10 milioni di anni fa, quando la bacino di questo salar era coperto d'acqua con una quantità significativa di sali dovuta all'attività vulcanica e, gradualmente, l'evaporazione di queste acque ha dato origine a questo grande salar, uno spettacolo per gli occhi per il contrasto con il cielo. Scenderemo dalla Cuesta de Lipán fino al paese di Purmamarca, situato ai piedi del Cerro de los Siete Colores.
Giorno 8 - Quebrada de Humahuaca

Si farà la prima colazione in albergo. Oggi vi attenderà una giornata piena di storia e paesaggi, poiché compieremo il percorso verso la Quebrada di Humahuaca, visitando i suoi paesi preispanici che hanno una centinaia di anni e alcuni sono rimasti ancora intatti, come se ci invitassero a percorrerli, per saperne di più. Per iniziare, la Quebrada di Humahuaca fu dichiarata Patrimonio Naturale e Culturale dell'Umanità nel 2003.
Cominceremo attraversando la valle di Siancas dal paese di Gral. Güemes, per percorrere l'area di coltivazione di canna da zucchero, tabacco, cotone, ed altri, raggiungeremo la provincia di Jujuy al confine ed il suo capoluogo, su una valle di 155 km di estensione, circondata da colline di vari colori, vegetazione di zona arida, ed il fiume Grande. Andremo dentro una zona che possiede una varietà incredibile di gradazioni di colori marroni, verdi, ocre, e rossasti. Proseguimento verso Yala, località di villeggiatura estiva, situata fra montagne, fiumi e lagune, con quartieri residenziali, e case per fine settimana, vi troveremo anche il parco provinciale Potrero de Yala che preserva le lagune di Yala, in cui è possibile avvistare degli uccelli. Inizieremo a scendere attraverso la valle stretta, passando per paesi fermati nel tempo, che trasformano il paesaggio in una cartolina da non dimenticare.
Raggiungeremo Purmamarca, una località pittoresca situata sulla base dell'unica e maestosa collina nota come Cerro de los Siete Colores, che ci offre le sue successioni delle varie gradiazioni di colori che causano viva e improvvisa meraviglia unite in un insieme con la serenità del paesaggio, la sua vegetazione e il cielo azzurro, oltre una centinaia di rovine dei primi popoli che abitarono nella regione. Continueremo verso Maimará, un paese che si trova proprio nel centro
della valle stretta, dove potremo ammirare la Paleta del Pintor (la Tavolozza del Pittore), dalle colline multicolori in omaggio al suo nome, Posta de Hornillos ed il suo museo in cui è possibile sperimentare ed essere testimoni della vita preispanica; subito dopo saremo a Tilcara, località riconosciuta per le sue caverne e le rovine dei popoli antichi. A Uquía, visiteremo la sua piccola chiesa, una delle più antiche della zona.
Avremo l'opportunità di godere di piatti regionali gradevoli al gusto, e poi percorrere i posti in cui si trovano gli artigiani per comprare l'artigianato indigena, tessuti rustici di lama e vigogna, accompagnati dalla sua gente cosi gentile e riconoscente.
Giorno 9 - Purmamarca - San Pedro de Atacama
Colazione in hotel. Partenza per la città di San Pedro de Atacama con autobus regolare attraverso il Passo di Jama. Accoglienza presso la stazione degli autobus di San Pedro de Atacama e trasferimento in hotel.
Giorno 10 - Valle della Luna & Cordillera de la Sal

Facciamo colazione e partiamo dal nostro alloggio verso l’enigmatico Valle della Luna, dichiarato Santuario della Natura e parte della Riserva Nazionale Los Flamencos. Ci addentriamo in questa depressione circondata dalla imponente Sierra de Orbate, percorrendo le sue circa 13.200 ettari di formazioni di sabbia e pietra, scolpite dall’erosione fluviale ed eolica in tonalità di grigio, rosso e ocra. Ammiriamo il suo aspetto lunare e i paesaggi spettacolari che ci circondano, comprendendo perché sia un luogo imprescindibile da visitare nel deserto di Atacama. Continuiamo ad esplorare la Cordillera de la Sal, formatasi oltre 23 milioni di anni fa dal piegamento di strati orizzontali di sedimenti e rocce che sono stati disposti verticalmente. L’erosione ha creato formazioni uniche e bagliori minerali che ci sorprendono a ogni passo, con colline di argilla, gesso e sale che compongono un paesaggio da sogno.
Durante il percorso visitiamo la Duna Mayor e le formazioni delle Tres Marías, catturando con le nostre fotocamere gli angoli più impressionanti e godendoci il silenzio e la pace del deserto, perfetti per la meditazione e la riflessione. Concludiamo l’esperienza con il tramonto nel punto panoramico di Ckary o Piedra del Coyote, accompagnati da uno snack e un rinfrescante pisco sour, mentre i colori del cielo si fondono con le forme e le texture della Valle e della Cordillera. Il nostro tour include trasporto condiviso dall’agenzia, guida bilingue in spagnolo e inglese, e l’opzione di iniziare il tragitto da un punto di incontro vicino se il nostro alloggio si trova nel centro storico. Portiamo abiti leggeri e comodi, calzatura resistente, cappello, occhiali da sole e indumenti caldi per il pomeriggio, oltre a sufficiente acqua per mantenerci idratati. Questo giorno ci permette di connetterci con l’immensità del deserto, esplorare paesaggi che sembrano di un altro mondo e lasciarci meravigliare dalla magia del Valle della Luna e della Cordillera de la Sal.
Giorno 11 - Lagune Altiplaniche, Piedras Rojas & Laguna Chaxa

Andremo a conoscere le Lagune Altiplánicas, Piedras Rojas e Laguna Chaxa esplorando i paesaggi più remoti e suggestivi dell’altopiano cileno, dove la natura si esprime in colori intensi e contrasti sorprendenti. Partendo da San Pedro de Atacama, ci addentriamo nel deserto di Atacama, il più arido del mondo, per scoprire ecosistemi unici e formazioni geologiche che sembrano provenire da un altro pianeta. Il percorso inizia con una visita alle Lagune Altiplánicas, situate a oltre 4.000 metri sul livello del mare, dove l’acqua riflette il cielo in tonalità turchesi e il vento accarezza la superficie in un silenzio profondo. Queste lagune, circondate da montagne e vulcani, sono l’habitat di fenicotteri andini e altre specie adattate alle condizioni estreme dell’altopiano.
Proseguendo il viaggio, arriviamo a Piedras Rojas, un luogo di impareggiabile bellezza naturale caratterizzato da formazioni rocciose di un rosso intenso che contrastano con il blu del cielo e il bianco del sale. Questo paesaggio surreale, modellato da attività vulcanica ed erosione, offre uno scenario perfetto per la fotografia e la contemplazione. Infine, il tour culmina alla Laguna Chaxa, situata nel Salar de Atacama, dove le acque saline ospitano una grande popolazione di fenicotteri e altri uccelli migratori. Il paesaggio, con i suoi colori mutevoli e la sua atmosfera tranquilla, invita alla riflessione e allo stupore davanti alla maestosità della natura. Questo tour include trasporto da e verso l’hotel, guida bilingue e ingressi ai parchi nazionali, permettendo ai viaggiatori di immergersi nella bellezza e serenità dell’altopiano cileno.
Giorno 12 - Geyser del Tatio

Il tour ai Geyser del Tatio da San Pedro de Atacama offre un’esperienza unica nel cuore del deserto più arido del mondo, dove la terra si manifesta attraverso vapore e calore. A soli 90 km da San Pedro de Atacama, il campo geotermico dei Geyser del Tatio, situato a 4.320 metri sul livello del mare, sorprende con oltre 80 geyser attivi che al sorgere del sole lanciano colonne di vapore — uno spettacolo naturale particolarmente suggestivo tra le 6:00 e le 7:00 del mattino, quando la combinazione di freddo estremo e vapore caldo crea un’atmosfera magica. L’escursione inizia molto presto con il prelievo in hotel, per arrivare in tempo e assistere allo spettacolo. All’arrivo, i visitatori possono passeggiare tra i geyser, osservare fumarole, pozze di fango bollente e formazioni geotermiche uniche, ricevendo spiegazioni dalla guida bilingue sulla geologia e la storia del luogo. In seguito, si gusta una colazione nella zona del parco per recuperare le energie prima di proseguire l’avventura verso Machuca, un piccolo e pittoresco villaggio andino con architettura tradizionale e un ambiente naturale privilegiato. Infine, il tour si conclude con il ritorno a San Pedro de Atacama, portando con sé l’emozione di aver assistito a uno dei fenomeni geotermici più impressionanti del mondo. Il tour include trasporto da/per l’hotel, guida bilingue e colazione, mentre l’ingresso al parco geotermico non è incluso. Si consiglia di portare abiti caldi, scarpe comode da trekking, cappello, guanti, occhiali da sole, crema solare e acqua per godersi appieno questa esperienza indimenticabile.
Giorno 13 - Altiplano Andino: Ruta dei Salar

Colazione in hotel. Oggi ci immergiamo nella maestosità dell’altopiano cileno, esplorando paesaggi di grande bellezza e contrasto. Iniziamo il nostro percorso al Salar de Quisquiro, a 4.200 metri sul livello del mare, dove l’immensità del salar e il suo clima estremo ci offrono un’esperienza unica di tranquillità e contemplazione. Proseguiamo verso il Salar de Aguas Calientes, meravigliandoci delle sue tonalità rossastre e bianche e, a seconda del periodo dell’anno, osservando fenicotteri ed altri uccelli andini nel loro habitat naturale. Durante il tragitto ci fermiamo a Las Vegas de Quepiaco, un’oasi in mezzo al deserto dove l’acqua e la vegetazione creano un paesaggio sorprendente e pieno di vita, offrendoci uno spazio ideale per connetterci con la natura. Poi, ci addentriamo nella storia geologica della regione nella Caldera la Pacana, vestigio di antiche eruzioni vulcaniche, e contempliamo le impressionanti formazioni rocciose dei Monjes de la Pacana, sculture naturali che si ergono maestosamente nel deserto, regalandoci viste indimenticabili e opportunità fotografiche uniche.
Durante il tour abbiamo trasporto condiviso dal nostro hotel, guida bilingue in spagnolo e inglese, colazione e spuntino, e viviamo l’esperienza in un gruppo ristretto di massimo 14 persone per goderla in modo più personale. Partiamo presto al mattino e torniamo a mezzogiorno per gustare un pranzo in un ristorante locale. Portiamo abiti caldi, scarpe comode, cappello, occhiali da sole, crema solare e acqua sufficiente. Raggiungiamo un’altitudine massima di 4.800 metri sul livello del mare, e seguiamo le indicazioni di sicurezza: non è adatto per donne in gravidanza né per bambini sotto i 10 anni, e si raccomanda cautela per chi ha ipertensione non controllata. In questo percorso ci lasciamo meravigliare dai contrasti, dai colori e dalle forme dell’altopiano andino, esplorando e ammirando la natura nello stato più puro e stupefacente.
Giorno 14 - Lagune Altiplaniche: Verde & Blanca, Deserto di Salvador Dali, Acque Termali di Polques, Laguna Colorada & Sol de Mañana - Huayllajara

Partiremo da San Pedro di Atacama nel Cile, verso il confine boliviano-cileno a Hito Cajón situato a 4.500 metri sul livello del mare, dove ci attenderà un trasferimento. Un vero spettacolo di colori naturali, cominciando dalla Laguna Blanca, poi la Laguna Verde, e più tardi la Laguna Colorada. Tutte le lagune sono ricoperte da fenicotteri rosei e da uccelli delle Ande.
La Laguna Blanca si trova nella Riserva Nazionale di Fauna Andina Eduardo Abaroa, a Potosí, che comprende anche le lagune Verde e Colorada. Il suo colore bianco è dovuto al suo alto contenuto di minerali, e si trova unita alla laguna Verde da uno stretto minimo. La Laguna Verde deve il colore delle sue acque alla presenza di magnesio, creando un colore verde smeraldo. La Laguna Colorada è la più vicina al confine con il Cile, il suo colore rosso è originato dalle alghe, i colori delle sue acque variano dal marrone al rosso intenso. Si tratta di posti perfetti per l’allevamento di fenicotteri andini dovuto alle acque ricche di minerali.
El Sol de Mañana è una zona situata a sud della Laguna Colorada sul percorso che arriva al Salar di Chalviri, a una altitudine vicina ai 5.000 metri sul livello del mare. Questa regione ha la caratteristica distintiva di avere una densa attività vulcanica, con la presenza di geyser (fumarole), nei crateri si osserva la lava nello stato di ebollizione, le fumarole (geyser) emettono vapori con una mescolanza di acqua e vapore che possono superare qualche volta i 20 metri. Questo paesaggio ci trasporta fino all’epoca iniziale di creazione della Terra.
Nel tragitto dobbiamo passare per l’Arbol de Piedra (l’albero di pietra). Si tratta di un’opera come vuole madre natura, è una formazione geomorfologica prodotta dall’erosione del vento. Di seguito, passeremo per il deserto di Siloli, famoso per le sue formazioni rocciose, considerato parte del deserto di Atacama, è l’entrata nella Riserva Nazionale di Fauna Andina Eduardo Abaroa. Raggiungeremo i 4.000 metri sul livello del mare, il percorso è ricoperto da calamina, da suolo sabbioso, in generale si trova in condizioni accettabili. Quando arriveremo a "Los Flamencos Ecolodge" ci riposeremo dopo una giornata agitata.
Giorno 15 - Deserto di Siloli, Albero di Pietra, Lagune Kara, Kachi & Negra, Paesi di Julaca e Alota & Tramonto nel Salar di Uyuni

Dopo colazione partiremo da Huayllajara alle 7:30 in direzione del Deserto di Siloli, una delle regioni più aride e elevate dell’altopiano boliviano. Il Deserto di Siloli si trova a circa 4.500 metri sul livello del mare ed è parte del Deserto di Atacama, il più secco del mondo. È uno dei deserti più aridi del pianeta poiché le piogge sono molto scarse ed è l’ingresso alla Riserva Nazionale della Fauna Andina Eduardo Avaroa. I dintorni offrono una vista maestosa sui vulcani colorati e sulle pianure con grandi branchi di vigogne e molta fauna selvatica.
Qui visiteremo il famoso Albero di Pietra, una curiosa formazione rocciosa modellata dall’erosione del vento, icona della zona e una delle cartoline più emblematiche del sud-ovest della Bolivia. Proseguiremo quindi il nostro percorso verso le belle Laguna Kara e Laguna Kachi, due lagune altoandine circondate da un paesaggio imponente e da colori mutevoli a seconda dell’ora del giorno. Più tardi ci dirigeremo verso nord fino a raggiungere la Laguna Negra (nota anche come Laguna Turquiri), uno specchio d’acqua di origine vulcanica circondato da rocce e vegetazione tipica dell’altopiano. In questa laguna si possono avvistare anatre andine nere, una specie tipica della regione.
Durante il viaggio verso il nostro alloggio attraverseremo i piccoli paesi di Julaca e Alota, che offrono uno scorcio della vita rurale andina, con costruzioni in adobe e tradizionali recinti per lama e alpaca. Nel tardo pomeriggio, prima di dirigersi al luogo di soggiorno, entreremo nel Salar de Uyuni per godere di un tramonto indimenticabile su questa immensa distesa salina, una delle più grandi e spettacolari al mondo. Poi torneremo al nostro alloggio a Villa Candelaria, dove passeremo la notte.
Giorno 16 - Salar di Uyuni, Isla Incahuasi, Colchani & Uyuni - Tupiza

Conosceremo l’isola Incahuasi, che in quechua significa Casa dell”Inca, situata nel centro del salar. Pranzeremo al ristorante dell’isola. Quest’isola è dirupata, con un’importante quantità di cacti robusti che raggiungono i 10 metri d’altezza. Avremo l’occasione di addentrarci in un sentiero con segnali di indicazioni per percorrerla, godendo dei cacti e del cielo blu cobalto. I tavoli al ristorante sono fatti di sale. Per errore se la conosce come l’Isola del Pesce, ma si tratta di un’isola vicina.
Visiteremo il Salar di Uyuni (posto salino), situato sulle vaste zone pianeggianti dell’ Altopiano, dove l’orizzonte può giiungere all’infinito. Si tratta del posto salino più grande della Terra, un mare di sale incredibile dentro un ambiente naturale giammai immaginato. Sembra di essere in un lago gelato che non finisce mai, che continua all’infinito, è un grande deserto con una superficie inimmaginabile, ciò ricorda che una volta fu un mare vasto. Sull’ imbrunire le stelle brillano nel cielo profondo, lasciando il riflesso della loro luce sulla pianura. Il tempo si ferma per ascoltare il suono del vento gelato. Molti dicono che nel Salar di Uyuni, il cielo e le sue stelle si fondono insieme con il pianeta Terra, dando origine ad una varietà di sensazioni indescrivibili. Il Salar di Uyuni comprende una superficie di oltre 10.000 chilometri quadrati a 3.660 metri sul livello del mare. La temperatura annuale è di circa 25°C durante la notte e di 20°C durante il giorno, originando un clima d’altitudine, secco, freddo, con poche piogge e forte radiazione solare.
Visiteremo Colchani, piccolo villaggio nei dintorni del Salar, è la porta d’accesso al Salar di Uyuni. La sua popolazione indigena si dedica all’estrazione di sale, essendo un lavoro d’artigianato. Vivono in un’altra dimensione del tempo. Esiste una stazione di treni abbandonata che attraversa il villaggio. Colchani non è una città turistica ma fa parte di ciò che costituisce Uyuni, con case abbandonate e rovine dall’epoca quando i treni funzionavano, gli indigeni hanno cominciato ad abituarsi al movimento generato dal turismo.
Conosceremo i dintorni di Uyuni, dove visiteremo il Cimitero dei Treni. Un luogo pieno di macchine ferroviarie di antica data che ci porteranno molti anni indietro quando lo splendore minerario riempí di ferrovie Bolivia. Di fatto, la prima ferrovia fu Uyuni-Antofagasta alla fine del XIX secolo. Questa trasportava argento proveniente dalle miniere di Huanchaca. Questo fú l’inizio della rotta che oggi va da Oruro a Villazón. Cuando finí questo materiale prezioso, lasció per strada a localitá come Atocha o Tupiza, che dipendevano dal passaggio del treno.
Proseguiamo il viaggio fino a Tupiza.
Giorno 17 - Quebrada di Palmira, Valle dei Machos, Canyon dell'Inca & Canyon del Duende, San Juan del Oro

Partiamo presto al mattino per esplorare una combinazione affascinante di formazioni rocciose multicolori, fiumi, valli, quebradas e canyon. La prima destinazione è la Quebrada de Palala, con le sue imponenti formazioni irregolari scolpite dall’erosione nel corso degli anni. Proseguiamo verso Tambillo, attraversando salici rigogliosi, e risaliamo il fiume verso Monterrico e Charahota, dove si apprezzano grandi rocce di arenaria erose, tratti di fiori selvatici e stormi di uccelli. Visiteremo anche “La Poronga”, un monumento naturale fallico di circa 50 metri di altezza.
Tornando a Tupiza, ci dirigiamo poi verso sud, verso la Quebrada de Palmira, una regione di canyon e burroni con pareti di argilla rossa e montagne verticali. Qui si trova la Puerta del Diablo, una formazione rocciosa che, secondo la leggenda locale, si formò quando il diavolo spezzò una roccia mentre fuggiva con una cholita durante il carnevale. Più a nord arriviamo alla Valle de los Machos, situata a 3.071 m s.l.m., con curiose formazioni rocciose modellate dal vento, note per il loro aspetto fallico. Concludiamo il percorso nell’imponente Cañón del Inca, un maestoso canyon naturale.
Nel pomeriggio ci addentriamo in **Toroyoj**, un angolo da sogno dove la natura si lascia andare al riposo e alla contemplazione. Circondato da formazioni rocciose imponenti che si ergono come lance colorate verso il cielo, ai suoi piedi sussurra il fiume San Juan del Oro, accarezzando con la sua freschezza il paesaggio. Qui puoi camminare tra antiche pietre e, se vuoi, immergerti nelle acque chiare del fiume, lasciando che il tempo si dissolva nella sua corrente.
Il viaggio prosegue su sentieri che si snodano tra le montagne fino a raggiungere il **Cañón del Duende**, un passaggio naturale stretto e maestoso che deve il suo nome a una formazione rocciosa sulla cima che evoca la figura di un elfo ancestrale. Cammineremo tra le sue ombre, ascoltando l’eco della terra antica, percependo come il vento racconti storie che solo questo luogo conosce. Più avanti ci avviciniamo a **El Angosto**, un passaggio stretto dove passa soltanto il fiume Tupiza, che si apre strada tra le pareti rosse della montagna. Attraverseremo questo punto singolare e proseguiremo verso **Entre Ríos**, dove il San Juan del Oro incontra il Tupiza in un abbraccio liquido e potente. Saliremo fino a un belvedere, da cui la vista si dispiega in tutta la sua magnificenza: valli infinite, fiumi intrecciati e, al cuore del paesaggio, **La Torre**, una roccia monumentale che si erge solitaria e maestosa nella valle, come una sentinella eterna del passare del tempo.
Giorno 18 - Da Tupiza a La Quiaca, Yavi & Villazón - San Salvador de Jujuy
Colazione in hotel. Trasferimento a Villazón. Attraversamento della frontiera per arrivare a La Quiaca.

All'estremo nord dell'Argentina si trovano terre millenarie che custodiscono le leggende di un antico marchesato, situato in un’oasi verde nel pieno dell’altopiano di Jujuy, proprio al confine con il nostro paese fratello, la Bolivia, e lungo la via per Cuzco, combinando tradizione, paesaggi e commercio. Attraverseremo il ponte internazionale per rientrare in territorio argentino, da Villazón a La Quiaca.
La Quiaca si trova al confine con la Bolivia. All’inizio del XX secolo, la ferrovia arrivò dalla Puna fino alla frontiera, dove furono costruiti la stazione terminale e un viadotto con tre archi sopra il fiume La Quiaca. Con il passare del tempo, La Quiaca si è sviluppata, acquisendo rilevanza a partire dalla metà del XX secolo. È un luogo di transito incessante degli abitanti dell’altopiano andino, riconoscibili dai loro abiti tradizionali della puna. Vicino a La Quiaca troviamo un’altra città importante del nord-ovest argentino: Yavi, ricca di storia. Andremo a Yavi (Marchesato di Tojo), a 16 km da La Quiaca, conosciuta per la sua storica chiesa con un bellissimo altare e retablo, scolpiti a mano e rivestiti in foglia d’oro. Il Museo della Casa del Marchese e l’antico mulino sono testimonianze autentiche dei resti di questo antico marchesato.
In seguito visiteremo Abra Pampa, chiamata la "Siberia Argentina", così denominata dalla popolazione locale, composta in gran parte da discendenti di siriani. Lì conosceremo la Comunità delle Donne indigene della Puna. Proseguiremo attraverso Tres Cruces, lo "Spinone del Diavolo", e continueremo fino a Humahuaca. A Humahuaca, situata a 2.600 metri sul livello del mare, visiteremo il Monumento all’Indipendenza e la sua piazza principale. Poi proseguiremo verso Huacalera, Uquía (dove si trovano dipinti di angeli archibugieri della scuola di Cuzco), la Posta de Hornillos, e attraverseremo Tilcara, concludendo il nostro percorso attraverso ciò che resta della Quebrada de Humahuaca. Lascieremo alle spalle i villaggi di Purmamarca, Tumbaya, Volcán, Lozano e Yala. Infine, arriveremo a San Salvador de Jujuy.
Giorno 19 - Iruya: paese di montagna

La mattina lasceremo Jujuy per intraprendere un percorso verso Iruya, attraversando i pittoreschi villaggi di Iturbe e Chaupi Rodeo, incastonati in paesaggi tipici del nord argentino, dove la natura si mostra in tutto il suo splendore. Saliremo fino all’Abra del Cóndor, a 4.000 metri sul livello del mare, il punto più alto del percorso, godendo di panorami impressionanti di montagne e valli. Successivamente inizieremo la discesa per un tratto di circa 19 km, durante il quale potremo osservare come i colori del paesaggio cambiano in modo sorprendente: dal verde intenso della vegetazione aspra a toni viola e violacei, sempre accompagnati dal fiume Colanzuli, che serpeggia tra le colline e accompagna il nostro cammino fino a Iruya.
Questo villaggio di montagna sembra emergere dalla stessa roccia: le sue strade acciottolate, le case in adobe e i tetti di tegole rosse si integrano nel paesaggio, offrendo una vista di grande bellezza e autenticità. A Iruya potremo passeggiare nel suo centro storico, godere della tranquillità del luogo e catturare fotografie uniche del suo ambiente naturale, dove la cultura locale e le tradizioni dell’altopiano si percepiscono in ogni angolo. Alla fine della giornata, torneremo a San Salvador de Jujuy (o Salta, a seconda dell’alloggio), percorrendo di nuovo questa spettacolare strada di montagna, ricca di vedute panoramiche e contrasti di colori che rendono questa escursione un’esperienza indimenticabile.
Giorno 20 - Valles & Dighe - Lagune di Yala & Terme di Reyes
Valles & Dighe

Faremo una passeggiata lungo le dighe La Ciénaga e Las Maderas, per dopo ritornare attraverso il villaggio di San Antonio, uno dei paesi meglio preservati in tutta la valle. Si distinguono i formaggi elaborati in modo artigianale dagli abitanti della zona. Di seguito, visiteremo La Almona per conoscere una fabbrica di dolci artigianali. Finalmente, andremo verso la diga Los Alisos, prima di ritornare a San Salvador di Jujuy.
Lagune di Yala & Terme di Reyes

Siamo andati da San Salvador verso le lagune di Yala situate a 20 chilometri dalla città. Queste lagune si trovano racchiuse da un contorno naturale maestoso, circondate dal verde esuberante, a una altitudine di oltre 2.000 metri, accerchiate da un bosco di ontani e di pini. Saliremo attraverso un sentiero racchiuso da una cornice, ma prima passeremo per un posto di pesca delle trote.
Le lagune fanno parte del Parco Provinciale Potrero di Yala ed appartengono alla Riserva della Biosfera, una delle regioni protette di Jujuy, in tutto il nord-ovest. Yala costituisce il luogo perfetto per la pratica di sport d'avventura e dell'ecoturismo, anche per la pesca sportiva. Questa regione appartiene alla zona di valli di Jujuy, e si somiglia molto al Parco Nazionale Calilegua. Più tardi, lasceremo Yala per andare verso Reyes, un percorso molto pittoresco e singolare, fino ad arrivare al belvedere di Reyes, dove si potrà avere una veduta panoramica eccezionale della valle omonima.
Valli e Dighe: Los Alisos, La Ciénaga, Las Maderas
Faremo una passeggiata lungo le dighe La Ciénaga e Las Maderas, per dopo ritornare attraverso il villaggio di San Antonio, uno dei paesi meglio preservati in tutta la valle. Si distinguono i formaggi elaborati in modo artigianale dagli abitanti della zona. Di seguito, visiteremo La Almona per conoscere una fabbrica di dolci artigianali. Finalmente, andremo verso la diga Los Alisos, prima di ritornare a San Salvador di Jujuy. Se vuoi conoscere altre opzioni di escursioni a Jujuy, clicca qui: Escursioni a Jujuy.
Giorno 21 - San Salvador de Jujuy
Colazione in hotel. Trasferimento all'Aeroporto Internazionale Gobernador Horacio Guzmán della città di San Salvador de Jujuy. Fine dei nostri servizi.



