Cuyo & Centro in tutto il suo splendore:
Tra Valli, Vigneti e Montagne
Per 15 giorni esploriamo la diversità e la ricchezza dell'Argentina, dalle sue valli mozzafiato fino alle sue maestose montagne. Iniziamo a San Juan, dove percorriamo la città e scopriamo la sua storia e cultura locale, prima di addentrarci nella Ruta del Vino, visitando vigneti e cantine che ci permettono di degustare vini eccezionali e oli artigianali, immersi in paesaggi che sembrano quadri. Rimaniamo incantati dal Parque Provincial Ischigualasto, la celebre Valle de la Luna, con formazioni rocciose che sembrano provenire da un altro pianeta, e poi dal Parque Nacional Talampaya, a La Rioja, le cui imponenti pareti di canyon raccontano storie di milioni di anni. A Barreal e nella Valle de Calingasta ammiriamo l’immensità della Pampa del Leoncito e ci avviciniamo alle stelle dal suo osservatorio astronomico.
A Mendoza esploriamo la città e ci deliziamo con il Maipú Wine & Olive Experience, degustando vini e oli tra vigneti illuminati dalla luce delle Ande. Percorriamo il Camino de Alta Montaña, salendo fino all’iconico Puente del Inca e contemplando la maestosa figura dell’Aconcagua, la montagna più alta delle Americhe. Il Cañón del Río Atuel ci regala paesaggi di contrasti e colori che lasciano senza fiato. Ci spostiamo a Córdoba, dove scopriamo la sua storia e architettura, visitiamo Alta Gracia con il suo patrimonio gesuitico e percorriamo il Camino de las Estancias Jesuíticas, testimonianza della fusione di culture e tradizioni. Infine, ci rilassiamo nell’incantevole La Cumbrecita, un paesino di ispirazione alpina, circondato da boschi e fiumi che invitano alla contemplazione e al riposo. Ogni giorno ci connette con la storia, la natura e la cultura argentina, offrendo esperienze indimenticabili che combinano emozione, conoscenza e bellezza in un percorso che risveglia tutti i sensi.

GIORNI | 15 Giorni - 14 Notti |
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DESTINAZIONI | San Juan, Mendoza, Córdoba |
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TOUR INCLUSI |
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TOUR OPZIONALI |
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HOTEL |
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SERVIZI INCLUSI |
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SERVIZI NON INCLUSI |
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15 giorni - 14 notti
Giorno 1 - Conoscendo San Juan
Accoglienza all'Aeroporto di San Juan e trasferimento in hotel.
Iniziamo un tour della città e dei suoi dintorni, scoprendo insieme le principali attrazioni storiche e culturali. Visitiamo la Casa Natale di Sarmiento, la Cattedrale e facciamo un giro periferico attorno al Teatro del Bicentenario, fermandoci anche all'Auditorium Juan Victoria. La Casa Natale di Sarmiento conserva oggetti personali, mobili d'epoca e documenti che ci permettono di conoscere la vita e l'eredità di Sarmiento. La sua architettura è tipica del XIX secolo, con cortili interni, tetti in tegole e muri in adobe. È un luogo ideale per apprezzare la storia argentina mentre ci si connette con la vita quotidiana di quell'epoca. Poi ci dirigiamo a godere della produzione regionale, continuando ad esplorare alcune delle cantine di San Juan, come Merced del Estero, Aceitera Campo de Olivos o Finca Sierras Azules, dove scopriamo l'essenza dei sapori locali e ammiriamo la Diga di Ullum, una grande opera di ingegneria situata sul fiume San Juan, circondata da montagne e vigneti, con acque tranquille di un blu intenso. È ideale per attività ricreative come pesca, navigazione e sport acquatici. Si possono anche fare passeggiate lungo la costa, picnic e fotografia, soprattutto al tramonto, quando il riflesso del sole sull'acqua crea vedute memorabili. Si noti che i luoghi menzionati potrebbero essere sostituiti con altri in base alla disponibilità e ai servizi. La domenica diamo priorità ai paesaggi per godere della bellezza naturale della zona. È importante sottolineare che l'ingresso alle cantine o frantoi non è incluso nel tour.
Giorno 2 - Ruta del Vino: Vigneti & Cantine
In questo tour ci immergiamo nel mondo appassionante del vino sanjuanino visitando alcune delle sue cantine più importanti. Visitiamo la Bodega Viñas de Segisa, la cui bella e antica costruzione ci trasporta nel tempo mentre scopriamo la sua storia e tradizione vitivinicola. Continuiamo verso la champañera organica Miguel Más, un’azienda unica che produce vini spumanti seguendo processi naturali e sostenibili, combinando innovazione con rispetto per la terra. Poi ci dirigiamo verso la Bodega Fabril Alto Verde, riconosciuta per produrre vini organici di eccellenza che riflettono la purezza del terroir sanjuanino. Fanno parte di questo circuito anche le Bodegas Las Marianas e La Guarda, ognuna con la sua impronta particolare, offrendo al visitatore un percorso sensoriale tra aromi, texture e sapori. In ogni cantina godiamo di una degustazione guidata, dove impariamo ad apprezzare i sottili dettagli del vino con tutti i nostri sensi. Durante l’esperienza visitiamo tre di questi stabilimenti, anche se l’ingresso alle cantine non è incluso. Ogni azienda ha il proprio stile: alcune sono specializzate in vini giovani e freschi; altre in spumanti o in produzioni artigianali che incorporano tecniche familiari tramandate di generazione in generazione. Questo circuito ci permette di scoprire la diversità, la storia e la passione che rendono San Juan una delle regioni vitivinicole più importanti dell’Argentina.
Giorno 3 - Parque Provincial Ischigualasto: Valle Fértil & Valle de la Luna
Escursione di un’intera giornata al Valle Fértil e al mitico Valle de la Luna, iniziando la nostra avventura verso il cuore del deserto di San Juan. Partiamo per Valle Fértil, godendo degli impressionanti paesaggi lungo il tragitto mentre ci avviciniamo al Parco Provinciale Ischigualasto, Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO dal 2000 per il suo straordinario valore geologico e paleontologico. Qui effettuiamo la visita diurna tradizionale al Valle de la Luna, composta da quattro stazioni principali: Valle Pintado, Cancha de Bochas, El Submarino ed El Hongo, in un percorso interno di circa 40 chilometri che consente di apprezzare la diversità e l’unicità delle sue geoforme. Durante la visita esploriamo anche il Centro di Interpretazione William Sill, dove impariamo la storia geologica e paleontologica della regione. Questo luogo ci trasporta al periodo Triassico, circa 230 milioni di anni fa, quando emersero i primi mammiferi e dinosauri, tra cui uno dei più antichi scoperti: l’Eoraptor Lunensis. Ogni formazione, da Valle Pintado a El Hongo, ci stupisce con i suoi colori e forme che sembrano scolpite da un artista, creando un paesaggio surreale che sembra sospeso nel tempo. Per raggiungere Ischigualasto percorriamo la Ruta Nacional 150, godendo delle viste sul Valle Fértil e sui suoi dintorni unici. Da notare che l’ingresso al parco non è incluso, e durante il percorso ogni visitatore può deliziarsi con la ricchezza naturale e storica di questo gioiello del deserto sanjuanino.
Nota: I parchi naturali di Ischigualasto & Talampaya contengono una sequenza completa di sedimenti fossili continentali rappresentanti l’intero periodo Triassico (circa 45 milioni di anni) della storia geologica, afferma l’UNESCO. Immaginate una pianura popolata da piante che si accalcano l’una sull’altra, con lagune, paludi e strani rettili che si muovono tra la vegetazione. Era questo il luogo milioni di anni fa, nell’Era Mesozoica, quando le Ande non esistevano ancora e la Terra era una massa uniforme non ancora divisa in continenti. Difficile da credere ora, di fronte a questo cielo azzurro che sembra non conoscere la pioggia; il suolo grigiastro, arido e roccioso, gli enormi pareti rosse che sorgono lontane, e le strane figure di pietra che trasformano il paesaggio. Le stelle dell’itinerario sono le gigantesche figure di pietra scolpite per millenni dall’erosione, che l’immaginazione popolare ha nominato con capricciosi nomi: “El Gusano”, “La Esfinge”, “El Submarino”, “El Hongo”. Non molto tempo fa è crollata una colossale figura chiamata “La Lámpara de Aladino”, ma come consolazione la natura è una scultrice tenace che continua a cesellare la sua opera con l’erosione del vento, le piogge e le escursioni termiche. La Terra, che fino al periodo Triassico – circa 225 milioni di anni fa – era abitata solo da piante e invertebrati, cominciò ad essere invasa dai rettili. Qui a Ischigualasto si trovano resti di rettili con caratteristiche da mammiferi tra i più antichi del pianeta, che potrebbero spiegare anelli fondamentali nell’evoluzione delle specie.
Giorno 4 - Parque Nacional Talampaya, La Rioja
Partiamo da Villa Unión con l’obiettivo di visitare il Parco Nazionale Talampaya. Villa Unión conta circa 6.000 abitanti e si trova in una valle tra la pre‑cordigliera e l’imponente catena montuosa del Famatina, a circa 60 chilometri dal parco.
Talampaya è una riserva naturale che contiene giacimenti archeologici e paleontologici, a causa dell’elevato numero di fossili rinvenuti, come *Lagosuchus talampayensis*, un rettile dell’era mesozoica. In breve, questo parco è il risultato di intensi movimenti tettonici e dell’erosione eolica avvenuta nel corso di milioni di anni. Copre 215.000 ettari, è famoso per i suoi incredibili faraglioni di roccia rossastra e le diverse figure scultoree originate dall’erosione del vento, sito dove nidificano i condor. Le sue rocce risalgono al periodo Triassico dell’Era Mesozoica, e si registrano le impronte dei primi dinosauri. Poi ci dirigiamo verso Villa Unión per passare la notte o torniamo a San Juan. Se desideri vedere altre opzioni di escursioni nella Rioja, clicca qui: Tour in La Rioja.
Nota: L’arte rupestre di Talampaya Costituisce una delle manifestazioni indigene più preziose del nostro paese. I graffiti presenti sulle rocce situate alla base delle scarpate superano la cento e raffigurano figure umane stilizzate, impronte di ñandú, felini e vari segni e figure geometriche ancora non interpretate. Il nucleo più importante, chiamato “Los Pizarrones”, si trova sul corso di un ramo temporaneo affluente del fiume Talampaya, su un settore roccioso liscio e piano di circa quindici metri di lunghezza coperto da incisioni scavate (petrografi) realizzate secoli prima della conquista. Nella zona sono stati trovati anche resti di abitazioni e muri in pietra, frammenti di argilla cotta, materiale litico derivante dalla produzione di strumenti in pietra. Si presume che in quei tempi, circa mille anni fa, il clima fosse un po’ più umido.
La maggiore abbondanza di acque permanenti, vegetazione e fauna avrebbe facilitato l’insediamento di gruppi umani stabili e lo sviluppo delle loro espressioni artistiche, rupestri e artigianali. Un altro attributo naturale di grande importanza nell’area di Talampaya è il suo valore paleontologico. L’intera valle compresa tra le Sierras de Sañogasta e Morada è dello stesso origine triassico della regione adiacente di Ischigualasto o Valle de la Luna nella provincia di San Juan. Queste due aree naturali sono separate dalla Sierra Morada. Prima del sollevamento della cordigliera delle Ande, circa 160 milioni di anni fa, questi terreni erano bassi, paludosi e umidi, con vegetazione tropicale lussureggiante, felci e grandi alberi coperti di liane, popolati da una fauna varia di rettili acquatici e terrestri, erbivori e carnivori, tutti di dimensioni considerevoli. Le rocce sedimentarie della regione ospitano al loro interno fossili corrispondenti a quella flora e fauna preistorica.
Giorno 5 - Barreal, Valle de Calingasta & Pampa del Leoncito (Osservatorio Astronomico)
Partiamo per Pampa del Leoncito, in seguito andiamo all´osservatorio astronomico e al monte Alcázar. E´una strada di montagna, osserviamo la collina Villicum, arriviamo al villaggio di Talacasto, dopo aver attraversato la valle stretta e profonda nota come Quebrada de las Burras, poi entriamo in Calingasta, per raggiungere Barreal. Da lì partiamo per Pampa del Leoncito, luogo che ci permette di praticare wind-car o veicolo a vela, grazie ai venti continui che soffiano a oltre 80 chilometri all´ora. Il veicolo a vela è una macchina piccola che ha 2 ruote di auto nella parte posteriore e 1 ruota di moto nella parte anteriore, anche una fusoliera e un albero che di solito deve essere di alluminio, affinché sia leggero e si muova con grande slancio. Pampa del Leoncito, posto anche chiamato Barreal, è una struttura geologica vicino al villaggio di Barreal, dove è stata creata una riserva naturale.
Si tratta di una pianura con terreno arido coperto da fenditure lunga 15 chilometri e larga 5 chilometri, che una volta fu il fondo di un bacino lacustre (lago), senza vegetazione, che assomiglia alla trama di ragnatele. La vista è atipica ed il colore bianco è molto profondo. Avviamo l´occasione di osservare la collina più alta di San Juan: Il monte Mercedario, con i suoi 6.772 metri. Di seguito pranziamo in Barreal, il centro turistico più importante della valle, si tratta di un villaggio con strade sterrate e belli pioppi, visitiamo il complesso astronomico El Leoncito. E´un osservatorio che si trova sulla base della cordigliera, a 2.500 metri sul livello del mare, nella riserva astronomica di San Juan che copre quasi 70.000 ettari, essendo un luogo eccellente per fare osservazioni dello spazio. Mentre ritorniamo a San Juan godiamo di una vista spettacolare del monte Alkázar.
Giorno 6 - Da San Juan a Mendoza
Colazione in hotel. Trasferimento dall'hotel di San Juan alla stazione degli autobus di San Juan. Accoglienza e trasferimento dalla stazione degli autobus di Mendoza all'hotel.
Giorno 7 - Conoscendo Mendoza
Passiamo mezza giornata visitando la città di Mendoza, celebre per i suoi alberi leggendari, i suoi ampi marciapiedi e l´ordine e la pulizia superiori. Fondata oltre 400 anni fa dai primi colonizzatori, questa città possiede una ricca storia e cultura. Visitiamo La Alameda, la zona storica in cui Pedro del Castillo fondò la città nel 1561, e dove vi si trovavano le imprese e la vita civile fino a che scomparve con il terremoto nel 1861. Nel luogo dove oggi sorge il museo dell´Area Fondazionale, vi esisteva in precedenza il consiglio comunale.
Ci sono i resti di quella che fu la chiesa di San Francesco. Continuiamo verso la città nuova, dopo il terremoto. Percorriamo i suoi viali principali, il microcentro, la plaza Independencia, il quartiere civico con il palazzo di governo, il palazzo di giustizia, ed il parco General San Martín visitando il viale Civit, per entrarci attraverso Los Portones. Nel parco possiamo vedere le sue belle foreste, il giardino delle rose (Rosedal) vicino al lago e i club che si trovano nella zona. Troviamo i cavalli di Marly, una replica dell´originale a Parigi, la fontana dei continenti, ecc. Poi saliamo sul monte Cerro de la Gloria, dove vi si trova un monumento all´Esercito di Liberazione e molto vicino il teatro greco Frank Romero Day.
Giorno 8 - Maipú Wine & Olive Experience: Degustazioni e Paesaggi
Colazione in hotel. Vi invitiamo a scoprire la ricca storia del nostro emblematico Malbec, imparando l’enologia e godendo di splendidi paesaggi nella regione di Maipú, una zona riconosciuta per produrre alcuni dei migliori vini e oli d’oliva del paese. Accompagnati dalla nostra guida esperta di vini, visitiamo due cantine, con opzioni a seconda della disponibilità come Vistandes, Cavas de Don Arturo, Domiciano, Florio, Cecchin, Esencia o Viña del Cerno, dove si svolgono degustazioni dei loro vini migliori, si conoscono i segreti della vinificazione e si apprende la storia e la tradizione di ogni cantina. Durante la visita si evidenziano le particolarità di ogni vitigno, i processi di produzione e l’evoluzione delle tecniche di vinificazione, offrendo ai partecipanti un percorso completo e arricchente attraverso la cultura vitivinicola di Mendoza. Oltre alle cantine, visitiamo una fabbrica boutique di olio d’oliva, con opzioni in base alla disponibilità come Pasrai, Laur o Centenario, dove una guida spiega in dettaglio il processo di produzione dell’olio d’oliva argentino e si conclude con una degustazione di diversi oli, aceto balsamico, paste artigianali e vari tipi di olive, godendo degli aromi e sapori caratteristici della regione. Questo tour offre un’esperienza integrale che combina apprendimento, sapori autentici, paesaggi unici e l’opportunità di conoscere da vicino l’eccellenza dei prodotti gourmet di Mendoza, godendo della compagnia di una guida specializzata che condivide la sua conoscenza e passione per l’enologia e la gastronomia locale.
Giorno 9 - Camino de Alta Montaña: Puente del Inca & Aconcagua
Colazione in hotel. Iniziamo la nostra emozionante escursione lungo la Strada di Alta Montagna da Mendoza, percorrendo la famosa Ruta Nacional N°7 che ci guida attraverso paesaggi di straordinaria bellezza. La prima sosta, dopo aver attraversato il tunnel del villaggio di Cacheuta, è l’imponente Diga di Potrerillos, incastonata tra le montagne delle Ande, dove avrai l'opportunità di scattare foto indimenticabili con le Alte Cime sullo sfondo. Proseguiamo risalendo il fiume fino a raggiungere il villaggio montano di Uspallata, un luogo ricco di storia che fu abitato dagli indigeni Huarpe in epoca preispanica e segna la transizione tra la precordigliera e la cordigliera frontale. Qui faremo una sosta per la colazione prima di continuare il nostro percorso attraverso un paesaggio montano che include i pittoreschi villaggi di Picheuta, Polvaredas e Punta de Vacas, oltre a una vista dell’antico complesso sciistico di Los Penitentes. L’escursione prosegue con uno dei momenti più attesi: la visita al Puente del Inca, un monumento naturale di straordinaria bellezza geologica riconosciuto come Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
Più avanti, ci fermeremo al belvedere del Cerro Aconcagua, la montagna più alta delle Americhe e la seconda più alta del mondo dopo l’Himalaya, un luogo ideale per ammirare la maestosità della cordigliera. Infine, raggiungiamo Las Cuevas, un pittoresco villaggio al confine con il Cile, costruito in uno stile europeo inconfondibile, dove condivideremo un pranzo tipico mendocino in un tradizionale ristorante di montagna. Se le condizioni climatiche lo permettono, il percorso si conclude con la visita al Cristo Redentore, un monumento emblematico che simboleggia l’unione tra Argentina e Cile. Questo tour è un’esperienza unica che ti invita a connetterti con la natura d’alta montagna, a conoscere il suggestivo Puente del Inca, ad ammirare da vicino l’imponente Aconcagua e a scoprire angoli indimenticabili della Cordigliera delle Ande. Non incluso: costo della colazione, costo del pranzo e costo per il noleggio di abbigliamento o scarponi da neve se necessario durante la stagione invernale.
Giorno 10 - Cañón del Río Atuel
Prima colazione in albergo. Partiamo da San Rafael verso Cuesta de los Terneros per andare alla diga Valle Grande e al fiume Atuel. Ci fermiamo al belvedere San Francesco d´Assisi per avere una veduta formidabile della città e della valle stretta e profonda. Dopo diversi chilometri entriamo in El Nihuil, che ci fa restare meravigliati per la profondità del suo lago. Ci riposiamo e approfittiamo del pranzo (non incluso). Partiamo per la valle stretta e Cañón del Atuel, in cui possiamo godere di un paesaggio di bellezza pura, tipico dell´ecosistema andino, a causa dell´azione erosiva del vento e dell´acqua che crea opere naturali scultorali, che si traducono in forme geologiche imponenti, lavoro stravagante di madre natura che ha realizzato figure quali il museo delle cere, la lucertola, i mostri, i giardini a sospensione o la città incantata, ecc. La valle è formata dal fiume Atuel, dal serbatoio Valle Grande e da El Nihuil. Facciamo una breve escursione attraverso questa valle per arrivare al villaggio di Valle Grande. Coloro che lo desiderano possono praticare il turismo d´avventura, rafting, discesa a corda doppia o fare un giro in barca (dovete iscrivervi a queste attività in destinazione).
Giorno 11 - Da Mendoza a Córdoba
Colazione in hotel. Trasferimento dall'hotel di Mendoza all'Aeroporto di Mendoza. Accoglienza e trasferimento dall'Aeroporto di Córdoba all'hotel.
Giorno 12 - Conoscendo Córdoba & Alta Gracia
Facciamo un tour dei luoghi più emblematici della città, che ci permette di conoscere la sua storia, la sua architettura e la sua vita culturale. Iniziamo visitando il Centro Storico, dove ammiriamo la maestosa Cattedrale, simbolo religioso e architettonico della città, il Cabildo storico, testimone degli eventi più importanti della regione, e la Piazza San Martín, uno spazio verde che combina storia, arte e la vita quotidiana dei cordobesi. Continuiamo la nostra passeggiata verso il Quartiere dei Gesuiti, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2000, dove spiccano l’imponente architettura coloniale e l’importanza culturale di questa zona per la fondazione e lo sviluppo di Córdoba. Successivamente, ci dirigiamo al quartiere di Nueva Córdoba, uno dei settori più dinamici in termini economici, culturali e ricreativi, dove si mescolano edifici storici con spazi moderni di arte, gastronomia e intrattenimento. Nei dintorni visitiamo la Chiesa dei Cappuccini, una costruzione neogotica della metà del XX secolo, il Paseo del Buen Pastor, un centro culturale e artistico che combina arte, gastronomia e spazi pubblici, il Museo Superiore di Belle Arti Palacio Ferreyra, con la sua ricca collezione di arte argentina e latinoamericana, e il Museo d’Arte Contemporanea Emilio Caraffa, un punto di riferimento per le espressioni artistiche attuali. Infine, passeggiamo nel Parco Sarmiento, uno dei più antichi del Sud America, progettato dal celebre architetto francese Carlos Thays, uno spazio che combina natura, storia e ricreazione, ideale per chiudere il nostro tour della città.
Alta Gracia è una città ricca di storia e tradizione, un luogo dove i Gesuiti hanno lasciato un patrimonio inestimabile e dove si respira ancora la loro influenza, trasmessa attraverso i loro insegnamenti e l’architettura. È anche la terra dove sorge il maestoso Sierras Hotel, che nel suo periodo di splendore accolse visitatori illustri da tutto il mondo; l’angolo scelto dal grande compositore spagnolo Manuel de Falla per trascorrere gli ultimi anni della sua vita; e il luogo dove il leggendario Che Guevara visse un’infanzia felice che avrebbe segnato per sempre la sua storia personale. Tutto questo rende Alta Gracia una città affascinante, che ti aspetta per invitarti a scoprire i suoi incanti. Il nostro percorso inizia partendo da Córdoba verso sud, attraversando una delle zone industriali e commerciali più importanti della città. Lungo il tragitto ci sorprende l’enigmatico monumento a Myriam Stefford, la prima aviatrice argentina, la cui storia avvolge di mistero questa parte del viaggio. Una volta ad Alta Gracia, iniziamo la visita al Museo Virrey Liniers, situato nell’incantevole edificio dell’antica Estancia gesuita, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Qui entriamo anche nella chiesa dedicata a Nostra Signora della Mercede e ammiriamo l’emblematico Tajamar, uno specchio d’acqua che costituisce uno dei simboli più riconosciuti della città, da cui si può contemplare la Torre del Tajamar, eretta in commemorazione dei 350 anni dalla fondazione di Alta Gracia. Proseguiamo il percorso a Villa Nydia, meglio conosciuta come la Casa del Che, la residenza della famiglia Guevara, che oggi ricorda, attraverso oggetti e testimonianze, l’infanzia di Ernestito durante il suo soggiorno in questa città. Inoltre, i visitatori hanno la possibilità di conoscere altri musei e luoghi di interesse, come il Museo Manuel de Falla, che conserva la memoria del celebre compositore; il Museo Dubois, che raccoglie pezzi archeologici e antropologici di grande valore; e la Grotta di Nostra Signora di Lourdes, uno spazio di profonda spiritualità e devozione. Senza dubbio, Alta Gracia è una destinazione che coniuga storia, cultura e memoria, invitando ogni viaggiatore a vivere un’esperienza arricchente. Non include ingressi a musei, parchi e/o riserve, né pasti.
Giorno 13 - Il Camino delle Estancias Gesuite
In questo tour ci dirigiamo verso nord per visitare tre delle Estancias Gesuitiche dichiarate Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO: Colonia Caroya, Jesús María e Santa Catalina, tutte situate lungo il vecchio Camino Real verso l'Alto Perù. La prima tappa è Colonia Caroya, un paese segnato dall'immigrazione italiana, il cui influsso è ancora presente nella produzione artigianale di pasta, formaggi, prosciutti, salami e vini. Qui si trova l'Estancia Gesuitica fondata nel 1616, che è diventata un punto cruciale nel sistema organizzato dai gesuiti. Successivamente, ci dirigiamo verso la città di Jesús María, attraversando il terreno dove ogni gennaio si svolge il più grande Festival di Doma e Folklore dell'Argentina, per visitare l'Estancia di Jesús María, costruita nel 1618. Il suo museo ci invita a esplorare sale di grande valore, in particolare la collezione archeologica e l'arte sacra cuscoana. Infine, arriviamo all'Estancia di Santa Catalina, fondata nel 1622, conosciuta per la sua chiesa monumentale, considerata uno dei più importanti esempi di barocco coloniale in Argentina. Al suo apice, Santa Catalina era un importante centro di produzione di bestiame, con migliaia di bovini, ovini e muli che rifornivano tutta la regione. Alla fine del nostro circuito, torniamo verso la città di Córdoba attraversando la pittoresca zona delle Sierras Chicas. La storia di queste estancias è meglio compresa ricordando che la Compagnia di Gesù, fondata da San Ignacio di Loyola nel 1540, era uno degli ordini cattolici più influenti al mondo. Tra il 1599, anno del loro arrivo a Córdoba, e il 1767, quando furono espulsi per ordine del re Carlo III di Spagna, i gesuiti svilupparono un vasto sistema culturale, sociale ed economico che ha lasciato un'impronta indelebile nella provincia e il cui retaggio è ancora oggi presente in questi tesori patrimoniali. L'ingresso a musei, parchi e/o riserve e i pasti non sono inclusi.
Giorno 14 - La Cumbrecita
L’escursione ci invita a scoprire una delle gemme più affascinanti delle Sierras di Córdoba: La Cumbrecita, il primo paese pedonale dell’Argentina e del Sud America, un angolo che sembra trasportarci in un autentico paesaggio dell’Europa centrale nel mezzo della Valle di Calamuchita. Il percorso inizia al mattino attraversando pittoreschi paesi come Alta Gracia, Anizacate, La Bolsa, Villa Los Aromos, La Serranita e La Rancherita. Da Villa Ciudad de América, la natura ci regala cartoline indimenticabili con le viste panoramiche del bacino idrico Lago Los Molinos, dove facciamo una pausa in uno dei suoi punti panoramici per contemplare la serenità del lago incorniciato dalle montagne. Proseguendo la salita verso le Sierras Grandes, raggiungiamo i 1.450 metri sul livello del mare, dove si trova La Cumbrecita, un paese dichiarato riserva ad usi multipli. Le sue strade sono esclusivamente pedonali, e in esse fioriscono foreste di conifere e costruzioni alpine che evocano la vita di un villaggio alpino. Qui facciamo una camminata lungo il circuito tradizionale, visitando angoli emblematici come La Olla, la Chiesa Ecumenica e la pittoresca Cascata, dove l’acqua e il verde si fondono in un ambiente naturale da sogno. L’esperienza continua a Villa General Belgrano, una località fondata da immigrati tedeschi, famosa per la sua architettura tirolese, la squisita gastronomia dell’Europa centrale e la produzione di birra artigianale. Le sue celebrazioni, come l’Oktoberfest, la Festa del Cioccolato Alpino e la Festa della Pasta Viennese, l’hanno resa un’icona culturale della regione. Al ritorno, prendiamo una strada provinciale alternativa che ci conduce attraverso la località di Los Reartes e gli affluenti del Lago Los Molinos — fiumi come Los Reartes, Del Medio, Los Espinillos e San Pedro — attraversando Potrero de Garay e Villa Ciudad de América, per concludere una giornata in cui natura, storia e tradizioni si combinano in un’esperienza indimenticabile.
Giorno 15 - Córdoba
Colazione in hotel. Trasferimento all'Aeroporto Internazionale di Córdoba. Fine dei nostri servizi.