San Juan e La Rioja:
Tra Vigneti, Deserti e Cieli Infiniti
Ci immergiamo nell'essenza di San Juan e La Rioja, dove ogni paesaggio racconta una storia. Iniziamo esplorando la città di San Juan, con le sue piazze e angoli che respirano storia e cultura. Successivamente, rimaniamo incantati dal Parque Provincial Ischigualasto, noto come Valle de la Luna, un territorio che sembra scolpito dagli dei, con forme e colori che sfidano l'immaginazione. Proseguiamo verso la Laguna Brava, uno specchio d'acqua che riflette la perfezione naturale e le Ande che la circondano, un istante di pace nell'immensità della montagna.
Visitiamo Chilecito e l'impressionante Cuesta del Miranda, una strada tortuosa che regala panorami unici. Il Parque Nacional Talampaya ci avvolge con i suoi canyon rossastri e petroglifi ancestrali, collegandoci alla storia di queste terre. Tra vigneti e cantine della Ruta del Vino, degustiamo i frutti della terra mentre ci lasciamo avvolgere dagli aromi e dai colori del sud sanjuanino. Esploriamo Barreal, la Valle de Calingasta e la Pampa del Leoncito, dove i cieli notturni ci invitano a guardare oltre, verso le stelle. A Jáchal e al Dique Cuesta del Viento, la natura ci sorprende con la sua forza e maestosità, mentre alle Termas de Pismanta ci rilassiamo circondati da montagne e serenità. Concludiamo con i paesaggi del Dique Punta Negra, la Ruta Interlagos e l'esperienza nella Valle de Zonda, dove arte, gastronomia e vigneti si intrecciano in un abbraccio perfetto con la natura. Un viaggio che ci connette con la terra, i vini, la storia e i cieli infiniti del nord argentino, lasciandoci ricordi che dureranno per sempre.

| GIORNI | 12 Giorni - 11 Notti |
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| DESTINAZIONI | San Juan, La Rioja |
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| TOUR INCLUSI |
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| TOUR OPZIONALI |
Jáchal, Diga Cuesta del Viento e Rodeo |
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| HOTEL |
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| SERVIZI INCLUSI |
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| SERVIZI NON INCLUSI |
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12 giorni - 11 notti
Giorno 1 - Alla scoperta di San Juan
Accoglienza all'Aeroporto di San Juan e trasferimento in hotel.

Iniziamo un tour della città e dei suoi dintorni, scoprendo insieme le principali attrazioni storiche e culturali. Visitiamo la Casa Natale di Sarmiento, la Cattedrale e facciamo un giro periferico attorno al Teatro del Bicentenario, fermandoci anche all'Auditorium Juan Victoria. La Casa Natale di Sarmiento conserva oggetti personali, mobili d'epoca e documenti che ci permettono di conoscere la vita e l'eredità di Sarmiento. La sua architettura è tipica del XIX secolo, con cortili interni, tetti in tegole e muri in adobe. È un luogo ideale per apprezzare la storia argentina mentre ci si connette con la vita quotidiana di quell'epoca. Poi ci dirigiamo a godere della produzione regionale, continuando ad esplorare alcune delle cantine di San Juan, come Merced del Estero, Aceitera Campo de Olivos o Finca Sierras Azules, dove scopriamo l'essenza dei sapori locali e ammiriamo la Diga di Ullum, una grande opera di ingegneria situata sul fiume San Juan, circondata da montagne e vigneti, con acque tranquille di un blu intenso. È ideale per attività ricreative come pesca, navigazione e sport acquatici. Si possono anche fare passeggiate lungo la costa, picnic e fotografia, soprattutto al tramonto, quando il riflesso del sole sull'acqua crea vedute memorabili. Si noti che i luoghi menzionati potrebbero essere sostituiti con altri in base alla disponibilità e ai servizi. La domenica diamo priorità ai paesaggi per godere della bellezza naturale della zona. È importante sottolineare che l'ingresso alle cantine o frantoi non è incluso nel tour.
Giorno 2 - Parque Provincial Ischigualasto: Valle Fértil & Valle de La Luna

Escursione di un’intera giornata al Valle Fértil e al mitico Valle de la Luna, iniziando la nostra avventura verso il cuore del deserto di San Juan. Partiamo per Valle Fértil, godendo degli impressionanti paesaggi lungo il tragitto mentre ci avviciniamo al Parco Provinciale Ischigualasto, Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO dal 2000 per il suo straordinario valore geologico e paleontologico. Qui effettuiamo la visita diurna tradizionale al Valle de la Luna, composta da quattro stazioni principali: Valle Pintado, Cancha de Bochas, El Submarino ed El Hongo, in un percorso interno di circa 40 chilometri che consente di apprezzare la diversità e l’unicità delle sue geoforme. Durante la visita esploriamo anche il Centro di Interpretazione William Sill, dove impariamo la storia geologica e paleontologica della regione. Questo luogo ci trasporta al periodo Triassico, circa 230 milioni di anni fa, quando emersero i primi mammiferi e dinosauri, tra cui uno dei più antichi scoperti: l’Eoraptor Lunensis. Ogni formazione, da Valle Pintado a El Hongo, ci stupisce con i suoi colori e forme che sembrano scolpite da un artista, creando un paesaggio surreale che sembra sospeso nel tempo. Per raggiungere Ischigualasto percorriamo la Ruta Nacional 150, godendo delle viste sul Valle Fértil e sui suoi dintorni unici. Da notare che l’ingresso al parco non è incluso, e durante il percorso ogni visitatore può deliziarsi con la ricchezza naturale e storica di questo gioiello del deserto sanjuanino.
Nota: I parchi naturali di Ischigualasto & Talampaya contengono una sequenza completa di sedimenti fossili continentali rappresentanti l’intero periodo Triassico (circa 45 milioni di anni) della storia geologica, afferma l’UNESCO. Immaginate una pianura popolata da piante che si accalcano l’una sull’altra, con lagune, paludi e strani rettili che si muovono tra la vegetazione. Era questo il luogo milioni di anni fa, nell’Era Mesozoica, quando le Ande non esistevano ancora e la Terra era una massa uniforme non ancora divisa in continenti. Difficile da credere ora, di fronte a questo cielo azzurro che sembra non conoscere la pioggia; il suolo grigiastro, arido e roccioso, gli enormi pareti rosse che sorgono lontane, e le strane figure di pietra che trasformano il paesaggio. Le stelle dell’itinerario sono le gigantesche figure di pietra scolpite per millenni dall’erosione, che l’immaginazione popolare ha nominato con capricciosi nomi: “El Gusano”, “La Esfinge”, “El Submarino”, “El Hongo”. Non molto tempo fa è crollata una colossale figura chiamata “La Lámpara de Aladino”, ma come consolazione la natura è una scultrice tenace che continua a cesellare la sua opera con l’erosione del vento, le piogge e le escursioni termiche. La Terra, che fino al periodo Triassico – circa 225 milioni di anni fa – era abitata solo da piante e invertebrati, cominciò ad essere invasa dai rettili. Qui a Ischigualasto si trovano resti di rettili con caratteristiche da mammiferi tra i più antichi del pianeta, che potrebbero spiegare anelli fondamentali nell’evoluzione delle specie.
Giorno 3 - Laguna Brava: La Perfezione Naturale

Dedichiamo l’intera giornata a un viaggio verso un luogo unico e imperdibile: la Laguna Brava. Iniziamo con un percorso panoramico che ci permette di scoprire l’immensità e la ricchezza naturale della regione. Partiamo verso ovest da La Rioja, attraversando l’area conosciuta come Estrellas Diaguitas Vinchina e l’imponente Cuesta de la Troya, con paesaggi montuosi sorprendenti per le loro forme e tonalità. La strada ci conduce al pittoresco villaggio di Jagüe, l’ultimo centro abitato prima di entrare nel cuore della riserva. Da lì, proseguiamo verso il Portale della Riserva, iniziando la salita attraverso l’altopiano della Puna riojana. Lungo il percorso facciamo soste in vari punti panoramici come Quebrada Santo Domingo, Vaca Seca ed El Pesebre, ciascuno con formazioni geologiche uniche che rivelano la potenza della natura attraverso milioni di anni. Proseguiamo fino al rifugio El Peñón e poi raggiungiamo le cartoline indimenticabili di Cerro Toro, Pilar e Azul, montagne rinomate per la loro bellezza e varietà cromatica. La strada continua a salire fino a raggiungere il Portezuelo de la Laguna, a oltre 4.000 metri sul livello del mare, dove finalmente appare la maestosa Laguna Brava: uno specchio d’acqua circondato da cime innevate e un silenzio imponente. Visitiamo la Baia dei Fenicotteri, dove questi uccelli andini trovano rifugio in un habitat incontaminato. Dopo aver goduto di questo paesaggio unico e aver scattato foto indimenticabili, torniamo a Villa Unión, concludendo un’esperienza che unisce natura, storia e cultura in uno dei luoghi più straordinari della provincia di La Rioja.
La Laguna Brava si trova a oltre 4.400 metri di altitudine e fa parte di un sistema di lagune andine salate e poco profonde. È circondata da alcuni dei vulcani più alti del mondo. L’area è ricca di biodiversità grazie alla presenza di zone umide, con uccelli acquatici endemici come i fenicotteri e le parine andine (Phoenicoparrus andinus). È anche rifugio per fauna selvatica come guanachi e vigogne, ed è possibile avvistare condor, muli e volpi. Il paesaggio cambia con l’altitudine, e la sua bellezza risiede nel fatto che è una laguna in alta montagna, con un’acqua blu cristallina circondata da fenicotteri rosa, simile alle lagune altiplaniche di Atacama. L’ambiente sembra disegnato, come se le montagne fossero scolpite dal vento e dipinte con colori magici, sotto un cielo perfetto che si fonde con l’azzurro intenso e le nevi eterne, nonostante la mancanza del verde che completerebbe questo luogo impeccabile.
Giorno 4 - Chilecito & La Cuesta del Miranda

Ci godiamo un'entusiasmante escursione di un'intera giornata verso Chilecito, attraversando la spettacolare Cuesta de Miranda, famosa per le sue placche tettoniche quasi verticali e per il suo intenso colore rossastro che riflette milioni di anni di storia geologica. La Cuesta de Miranda è incastonata tra le Sierras de Famatina e Sañogasta ed è una delle poche strade in buono stato che collega la valle di Chilecito con la regione di Cuyo. È il percorso obbligato per unire Villa Unión con Chilecito, un sentiero che si snoda tra la sierra e il canyon dell’omonimo fiume, con tratti a strapiombo e curve mozzafiato. Man mano che saliamo su questa maestosa strada, possiamo ammirare formazioni rocciose uniche e panorami che sembrano provenire da un’altra era. Una volta giunti a Chilecito, la seconda città più importante di La Rioja, ci immergiamo nella sua storia mineraria visitando il Museo della Miniera, che espone strumenti, macchinari e racconti che testimoniano la ricchezza e la tradizione della regione. Chilecito si trova nella Valle Antinaco – Los Colorados, racchiusa tra le Sierras di Velasco e Famatina. È una zona dedicata alla viticoltura e alla coltivazione di noci e frutta. Proseguiamo la visita al famoso Cable Carril, fermandoci alla Stazione 1 e poi alla Stazione 2, da dove si può godere di una vista panoramica spettacolare sulla città e sulle valli circostanti. Dopo aver vissuto queste esperienze culturali e naturali, rientriamo per riposare, concludendo una giornata fatta di paesaggi imponenti, storia e conoscenza nel cuore di La Rioja.
Ritorno a Villa Unión, domani ci aspetta il Parque Nacional Talampaya.
Giorno 5 - Parque Nacional Talampaya, La Rioja

Partiamo da Villa Unión con l’obiettivo di visitare il Parco Nazionale Talampaya. Villa Unión conta circa 6.000 abitanti e si trova in una valle tra la pre‑cordigliera e l’imponente catena montuosa del Famatina, a circa 60 chilometri dal parco.
Talampaya è una riserva naturale che contiene giacimenti archeologici e paleontologici, a causa dell’elevato numero di fossili rinvenuti, come *Lagosuchus talampayensis*, un rettile dell’era mesozoica. In breve, questo parco è il risultato di intensi movimenti tettonici e dell’erosione eolica avvenuta nel corso di milioni di anni. Copre 215.000 ettari, è famoso per i suoi incredibili faraglioni di roccia rossastra e le diverse figure scultoree originate dall’erosione del vento, sito dove nidificano i condor. Le sue rocce risalgono al periodo Triassico dell’Era Mesozoica, e si registrano le impronte dei primi dinosauri. Poi ci dirigiamo verso Villa Unión per passare la notte o torniamo a San Juan. Se desideri vedere altre opzioni di escursioni nella Rioja, clicca qui: Tour in La Rioja.
Nota: L’arte rupestre di Talampaya Costituisce una delle manifestazioni indigene più preziose del nostro paese. I graffiti presenti sulle rocce situate alla base delle scarpate superano la cento e raffigurano figure umane stilizzate, impronte di ñandú, felini e vari segni e figure geometriche ancora non interpretate. Il nucleo più importante, chiamato “Los Pizarrones”, si trova sul corso di un ramo temporaneo affluente del fiume Talampaya, su un settore roccioso liscio e piano di circa quindici metri di lunghezza coperto da incisioni scavate (petrografi) realizzate secoli prima della conquista. Nella zona sono stati trovati anche resti di abitazioni e muri in pietra, frammenti di argilla cotta, materiale litico derivante dalla produzione di strumenti in pietra. Si presume che in quei tempi, circa mille anni fa, il clima fosse un po’ più umido.
La maggiore abbondanza di acque permanenti, vegetazione e fauna avrebbe facilitato l’insediamento di gruppi umani stabili e lo sviluppo delle loro espressioni artistiche, rupestri e artigianali. Un altro attributo naturale di grande importanza nell’area di Talampaya è il suo valore paleontologico. L’intera valle compresa tra le Sierras de Sañogasta e Morada è dello stesso origine triassico della regione adiacente di Ischigualasto o Valle de la Luna nella provincia di San Juan. Queste due aree naturali sono separate dalla Sierra Morada. Prima del sollevamento della cordigliera delle Ande, circa 160 milioni di anni fa, questi terreni erano bassi, paludosi e umidi, con vegetazione tropicale lussureggiante, felci e grandi alberi coperti di liane, popolati da una fauna varia di rettili acquatici e terrestri, erbivori e carnivori, tutti di dimensioni considerevoli. Le rocce sedimentarie della regione ospitano al loro interno fossili corrispondenti a quella flora e fauna preistorica.
Rientro a La Rioja attraverso la Cuesta de Huaco, un tratto che collega la Valle de Calingasta con la regione de La Rioja, attraversando le montagne del nord di San Juan, noto per le sue curve e pendenze ripide.
Giorno 6 - Ruta del Vino: Vigneti & Cantine

In questo tour ci immergiamo nel mondo appassionante del vino sanjuanino visitando alcune delle sue cantine più importanti. Visitiamo la Bodega Viñas de Segisa, la cui bella e antica costruzione ci trasporta nel tempo mentre scopriamo la sua storia e tradizione vitivinicola. Continuiamo verso la champañera organica Miguel Más, un’azienda unica che produce vini spumanti seguendo processi naturali e sostenibili, combinando innovazione con rispetto per la terra. Poi ci dirigiamo verso la Bodega Fabril Alto Verde, riconosciuta per produrre vini organici di eccellenza che riflettono la purezza del terroir sanjuanino. Fanno parte di questo circuito anche le Bodegas Las Marianas e La Guarda, ognuna con la sua impronta particolare, offrendo al visitatore un percorso sensoriale tra aromi, texture e sapori. In ogni cantina godiamo di una degustazione guidata, dove impariamo ad apprezzare i sottili dettagli del vino con tutti i nostri sensi. Durante l’esperienza visitiamo tre di questi stabilimenti, anche se l’ingresso alle cantine non è incluso. Ogni azienda ha il proprio stile: alcune sono specializzate in vini giovani e freschi; altre in spumanti o in produzioni artigianali che incorporano tecniche familiari tramandate di generazione in generazione. Questo circuito ci permette di scoprire la diversità, la storia e la passione che rendono San Juan una delle regioni vitivinicole più importanti dell’Argentina.
Giorno 7 - Barreal, Valle de Calingasta & Pampa del Leoncito (Osservatorio Astronomico)

Partiamo per Pampa del Leoncito, in seguito andiamo all´osservatorio astronomico e al monte Alcázar. E´una strada di montagna, osserviamo la collina Villicum, arriviamo al villaggio di Talacasto, dopo aver attraversato la valle stretta e profonda nota come Quebrada de las Burras, poi entriamo in Calingasta, per raggiungere Barreal. Da lì partiamo per Pampa del Leoncito, luogo che ci permette di praticare wind-car o veicolo a vela, grazie ai venti continui che soffiano a oltre 80 chilometri all´ora. Il veicolo a vela è una macchina piccola che ha 2 ruote di auto nella parte posteriore e 1 ruota di moto nella parte anteriore, anche una fusoliera e un albero che di solito deve essere di alluminio, affinché sia leggero e si muova con grande slancio. Pampa del Leoncito, posto anche chiamato Barreal, è una struttura geologica vicino al villaggio di Barreal, dove è stata creata una riserva naturale.
Si tratta di una pianura con terreno arido coperto da fenditure lunga 15 chilometri e larga 5 chilometri, che una volta fu il fondo di un bacino lacustre (lago), senza vegetazione, che assomiglia alla trama di ragnatele. La vista è atipica ed il colore bianco è molto profondo. Avviamo l´occasione di osservare la collina più alta di San Juan: Il monte Mercedario, con i suoi 6.772 metri. Di seguito pranziamo in Barreal, il centro turistico più importante della valle, si tratta di un villaggio con strade sterrate e belli pioppi, visitiamo il complesso astronomico El Leoncito. E´un osservatorio che si trova sulla base della cordigliera, a 2.500 metri sul livello del mare, nella riserva astronomica di San Juan che copre quasi 70.000 ettari, essendo un luogo eccellente per fare osservazioni dello spazio. Mentre ritorniamo a San Juan godiamo di una vista spettacolare del monte Alkázar.
Giorno 8 - Jáchal, Dique Cuesta del Viento e Rodeo (Opzionale)

Prima colazione in albergo. Prendiamo la strada maestra 40 in direzione nord della provincia di San Juan, lasciando alle spalle il fiume San Juan, passiamo per villaggi quali Albardón, Matagusanos, Talacasto, e accanto alla collina Villicúm per raggiungere la città di San José di Jáchal, nel suo museo visitiamo le culture indigene. Ci deviamo in direzione ovest verso la precordigliera centrale, su sentiero di montagna alla scoperta di un panorama unico. Conosciamo Cuesta del Viento, luogo adatto per praticare degli sport acquatici come il windsurf, poi andiamo a Rodeo, un piccolo villaggio di montagna che si trova vicino alla diga di questo terreno, diga idroelettrica che presenta uno specchio d´acqua cristallina e di colore turchese.
Continuiamo il nostro itinerario fino a Pismanta, dove vi si trova il noto stabilimento termale, e l´arido del deserto e il verde dell´oasi si fondono assieme in un´unica struttura, essendo
uno dei luoghi più belli di San Juan. Le sue acque termali hanno proprietà curative, terapeutiche e per ringiovanire, ideali per le malattie reumatiche e della pelle. Ritorniamo al capoluogo di San Juan attraverso Las Flores e Bella Vista, su strada di precordigliera, salendo il terreno in pendenza raggiungiamo la zona più alta in El Colorado. Poi in Talacasto riprendiamo la strada 40 per entrare a San Juan. Se vuoi conoscere altre opzioni di escursioni a San Juan, clicca qui: Escursioni a San Juan.
Giorno 9 - Termas de Pismanta

Iniziamo la giornata dirigendoci verso nord di San Juan, in direzione di Pismanta, un angolo nascosto nella Cordigliera delle Ande dove l’acqua sgorga calda dalle profondità della terra. Arrivando all’Hotel Termas de Pismanta, il tempo sembra fermarsi: ci accoglie il silenzio della montagna e la calma di un ambiente naturale che invita al riposo assoluto. Qui, ci lasciamo avvolgere dalla magia delle sue piscine termali, un dono della natura che rilassa il corpo e placa lo spirito. Il vapore che si alza dall’acqua sembra confondersi con l’aria pura della cordigliera, mentre godiamo di un bagno rigenerante, accompagnati dalla morbidezza dell’accappatoio e dal calore di uno spazio pensato per il benessere. A mezzogiorno, l’esperienza si completa con un pranzo incluso nel ristorante dell’hotel, dove i sapori della regione diventano una festa semplice ma memorabile, servita in due portate perfettamente abbinate all’ambiente. Dopo questo momento di piacere e contemplazione, iniziamo il ritorno a San Juan nel pomeriggio, portando nel corpo la sensazione di rinnovamento e nell’anima la certezza di aver vissuto un giorno diverso, in cui acqua, montagna e calma si sono unite in perfetta armonia.
Giorno 10 - Dique Punta Negra & Ruta Interlagos

L'escursione ci invita a percorrere la scenica Ruta Interlagos, una strada che serpeggia tra montagne e vallate fino a regalarci una delle cartoline più belle di San Juan: la Diga Punta Negra. Questo maestoso bacino, con le sue acque di un intenso blu, è circondato dalla precordigliera andina, creando un perfetto contrasto tra lo splendore del lago e le tonalità aride delle montagne. Il luogo non è solo un prodigio di ingegneria moderna, ma anche uno spazio naturale ideale per godere della tranquillità, contemplare il paesaggio e vivere esperienze uniche. All'arrivo, ci fermiamo al punto di ristoro principale per gustare un pranzo tipico regionale, accompagnato da una bevanda, mentre ci lasciamo ipnotizzare dalla vista panoramica del lago e del suo ambiente. Dopo aver mangiato, è il momento dell'avventura: possiamo imbarcarci in una gita in catamarano per sentire la calma delle acque, remare in kayak e connetterci con la forza della diga da un'altra prospettiva, oppure divertirci con i pedalò, godendo a nostro ritmo di questo angolo magico della provincia. La Diga Punta Negra è molto più di uno specchio d'acqua: è un luogo dove natura, ingegneria e bellezza paesaggistica si fondono, trasformando la visita in un'esperienza indimenticabile.
Giorno 11 - Esperienza nella Valle de Zonda: Vino, Arte & Natura

L'escursione propone di immergersi in un’esperienza che combina vino, arte e natura in un ambiente unico: l’imponente Valle di Zonda. La visita inizia con una passeggiata nel parco di sculture Arte Bestial, un parco con opere di grande scala create da rinomati artisti plastici argentini. Si tratta della prima mostra scultorea di grandi dimensioni installata all’interno di un vigneto, dove l’arte convive in simbiosi con il paesaggio autoctono, generando un impatto visivo e sensoriale indimenticabile. Successivamente il percorso continua con la visita a una cantina dall’architettura squisita, dove il vino di alta gamma diventa protagonista. La chiusura è una degustazione premium di etichette esclusive, accuratamente abbinate a prodotti regionali, che permettono di scoprire i sapori più autentici del terroir sanjuanino. È una proposta sensoriale diversa, che invita a vivere l’unione tra arte contemporanea, natura e grandi vini in un unico luogo. L’escursione opera da giovedì a domenica, ha una durata approssimativa di 4 ore e mezza e prevede due orari di inizio: 09:45 o 12:45. Un’esperienza unica nella Valle di Zonda che lascia il segno in ogni visitatore.
Giorno 12 - San Juan
Colazione in hotel. Trasferimento all'Aeroporto di San Juan. Fine dei nostri servizi.



