ESCURSIONI IN CALAFATE

Situato sulla baia Redonda del Lago Argentino, El Calafate –popolo che prende il nome dal cespuglio omonimo, tipico della Patagonia Australe –è la porta d’entrata al maestoso mondo dei ghiacciai ed il suo ghiacciato splendore. Fondato nel 1927, quest’oasis di pioppi, salici e pini situati sul bordo della steppa patagonica, è precisamente il centro urbano del Parco Nazionale Los Glaciares; lí dove il famoso Ghiacciaio Perito Moreno attende ad essere ammirato in tutta la sua bellezza. Sull’ovest cordillerano, le cime innevate di Los Andes contribuiscono alla sua maestosa belleza in quel paradiso di ghiaccio e laghi biancastri, dalle quali si osserva l’unica pista mobile di una scena che sembra essere uscita da un quadro: lo slittamento degli icebergs. I piú nascosti ghiacchai Spegazzini, Onelli, Bolado Agassiz ed il gran Upsala ci invitano a navigare per le acque del Lago Argentino il quale dev’essere scoperto.

Viaggi a El Calafate

El Calafate si trova situato sulla baia Redonda sul bordo del Lago Argentino, prende nome da un piccolo arbusto típico della Patagonia australe ed é la porta d’ingresso al maestoso mondo dei ghiacciai. È il centro urbano del Parco Nazionale Los Glaciares, fu fondato nel 1927 ed ha sperimentato negli ultimi anni una crescita impressionante grazie al turismo. El Calafate è un oasis di pioppi, salici e pini sulla steppa patagonica. Il clima è secco, con una temperatura media massima in estate di 19º C ed una media minima in inverno di -2º C. La durata del giorno varia a seconda della stagione dell’anno, visto che in estate l’alba è alle 5.30 ed il tramonto appena alle 23.00. In inverno, in cambio, il giorno è piú corto, con solamente 8 ore di luce.

L’arbusto calafate è presente in tutta la regione dei ghiacciai. Da foglie piccole e da gambo spinoso, ha ispirato il nome al popolo di El Calafate. Secondo la leggenda, chi lo mangia si assicura il ritorno nella regione.

Artigianato e Museo Regionale

In pieno centro sono situate le bancarelle degli artigiani argentini e latinoamericani. Fu innaugarato in Ottobre del 2000 e fu realizzato interamente di legno e pietre della zona. Incontriamo anche il Museo Regionale in una vecchia casa in stile patagonico, dove possiamo fermarci nel tempo grazie ai suoi oggetti e fotografie che ci portano nel suo passato storico. Possiamo osservare testimoni della cultura indigena e dei primi insediamenti della zona.

Ghiacciaio Perito Moreno

La maggior attrazione del Calafate è il Ghiacciaio Perito Moreno, questa grande massa di ghiaccio, è considerata una delle meraviglie naturali piú grandiose del pianeta terra. Fu scoperto dal capitano dell’esercito cileno Juan Rogers nel 1879 e 1899 lí, li hanno dato il nome di Perito Moreno in omaggio al grande naturalista ed esploratore argentino, che paradossalmente non arrivó mai a vederlo di persona.

Le sue acque bagnano  i 600.000 ettari del Parco Nazionale Los Glaciares, nel quale al suo interiore si trova la lingua del ghiacciaio. Tanto il ghiacciaio come il parco sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanitá. Il Ghiacciaio Perito Moreno è il piú conosciuto tra i 356 ghiacciai che fanno parte del Parco Nazionale Los Glaciares.

Si tratta di un’impressionante lingua di ghiaccio che scende dalle catene montuose della cordillera andina fino al lago Argentino. La neve che si ritrova nei bacini superiori si compatta eliminando l’aria e si trasforma in una massa blu del ghiacciao che avanza di fronte e si emerge lentamente sulle acque del lago.

Questo ghiacciaio si muove per una valle circondato dalle montagne generando una forma di lingua di ghiaccio che arriva fino a 250 km in direzione della cordillera. L’avanzare del ghiacciaio verso la costa del lago produce rumorose rotture di blocchi di ghiaccio davanti che in seguito cadono e galleggiano nel canale dei Témpanos. Le pareti frontali del ghiacciao arrivano a raggiungere un’altezza massima di 60 metri ed una larghezza di fronte che si aggira ai 4.500 metri. Nei dintorni incontriamo conifere come ñires, faggi e coihues e arbusti come el calafate che fioriscono nella stagione estiva. Per avere una nozione della magnitudine del Ghiacciaio Perito Moreno ha una superficie molto simile alla Cittá di Buenos Aires, di circa 192 km2, mentre la Capitale Federale ha 200 km2.

Per molto tempo si è creduto che il Ghiacciao Perito Moreno fosse uno dei pochi ghiacciai della Patagonia Australe che stesse sempre in processo di crescita, oggi giorno si dubita di questa teoria e giá ci sono prove concrete che si trova in un declino come tutti i ghiacciai della zona, prodotto dal riscaldamento globale che soffre il pianeta. Il balcone della penisola di Magellano presenta numerosi punti panoramici che offrono la possibilitá di ottenere splendide viste da luoghi diversi di tutto il fronte e il lato del ghiacciao.

La rottura del Ghiacciaio Perito Moreno

Molti turisti di tutto il mondo vengono a vedere lo spettacolo che presenta il fenomeno della rottura delle pareti frontali che cadono in maniera improvvisa sulle acque del canale, originata dalla pressione dell’acqua dei canali laterali che sale prodotto dallo scioglimento che si origina facendo salire il livello dell’acqua. Quando il livello dell’acqua da entrambi le parti del lago supera gli 8 a 10 metri, s’inizia a filtrare l’acqua che va distruggendo poco a poco le pareti frontali del ghiacciaio fino a che lentamente inizia a cadere. Questo è un evento naturale molto scioccante che si produce di maniera periodica, anche se non c’è un modello di comportamento studiato del ghiacciaio. Questo accade perchè il ghiacciaio avanza sul canale in maniera lenta e progressiva arrivando sulla costa opposta e creando una diga di ghiaccio che copre le acque del Brazo Rico del lago Argentino.

Com’è il processo di rottura ?

Cerchiamo di dare una spiegazione piú grafica a questo processo: Il lago Argentino ha diverse braccia, come il Brazo Sud ed il Brazo Rico che si trovano dietro la penisola di Magellano e sboccano nel lago, piú precisamente nel Canale dei Témpanos. Il Ghiacciaio Perito Moreno sbocca in questo lago, inizia ad alzarsi sulla costa della penisola, arrampicandosi sulle sue pendici, ma perchè questo non avanzi piú sulla terra esiste una porta naturale sulle braccia Sud e Rico, che aumentano il suo caudale prodotto dall’acqua di disgelo e la neve che ricevono, elevando il loro livello e causando una pressione importante che finisce scoppiando quando l’acqua si filtra nelle zone che il ghiacciaio avanza sulla terra, provocando dei tunnel sotto gli strati di ghiaccio.

A che si devono queste rotture continue?

Il Ghiacciao Perito Moreno se lo considera come uno dei ghiacciai che ha avanzato negli ultimi tempi, anche questo non è confermato, si puó confermare che si trova in equilibrio, a differenza della maggior parte delle lastre di ghiaccio che si vanno riducendo con il passare degli anni prodotto dal riscaldamento globale del pianeta, dove lo strato d’ozono è piú deteriorato nel polo sud, piú concretamente nell’Antartide. L’altro ghiacciaio che si trova in equilibrio è il Ghiacciaio Pio XI che sbocca nell’Oceano Pacifico proveniente dai Campi di Ghiaccio Continentali Sud.

Le rotture del Ghiacciaio Perito Moreno sono la conseguenza della mancanza del bacino che alimentava il Ghiacciaio Fría prodotto dai terremoti che modificarono la separazione sub-glaciale di questi due ghiacciai favorendo al Moreno. Questo è confermato perchè il Ghiacciaio Frías è regredito molto, in cambio il Ghiacciaio Perito Moreno è rimasto equilibrato, incluso ci sono stati vari anni in cui è avanzato. A questo bisogno aggiungere l’elevato livello di neve caduto nelle ultime stagioni invernali sul bacino che fornisce acqua a questi ghiacciai.

Altri  Ghiacciai: Upsala, Spegazzini

Quando si naviga da Puerto Bandera si va nella ricerca della presenza di magnifici ghiacciai come l’Upsala e Spegazzini, schivando icebergs di importanti dimensioni. Lo spettacolo è indescrivibile. Il Ghiacciaio Upsala è una grande massa d’acqua gelida che ha circa 595 km2 di estensione, si trova circondato da blocchi di ghiaccio galleggianti. Dalle sue fonti nella catena montuosa Mariano Moreno percorre un totale di 60 km fino a cadere nel lago Argentino. Di fronte alla parete del ghiacciaio si puó osservare una grande quantitá di blocchi di ghiaccio, di insolite e capricciose forme, galleggiando alla deriva sulle acque, tutto ció conferma l’evidente retrocesso che ha attualmente. Il Ghiacciaio Upsala è uno dei piú belli e grandi ghiacciai della terra e puó essere visitato quando si realizza la navigazione per il Lago Argentino che arriva fino all’Estancia Cristina, visto che da lí si realizza una passeggiata nella quale si riesce ad avvicinarsi al ghiacciaio.

Equivale a tre volte la dimensione della Cittá di Buenos Aires. Riceve il suo nome dall’universitá di Upsala (Svezia), che realizzó nel 1908 le prime investigazioni che si fecero sui ghiacciai in Argentina.

Il Ghiacciaio Spegazzini è un massiccio ghiacciato di profonda tonalitá turchese che si trova alimentato da tre ghiacciai di minori proporzioni, come il Ghiacciaio Mayo, il Ghiacciaio Spegazzini Centrale e il Ghiacciaio Peineta che scende a destra come una cascata sul corridoio centrale. Si espande in una superficie di circa 65 km2, le sue pareti sono alte circa 135 metri dall’acqua e 20 metri sotto la linea della superficie. Nel settore destro si trova un bosco dove abbondano le conifere.  Il suo nome si deve all’omaggio al botanico Carlos Spegazzini, investigatore della flora del Parco Nazionale e il primo direttore del Giardino Botanico della Cittá di Buenos Aires.

Lago Argentino

Questo lago si estende nei suoi quasi 1.600 km2 ad ovest della Provincia di Santa Cruz e si divide in due braccia: nord e sud, ha un largo massimo di 20 km. La larghezza fu scoperta e battezzata dal perito Francisco Moreno insieme all’esploratore e marinaio Carlos Moyano, i quali hanno corretto l’errore dell’ultima spedizione che l’aveva confuso con il lago Viedma. Uno dei suoi grandi attrattivi è il Canale dei Témpanos di fronte al Ghiacciaio Perito Moreno, che si trova coperto da grandi blocchi di ghiaccio galleggianti.

Quando si esce da El Calafate verso ovest, lasciamo indietro Bahia Redonda, la strada con un dolce pendio arriva in un punto dove possiamo avere una splendida vista panoramica del lago Argentino.

Bocca del diavolo: Prima di tornare allo specchio maggiore del lago Argentino, si attraversa un passaggio di 800 metri di largo chiamato Bocca del Diavolo. È l’accesso naturale alle braccia nord del lago Argentino. Questo luogo si usava in passato per sorvegliare la segheria che funzionava nella penisola Avellaneda e attualmente si trova inoperabile. Dalla Bocca del Diavolo inizia un tratto finale che ci porta a Puerto Bandera.

Parco Nazionale Los Glaciares

Fu creato nel 1937, presenta un’area di circa 600.000 ettari e ospita circa 356 ghiacciai di diverse dimensioni. Nel 1981 il parco fu dichiarato Patrimonio Naturale dell’Umanitá dall’UNESCO, con l’obiettivo di preservare per le generazioni future il vero testimone del periodo quaternario, in cui queste grandi masse bianche dominavano la scena geografica della terra. Oltre al famoso Ghiacciaio Perito Moreno, il parco ha altre formazioni di ghiaccio come l’Upsala, Viedma, Marconi, Onelli, Agassiz, Spegazzini e Mayo. L’area boscosa del parco si trova segnata dalla presenza di conifere (nothofagus) come la lenga, ñire o il cipresso.

Estancias patagoniche

Nella regione circostante ad El Calafate possiamo vedere estancias patagoniche come le Estancias Alice, Nibepo Aike, nelle vicinanze del lago Argentino e La Franka, Tapi Aike o Cancha Carrera, piú vicine al confine con Cile. La Estancia Alice si trova sulla costa sud del lago Argentino, è il tipico stabilimento agricolo della Patagonia Australe. Offre attivitá di ecoturismo e turismo rurale, come cavalcate, avvistamento di uccelli nella laguna di Pájaros. Nelle colline confinanti si possono vedere grandi blocchi di pietra, che risalgono all’era glaciale. Non solo si puó vedere la tosatura delle percore, ma anche i cani da pastore che le guidano nel recinto.

L’Estancia Nibepo Aike fu fondata agli inizi del XX secolo, si trova sul braccio Rico del lago Argentino. La sua attivitá principale è l’allevamento di bestiame, ma offre anche alloggio, asados patagonici, cavalcate, passeggiate ed escursioni in barca. Grazie al suo intorno naturale, circondato da acque e montagne, è uno dei luoghi piú belli di El Calafate.

L’Estancia La Franka  ha eccellenti viste sul Lago Argentino e sulla nascita del Rio Santa Cruz. L’arido paesaggio che circonda questo stabilimento pionere agricolo , che non si puó visitare, è tipico della steppa patagonica. La strada sale fino ad arrivare un’altezza di 1.000 metri sopra il livello del mare e permette osservare il lago Argentino e la crescita del fiume Santa Cruz, che attraversa la Patagonia da ovest ad est per sboccare nell’Oceano Atlantico. È normale incrociarsi con mandrie di guanachi e struzzi.

L’Estancia Tapi Aike è una classica estancia patagonica che occupa una superficie vicina ai 60.000 ettari e si dedica al bestiame (allevamento di ovini e bovini), fu fondata nel 1904 dall’immigrante tedesco Mauricio Braun e oggi è amministrata dalle sue nipoti. È paradigma della estancia patagonica, in mezzo ad un’estensa pianura dalla quale si puó osservare una vista magnifica delle Torri del Paine. L’Estancia Cancha Carrera vicina al Parco Nazionale Torri del Paine, si caratterizza per il suo segnato stile inglese, che si riflette nella sua bellissima cittá. Si trova praticamente sulla strada che ci porta al confine con Cile.

Escursioni a el Calafate

Ghiacciaio Perito Moreno

Di buon mattino imprendiamo la nostra strada per conoscere il ghiacciaio più famoso al mondo. Porta il nome grande esploratore della zona patagonica, il Perito Francisco Moreno. Dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 1981, ha diverse caratteristiche che lo distinguono: l'avanzamento continuo della sua massa, il facile acceso per le persone dai belvederi e l'opportunità che offre di fare delle camminate sulla sua superficie.

Costeggiamo la riva meridionale del lago Argentino, attraversiamo i fiumi Centinela e Mitre mentre scopriamo la pre - cordigliera andina. Arriviamo sul braccio Rico ed entriamo al Parco Nazionale Los Glaciares. Intanto che fiancheggiamo il Lago Rico incominciamo a vedere le lastre di ghiaccio alla deriva fino ad ottenere una panoramica completa di questo colosso ghiacciaio. Sempre soggetti alle condizioni climatiche, possiamo avere il privilegio di presenziare un fenomeno unico nella Patagonia argentina: lo staccamento di grandi iceberg della parete meridionale e cadono strepitosamente sul Canal de los Témpanos (canale degli iceberg), che porta quel nome perché si accumulano lì o sul braccio Rico. Possiamo ammirare il ghiacciaio da diversi punti panoramici e belvederi, percorrendo le passerelle e informandoci sulla sua storia, caratteristiche e dintorni. Nel pomeriggio ritorniamo in albergo. Se vuoi conoscere altre opzioni di escursioni a Calafate, clicca qui: Escursioni a Calafate.

Nota: questo ghiacciaio presenta un constante avanzamento della sua massa, diversamente a quello che succede con la grande maggioranza di questi collosi che si trovano in severo retrocesso. Questo movimento contiene le fredde acque del braccio Rico del Lago Argentino, che fanno pressione sui ghiacci per l'aumento del livello delle acque, e produce un tunnel di circa 45 metri che comunica il braccio al lago. La continua erosione dell'acqua sul ghiaccio produce la caduta della volta generando uno spettacolo fantástico.

Navigare sul Lago Rico (Safari Nautico)

Partenza dal porto Bajo de las Sombras per iniziare la navigazione che completa la camminata sulle passerelle del ghiacciaio Perito Moreno. Dopo 1'ora di viaggio si può vedere l'estremo meridionale del nevaio. Il braccio Rico e il braccio Sur del Lago Argentino vengono trasformati in dighe dal ghiacciaio Perito Moreno. Navighiamo sul Lago Rico apprezzando l'imponente facciata meridionale del ghiacciaio di fronte a noi, che si estende fino ai 60 metri di altezza. Ci avviciniamo a 200 metri della confluenza di questo colosso di ghiaccio e la Penisola di Magellano, per proseguire per circa 3 km lungo la parete meridionale.

Questo è il punto più affascinante e il momento più atteso da tutti i visitanti: lo staccamento di enormi lastre di ghiaccio con formazioni tipiche come crepe, seracchi e le caratteristiche tonalità bluastre, specialmente durante l'estate. In questo momento emozionante approfittiamo per scattare delle foto.



Mini trekking sul ghiacciaio Perito Moreno

Per realizzare questo trekking corto dobbiamo attraversare il Lago Rico, e dopo pochi minuti di navigazione arriviamo sulla costa sudovest che si trova di fronte alla parete meridionale del ghiacciaio. Sbarchiamo e partiamo verso il rifugio per organizzare i gruppi. Incominciamo una camminata di 15 minuti circa, costeggiando il lago fino a raggiungere il ghiacciaio. Prepariamo l’attrezzatura speciale di trekking sul ghiaccio. Si consiglia l’uso di scarponi da trekking, calze pesanti (preferibilmente in lana); non si possono utilizzare stivali di gomma perché scivolano troppo.

La camminata a ritmo regolare dura circa due ore, scopriamo una grande varietà di forme e diverse crepe, canali di scolo, piccoli Laghi, e seracchi, formati da due parti del ghiacciaio che si scontrano. Impariamo sulla flora e la fauna autoctone e sui ghiacciai, come per esempio caratteristico avanzamento continuo della loro massa sul continente. Ritorniamo dalla foresta subpolare di Magellano, ricoperta di piante e di alberi tipici della Patagonia Australe.

Nota: Questo tour si realizza quasi tutto l’anno, tranne i mesi di giugno e luglio. Possono realizzarlo persone con un’età compresa tra i 10 e i 65 anni circa, con un buon stato di allenamento fisico. Non sono ammesse le donne incinte, le persone portatrici di malattie cardiache, né con problemi di motricità né di coordinamento. L’escursione non è consigliata a persone con eccesso di peso. È vietato fumare durante tutto il trekking.



Viaggio al Centro del ghiacciaio più famoso del Pianeta

Abbiamo conosciuto il ghiacciaio da fuori, oggi abbiamo l'opportunità di scoprirlo da dentro. Viaggiamo verso il centro del ghiacciaio più famoso del pianeta, come nel romanzo di Jules Verne Viaggio al centro della Terra. Durante 4 ore camminiamo sulla superficie gelata fino ad arrivare sui seracchi: formazioni glaciali tipiche a forma di pinnacolo o torre. 

Cominciamo la solita traversata tra i ghiacci nel Porto Bajo de las Sombras (sotto le ombre) per partire su di un'imbarcazione che solca le acque del braccio Rico fino ad arrivare sulla costa occidentale. Prima di incominciare l'avventura, le guide alpine professioniste impartiscono le istruzioni relative all'uso dei materiali e ci aiutano a indossare l'attrezzatura necessaria. Consigliamo l'uso di occhiali da sole.

Siamo pronti per prendere la strada che ci porta sulla morena meridionale del ghiacciaio Perito Moreno (zona dove il ghiaccio e la terra si fondono). Dopo un'ora di percorso arriviamo su di un allucinante paraggio: un belvedere da dove si può ottenere un'impressionante vista dei ghiacciai e dei suoi dintorni. Da questo punto entriamo nel ghiacciaio per scoprire nuovi paesaggi come grandi canali di scolo, bianche caverne, crepe molto profonde e Laghi bluastri. Ci troviamo su di un posto che ci regala immagini e cartoline indimenticabili. Durante l'escursione, le guide specializzate nella materia ci donano informazione su glaciologia, fauna e flora autoctone. Pranziamo intorno a mezzogiorno in mezzo di questa oasi.

Continuiamo la nostra strada verso la morena, camminando durante un'ora. Ci imbarchiamo con lo scopo di avvicinarci alla parete meridionale del Perito Moreno. Ritorniamo a El Calafate verso sera.

Nota Importante: quest'escursione si realizza soltanto da metà settembre a finali di aprile. È un trekking di alta difficoltà con camminate su terreni irregolari, possono realizzarla persone con un'età compresa tra i 18 e i 45 anni, e un buon stato di allenamento fisico. Non si ammettono donne incinte. In questo tour non sono compresi il biglietto d'ingresso al Parco Nazionale, l'attrezzatura personale né la vivanda (ci deve pensare ogni passeggero). Consigliamo l'uso di occhiali da sole, crema solare protettiva (SPF 30+), abbigliamento sportivo pesante, frangisole, giubbotto impermeabile, guanti, scarponi da trekking (non stivali di gomma), zaino di 40 litri, borraccia e vivanda.



Navigare sulle acque del Lago Argentino

Oggi navighiamo tra giganti di ghiaccio nel Parco Nazionale Los Glaciares. Partiamo presto verso Punta Bandera per imbarcarci e incominciare la navigazione sul Lago Argentino, il più grande, con una superficie di 1466 km2 e una profondità che oscilla tra i 150 e i 500 metri, e anche il più meridionale di tutti i laghi della regione patagonica argentina.

Incominciamo la navigazione sul braccio settentrionale del lago, visitando i ghiacciai Spegazzini, Onelli, Bolado e Agassiz, ubicati nella Baia Onelli. Ci avviciniamo anche al ghiacciaio Upsala, sito su di una valle che ospita altri ghiacciai; con una superficie di oltre km2 e un'altezza di circa 80 metri, porta il nome dell'università svedese omonima che è stata la prima a realizzare una ricerca nella regione circostante nel XX secolo. Il ghiacciaio Spegazzini è il più alto dei ghiacciai del Parco con 135 metri; si ubica sul braccio omonimo del Lago Argentino.

Sbarchiamo sulla Baia Onelli, soggetti alle condizioni del ghiaccio, giacché i grandi iceberg possono bloccare l'acceso della nave e rappresentano un pericolo constante per l'equipaggio. La Baia ci lascia attoniti per la bellezza della Foresta valdiviana che ospita diverse specie di alberi come faggi australi e cannella. Si può avere la fortuna di avvistare condor che abitano sulla cordigliera andina. Facciamo una camminata fino ad arrivare a un posto unico: La confluenza dei ghiacciai Agassiz, Bolados e Heim sul Lago Onelli. Di ritorno visitiamo il fronte del ghiacciaio Spegazzini.

Per prendere in considerazione: Ci sono iceberg di grande superficie che si sono staccati dal ghiacciaio Upsala e galleggiano sul lago intralciando la navigazione e possono impedire lo sbarco sulla Baia Onelli. Quando questo accade, la nave solca le acque del Canal de los Témpanos in direzione nord verso il ghiacciaio Perito Moreno.



Navigare nelle vicinanze del Ghiacciaio Upsala verso l'Estancia Cristina

Embarcamos bem cedo no porto de Punta Bandera para começar uma navegação entre grandes blocos de gelo e paisagens impressionantes da parede oeste do Glaciar Upsala, atravessando o Canal Cristina até desembarcar na Estância de mesmo nome, onde chegamos ao redor do meio-dia. Durante a estadia, visitamos o Museu Costumbrista, o qual antigamente era um galpão onde eram realizados trabalhos de tosquia. Depois, faremos uma caminhada até o Rio Caterina e a Capela, para finalmente, percorrer o centro histórico da estância. Esse rio está dentro da estância, no Parque Nacional Los Glaciares, tem quase 8 km de extensão entre o Lago Anita e o Lago Argentino, onde desemboca. Possui 2 afluentes: o Arroyo de las Frutillas e o Arroyo de los Perros. O Rio Caterina é alimentado pelos degelos glaciários e em seu último trecho se alarga para terminar no Lago Argentino. À tarde regressamos ao porto para voltar ao hotel.

Nota: Esse programa não é apto para menores de 12 anos, já que demanda esforço e é realizado em um terreno irregular.



Navigazione Esclusiva sul Lago Argentino al Porto di Mucche

Nel tramonto raggiungiamo il porto privato La Soledad sulla Baia Tranquila, nel Paraggio Punta Bandera, per imbarcarci sulla crociera che ci porta a conoscere la regione degli imponenti Ghiacciai del Parco Nazionale Los Glaciares. A giorno chiaro navighiamo verso il settore nord, lasciando indietro Punta Avellaneda e Boca del Diablo, il passo più angusto del Lago Argentino, con un'estensione di appena 800 metri. Transitiamo su acque di colore verde - turchese popolate di iceberg che galleggiano alla deriva. La sensazione di navigare tra pezzi di ghiaccio di diverse forme, colori e misure è realmente indimenticabile e unica. Percorriamo il Braccio Norte durante circa un'ora vedendo più moli di ghiaccio con i suoi caratteristici colori opachi e translucidi, che assomigliamo a diversi oggetti.

I blocchi di Ghiaccio sono un indizio delle vicinanze del Ghiacciaio Upsala. Facciamo una fermata di fronte agli iceberg che attualmente bloccano il passo verso il Canale Upsala; nonostante, con buone condizioni climatiche possiamo scorgere da lontano l'imponente Ghiacciaio omonimo, molto impressionante per le sue dimensioni, le pareti raggiungono i 60 metri di altezza circa. Continuando con la rotta di navigazione sul Lago Argentino, andiamo verso sud, in direzione del Canale Spegazzini, per fare la nostra prossima fermata e apprezzare il Ghiacciaio omonimo. Si tratta di una gran massa di Ghiaccio che si eleva dagli 80 ai 135 metri, come un fiume ghiacciato che discende da una pendice di rocce e cade accidentalmente sul lago. Facciamo pranzo in mezzo a Questo paesaggio glaciale con una vista privilegiata; mentre assaggiamo i deliziosi piatti offerti nella crociera.

Nel pomeriggio arriviamo a Puesto de las Vacas (posto delle mucche), una Baia pacifica che si trova sul Canale Spegazzini, lì possiamo riposare in mezzo del silenzio, sentendo solamente il rumore dell'acqua, oppure fare una camminata nei dintorni per esperimentare una sensazione di piena tranquillità e apprezzare le diverse forme e misure degli iceberg. Da questo punto possiamo ottenere spettacolari panoramiche del Ghiacciaio Spegazzini. Immediatamente dopo il percorso sulla Baia, ci imbarchiamo nuovamente per fare merenda e ci prepariamo per raggiungere la Baia Toro, ubicata sull'insenatura Mayo. Dopo cena, possiamo partecipare delle attività organizzate dall'equipaggio. Con buone condizioni climatiche Si può ammirare un incredibile cielo stellato. Sul tratto finale attraversiamo il Lago Argentino per raggiungere il porto La Soledad, dove facciamo un brindisi per la fine di questa meravigliosa esperienza. Sbarchiamo a partire delle ore 16 per trasferirci a El Calafate.



Navigazione attraverso il Lago Rico

Iniziamo dal porto "Bajo de las Sombras" per iniziare questo spostamento che completa la visita di gateway per il ghiacciaio di Perito Moreno, per un periodo di 1 ora, già alla fine sud del ghiacciaio può essere visto molto bene. Sia il Brazo Rico e il braccio meridionale del Lago Argentino, sono i due rami del lago che il ghiacciaio Perito Moreno li trasforma in dykes. Sfoglia il lago ricco, apprezzando l'imponente parete sud del ghiacciaio che si estende davanti a noi a 60 metri di altezza.

Ci avvicinerà 200 metri della confluenza tra questo colosso di ghiaccio e la penisola di Magellano quindi proseguire circa 3 km lungo la parete sud. Questo è il punto di maggiore attrazione e quando più attesi da tutti i visitatori: distaccamenti di enormi blocchi di ghiaccio durante la stagione estiva in armonia con la tipiche crepe, seracchi e loro colpire blu formazioni di toni. Cogliamo l'occasione per scattare foto e catturare un momento emozionante.

Nota: È un ghiacciaio in costante progresso, a differenza della stragrande maggioranza di questi giganti che sono in grave declino. Nella sua avanzata esso angolo freddo dalle acque del Brazo Rico del Lago Argentino, facendo pressione sul ghiaccio proviene perché aumenta il livello delle acque nel lago. Questo crea un tunnel quasi 45 tester che attraverso il quale scorrono le acque del lago Brazo Rico. La continua erosione che esercita l'acqua fa cadere la cupola creando uno spettacolo fantastico.



Giornata di Campagna dentro il Parco Nazionale Los Glaciares

Andiamo a un’estancia ubicata nel Parco Nazionale Los Glaciares. Dopo l’accoglienza partiamo verso il braccio Sur del Lago Argentino vedendo sul tragitto come i ghiacciai e l’acqua del lago hanno eroso le rocce, su queste si osservano diversi estratti corrispondenti ai differenti tipi di sedimentazione depositata. Durante la camminata scopriamo un bosco di nothofagus, habitat di caracarà, aquile, marà, ecc. Di ritorno nell’estancia vediamo le destrezze dell’uomo di campagna, come indocilire i cavalli, in genere di razza creola, la tosatura delle pecore fatta manualmente, la classifica e l’imballaggio della lana.

Visitiamo gli edifici storici dell’estancia e conosciamo il suo orto organico. Il pranzo può essere a base di agnello o di asado nostrano con contorno di insalata preparata con verdure fresche del proprio orto e un dessert casereccio. Facciamo un’altra camminata per raggiungere un punto panoramico unico da dove si possono ammirare i 2 rami del Lago Argentino e il bellissimo Lago Roca. Il ghiacciaio Perito Moreno arriva sia sul braccio Rico che sul braccio Sur del Lago Argentino. Questa valle, acceso meridionale all’icefield meridionale, è poco visitata.



Una giornata nel Parco Nazionale Los Glaciares: El Chaltén

Prima colazione in albergo. Iniziamo questa escursione da El Calafate prendendo la strada 40, costeggiando il Lago Argentino e ammirando i paesaggi. Mentre attraversiamo il fiume Santa Cruz ci informiamo sulla storia di Darwin e del Fitz Roy che lo navigarono. Seguiamo fino al fiume La Leona percorrendo il suo canyon fino ad arrivare in un albergo sulla strada Paso La Leona, dove facciamo colazione con torta casereccia.

Riprendiamo la strada per continuare verso il Lago Viedma, avvistando l'imponente Cordigliera delle Ande, fino a raggiungere El Chaltén, un piccolo paese di montagna ma con molti punti d'interesse per conoscere, visitare e camminare, noto come "la Capitale del Trekking". In questo punto facciamo una fermata per apprezzare le immagini che offrono i belvederi, una panoramica della cordigliera e del Ghiacciaio Viedma.

Visitiamo anche il Centro d'Interpretazione dei Parchi Nazionali. Arrivati a El Chaltén, abbiamo diverse opzioni per approfittare la giornata e conoscere i suoi paesaggi. Una è continuare fino al Salto del Chorrillo dove realizziamo un trekking corto in compagnia di una guida, per continuare fino all'inizio della strada che porta verso i grandi piloni come il Cerro Fitz Roy.

Proseguiamo il percorso da sentieri ben tracciati che ci portano sui belvederi più spettacolari del Cerro Fitz Roy o del Cerro Torre, per ottenere immagini da cartolina della Laguna Capri (lago) e del belvedere Torre. Nel pomeriggio, ritorniamo in albergo a El Calafate.

Nota: questo itinerario si realizza soltanto di martedì, giovedì e sabato, quindi, secondo la giornata di partenza si organizza il programma di viaggio.



Parco Nazionale Torres del Paine

Partenza di buon mattino da Porto Natales verso il Parco Nazionale Torres del Paine. Visita alla millenaria Cueva del Milodón, un impressionante sito naturale con valore antropologico indecifrabile, dove probabilmente abitò l’uomo primitivo patagonico ed il Mylodon, un animale erbivoro estinto. Il viaggio prosegue verso la Riserva Mondiale della Biosfera: il Parco Nazionale Torres del Paine. Il percorso attraversa lagune coperte di vegetazione e uccelli acquatici, e colli dove pascono mandrie di guanachi. Visita ai luoghi più importanti di questo bellissimo parco quali il Lago Nordenskjold, che bagna con il suo colore smeraldo la base della montagna e che origina il Salto Grande creando il lago Pehoé. Si farà trekking costeggiando il fiume Pingo su una strada, per passare dall’arenile che delimita le margini del lago, guardando ghiacci millenari sulla costa del lago ed il magnifico scenario del Ghiacciaio Grey, insieme ai colli e ai boschi della cordigliera Paine.



Strada dell'India Dormida (indigena addormentata) e Bosco Pietrificato La Leona

Café da manhã no hotel. Partimos da cidade de El Calafate para entrar na Estancia Huyliche, subindo as colinas, e chegamos à Varanda de El Calafate, um ponto panorâmico em nosso caminho para observar a cidade, o lago argentino e os relevos que a cercam. Dependendo do clima, podemos ver o maciço de Chaltén e as colinas Fitz Roy e Torre. Continuamos nossa jornada passando por lugares onde as paisagens são magníficas, como a pista de esqui.

Em seguida, visitaremos o Labirinto de Pedras, uma formação cretácea de mais de 85 milhões de anos atrás, para alcançar o terraço mais alto a mais de 1200 metros, um ponto de vista natural localizado atrás da formação da Índia adormecida, de onde podemos tem imagens postais da geleira Perito Moreno, do monte Pietrobelli, de Torres del Paine, do Cordon Baguales e dos montes Fitz Roy e Torre. Continuamos a ver formações rochosas que foram mantidas por séculos devido à erosão do local, transformando cada área para criar uma paisagem única; também teremos o privilégio de ver condores voando sobre as montanhas mais altas. Descemos pelo Cañadón del Arroyo Portezuelo para observar o Vale do Rio Centinela. Teremos tempo para almoçar e continuamos a descer até chegar ao rio Sentinel. Retornamos ao hotel à tarde. Se vuoi conoscere altre opzioni di escursioni a Calafate, clicca qui: Escursioni a Calafate.

Nota: inclui almoço com picada, bifes, legumes e bebidas. Esta viagem ocorre entre os meses de outubro e maio.

Floresta Petrificada de La Leona

Café da manhã no hotel. Saímos de manhã para passar o dia inteiro em uma área de estepes, aproveitando as atividades ao ar livre e a aventura, descobrindo novos lugares. Começamos pela Rota Provincial nº 5, a leste, e depois seguimos pela lendária Rota 40, durante a qual podemos ter vistas magníficas do Lago Argentino, Rio Santa Cruz, La Leona e seu atraente vale, com o pano de fundo da Cordilheira dos Andes e Cerro Fitz Roy. Paramos por alguns minutos no Hotel La Leona, considerado um local histórico e continuamos no lado oeste, guiados pela margem sul do lago Viedma, chegando ao sopé do Cerro Los Hornos.

Perto do meio dia chegamos ao pé da colina homônima, onde é o fim do percurso. Aqui estamos em uma grande depressão do terreno, onde podemos ver os troncos petrificados e onde começamos uma caminhada para explorá-los. Teremos tempo para almoçar. Durante esse período, poderemos ver uma quantidade importante de troncos petrificados, alguns deles medindo até 1,20 metros de diâmetro, o que nos revela o quão diferentes as condições climáticas eram milhões de anos atrás para manter uma flora tão grande e abundante. Também podemos descobrir alguns restos fósseis de dinossauros. Esta zona de estepes tem um clima muito seco e o clima é geralmente muito quente.



Balcone di El Calafate in 4 x 4: Labirinto di Pietre - Pietra dei Cappelli

Lasciamo la città di El Calafate per raggiungere il primo Balcone a oltre 1.000 metri di quota. Ammiriamo La classica vista delle cartoline con la città e il Lago Argentino. Con buona visibilità si possono scorgere i colli Fitz Roy e Torre e avvistare qualche condor volando sulla catena montuosa andina. La strada continua fino al Laberinto de Piedras (labirinto di pietre), che ospita resti fossili del cretaceo. Scendiamo fino a raggiungere Piedra de los Sombreros (pietra dei cappelli) per pranzare (opzionale) e riposare. Ritorniamo a El Calafate discendendo dall'area settentrionale con la presenza del Lago Argentino sulla strada.

Nota: Questo programma si realizza tra i mesi di settembre e maggio.



Strada dell'India Dormida (indigena addormentata)

Partiamo dalla città di El Calafate per raggiungere l'Estancia Huyliche. Ascendendo su dei colli arriviamo al Balcone di El Calafate, un punto panoramico della strada da dove si possono vedere la città, il Lago Argentino e i rilievi che lo circondano, e a seconda le condizioni climatiche, si possono scorgere il massiccio di El Chaltén e i colli Fitz Roy e Torre.

Continuiamo il viaggio ammirando paesaggi magnifici, come la pista di sci. Visitiamo il Laberinto de Piedras, una formazione del Cretáceo di oltre 85 milioni di anni, per raggiungere la terrazza più alta della zona, un belvedere naturale di oltre 1200 metri, localizzato dietro la formazione dell'India Dormida, da dove si possono ottenere immagini da cartolina del Ghiacciaio Perito Moreno, del Cerro Pietrobelli, delle Torres del Paine, della catena montuosa Baguales e dei colli Fitz Roy e Torre.

Vediamo formazioni rocciose secolari scolpite dall'erosione che ha trasformato ogni area in un paesaggio unico. Inoltre, abbiamo il privilegio di avvistare condor sorvolando sulle montagne più alte. Scendiamo dal Canyon del ruscello Portezuelo per ammirare la Valle del fiume Centinela. Facciamo pranzo e continuiamo la discesa fino a raggiungere il fiume Centinela. Nel pomeriggio ritorniamo in albergo.

Nota: questo programma si realizza tra i messi di ottobre e maggio e comprende il pranzo a base di antipasto, bistecche, verdure e bibita.



Cerro Frías

Sulla strada al Ghiacciaio Perito Moreno conosciamo il Cerro Frías, che non appartiene a nessuna catena montuosa e si trova in mezzo alla steppa patagonica. Da questo punto si possono ottenere immagini panoramiche delle Torres del Paine, del Cerro Fitz Roy, del Cordón de los Cristales (catena montuosa dei cristalli), del Braccio Rico, del Braccio Norte, del Lago Argentino e della Penisola di Magellano, dentro al paesaggio e ai colori dei boschi di faggi australi, dei laghi, della flora e della fauna. Ci attende un asado di vitello con contorno di verdure al forno, pane casereccio e dessert.

Opzionale: Trekking con flying-fox o fuoristrada 4x4

Facciamo un trekking su di un sentiero ben tracciato, passando da un bosco di faggi australi e attraversando ruscelli, guidati da una mappa che ci permette conoscere i belvederi da dove si possono ottenere panoramiche del Paine, del Fitz Roy, e del Lago Argentino, e ammirare i paesaggi, la flora e la fauna autoctone. Facciamo pranzo e continuiamo la strada fino a raggiungere la cima del Cerro Frías, dove le incredibili viste sono da cartolina. Utilizziamo il flying-fox, una piccola funivia, il cui funzionamento è basato sulla forza di gravità. Camminiamo fino a giungere il punto di partenza a 562 metri sulla falda meridionale del Cerro Frías.

Il percorso è fantástico con viste delle Torres del Paine, della Valle del Centinela, del Lago Roca, ecc. arriviamo Dopo di attraversare i 470 metri circa appesi dal cavo, per ritornare dalla stessa strada all’estancia. L’altra opzione è percorrere la zona su fuoristrada 4x4. Durante il viaggio oltrepassiamo una vallata e ascendiamo dalla parte più bassa del Cerro Frías. Subito abbiamo una vista impressionante di tutto il paesaggio. Ci avviciniamo a una campagna dove vediamo vacche, guanachi, marà (lepre patagonica) e cavalli. In circa 2 ore raggiungiamo la cima. Ritorniamo all’estancia per pranzo.

Nota: Questo programma di avventura possono realizzarlo persone con un’età compresa tra i 10 e i 60 anni, non è consigliato a persone con eccesso di peso (fino a 110 Kg), non sono ammesse donne incinte né persone con malattie cardiache. Bisogna portare scarponi da trekking e abbigliamento adatto.