Tra le alte vette dell'altipiano e il Salar de Uyuni:
Un Viaggio Epico tra Ande e Deserti
Ci addentriamo in un percorso che unisce storia, cultura e paesaggi di un altro mondo. Iniziamo a Salta, La Linda, scoprendo la sua architettura coloniale e la calda ospitalità della sua gente, per poi perderci tra i fertili Valli Calchaquíes e i vigneti di Cafayate, dove ogni bicchiere di vino riflette la luce dorata del tramonto. L'avventura continua attraversando la strada che ci porta alle infinite Salinas Grandes, prima di arrivare al colorato Purmamarca, con la sua montagna dai sette colori che sembra dipinta dalla mano del tempo. Attraversiamo il confine verso il Cile e ci immergiamo nel cuore dell'Altipiano di Atacama, dove la natura esprime la sua opera più affascinante: le Lagune Altiplaniche, i geyser del Tatio all'alba, la maestosa Laguna Verde, il surreale Deserto di Salvador Dalí e le acque termali di Polques, che offrono un angolo di pace nel mezzo del deserto.
Il culmine del viaggio ci aspetta nel Salar de Uyuni, lo specchio più grande del pianeta. Camminiamo sulla sua immensità bianca, esploriamo l'isola Incahuasi, punteggiata da cactus giganti, e scopriamo un orizzonte dove il cielo e la terra si confondono in uno spettacolo senza pari. Tra i deserti di Siloli e gli alberi di pietra, i villaggi ad alta quota e le lagune dai colori impossibili, ogni istante ci connette con la forza e il silenzio delle Ande. Rientrando in Argentina, attraversiamo Tupiza, La Quiaca e Villazón, percorrendo canyon, gole e valli che ci invitano a guardare la vita con occhi nuovi. Questo viaggio non è solo geografia: è un incontro con la grandiosità della natura, la storia viva dei popoli andini e l'emozione di vivere momenti unici che rimarranno per sempre nella nostra memoria.

GIORNI | 12 Giorni - 11 Notti |
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DESTINAZIONI | Salta, Atacama, Uyuni, Jujuy |
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TOUR INCLUSI |
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TOUR OPZIONALI |
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HOTEL |
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SERVIZI INCLUSI |
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SERVIZI NON INCLUSI |
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12 giorni - 11 notti
Giorno 1 - Scoprendo Salta, La Linda
Accoglienza e trasferimento dall'Aeroporto di Salta all'hotel.
Salta, fondata nel 1582, conserva il fascino della sua architettura coloniale, circondata da maestose colline. Una destinazione unica per immergersi nella storia e nella cultura del nord dell’Argentina. Il tour inizia nel centro storico, con la Plaza 9 de Julio, cuore pulsante della città, e la Cattedrale, che custodisce i resti del Generale Martín Miguel de Güemes, simbolo delle lotte per l’Indipendenza. Di fronte si trova il Cabildo, uno dei meglio conservati del Paese, oggi sede del Museo Storico del Nord e del Museo delle Belle Arti. Proseguiamo verso la Chiesa di San Francesco, nota per l’imponente campanile – il più alto del Sud America – e dichiarata Monumento Storico Nazionale. A pochi passi si trova il Convento di San Bernardo, l’edificio religioso più antico della città, celebre per il suo portale in legno di algarrobo scolpito da artigiani indigeni. Successivamente saliremo sul Cerro San Bernardo, da cui si gode una splendida vista panoramica sulla città. Ai suoi piedi visiteremo il Monumento al Generale Güemes, per poi proseguire verso San Lorenzo, pittoresca località di villeggiatura immersa nella foresta delle Yungas. Concluderemo con una visita al Mercato Artigianale, luogo ideale per scoprire e acquistare autentici manufatti regionali.
Giorno 2 - Valli Calchaquíes verso Cafayate
Continueremo il nostro viaggio à Cafayate, visitando le Valli Calchaquíe. Partiremo verso la città di Cafayate, passando per paesaggi variabili in ogni curva, ammirando dei colori splendidi come il rossiccio delle colline, l'ocra del pascolo asciutto, il grigio delle pietre, ed il verde del cactus. Tutte queste località appartengono alla Valle di Lerma, dove si racconta, secondo le leggende che appaiono, che vi sono dei tesori che provengono dalle miniere, che furono trovati e nascosti da qualche parte fra le colline. Raggiungeremo la diga Dique Cabra Corral, presso Coronel Moldes, un posto ideale per praticare degli sport acquatici, percorreremo delle località in cui si sviluppano delle attività agricole e di bestiame come a El Carril, dove vi si trovano diverse aziende raccoglitrici di tabacco, potendo anche osservare diverse piantagioni di fico, noce, e pesco, La Merced, dalle strade pulite e dagli spazi verdi che la fanno molto pittoresca, e Cerrillos.
Faremo una sosta a Alemanía, un villaggio isolato, impossibile non fermarci per ammirare le sue vecchie ville fra le colline verdi, la stazione ferroviaria che ormai non si usa più, adesso possiamo osservare una bellissima produzione artigianale, che ci offre l'opportunità di portarci un bel ricordo a casa di questo paese. Ci prepareremo a discendere attraverso le valli.
Saremo meravigliati quando entreremo nelle terre dalle formazioni curiose e molto attraenti, passando Quebrada de las Conchas, posto in cui potremo ammirare diverse figure come la Gola del Diavolo, l'Anfiteatro, posto incantevole in cui è possibile ascoltare l'eco di ogni suono in modo perfetto, ed anche dove si presentano diversi festival di folclore, l'Obelisco che da origine a una rupe isolata, i Castelli dal colore rosso intenso che fanno ricordare ai castelli del medioevo, la Gessaia con le sue formazioni di arenaria chiara, la Casa dei Pappagalli, poiché i muri di pietra hanno degli orifizi che diventano l'habitat del branco di pappagalli in estate, il Frate, il Rospo, e l'emozionante Gola del Diavolo di Salta, che ha la forma di una trachea umana, anche chiamata così dovuto al tono di colori diversi.
Di seguito, visiteremo il Museo Archeologico, posto in cui vi si trovano diversi oggetti che appartenevano ai popoli indigeni, ciò aveva fatto che si facessero molte ricerche, scavi, restauri e la loro mostra. Il nome della città ha origine in un antico asediamento indigena, e vuole dire "Sepoltura delle sofferenze". Avremo il piacere di assaggiare alcuni vini appartenenti a queste cantine. Visiteremo la Cattedrale Nuestra Señora del Rosario che contrasta con le colline sullo sfondo di diverse tonalità, poi percorreremo le cantine più tradizionali di questa bellissima città fra valli e colline abbellite con un colore verde straordinario, è la più importante delle Valli Calchaquíe, nota, in modo particolare, per i suoi vini torrontés (l'uva bianca), posto ideale per la sua temperatura e umidità che favorisce lo sviluppo di questa varietà di uva, dal sapore dolce e fruttato, insieme ai suoi formaggi di capra. Se vuoi conoscere altre opzioni di escursioni a Salta, clicca qui: Escursioni a Salta.
Giorno 3 - Traversata verso le Nuvole - Salinas Grandes - Purmamarca
Partiremo per visitare le Salinas Grandes e Purmamarca. La prima località che attraverseremo è Campo Quijano, una tranquilla cittadina nota per la Diga Las Lomitas, con splendide viste sui suoi campi e sulle colline verdi, come il paesaggio del Río Arenales a El Encón. Si tratta di un villaggio tradizionale nella Valle de Lerma, conosciuto come la porta di accesso alla Puna, attraverso cui passano i binari del Tren a las Nubes. Proseguiamo lungo la strada passando dal Río Blanco, circondato dalla natura incontaminata, arrivando a Quebrada del Toro, che si estende fino a Puerta Tastil, una piccola città precolombiana che raggiunse il massimo sviluppo nel XIV secolo e poi scomparve misteriosamente; in questo villaggio il Río Blanco ricompare lungo il percorso.
La città preispanica di Tastil rappresenta la "porta" di accesso alla Quebrada de las Cuevas, dove possiamo trovare le rovine archeologiche di Tastil. Continueremo attraverso Abra Blanca, situata a 4.080 metri sul livello del mare, fino a San Antonio de los Cobres, una piccola città posta a circa 4.000 metri di altitudine, famosa per ospitare la Festa Nazionale della Pachamama (Madre Terra) e per essere il punto culminante del percorso sul Tren a las Nubes.
Proseguiremo lungo la Ruta 40 verso le Salinas Grandes, già in Jujuy, situate a una media di 3.450 metri sul livello del mare. Esse si estendono nella regione denominata Puna Jujeña. L'origine delle saline risale a 5-10 milioni di anni fa, quando la bacino di questo salar era coperto d'acqua con una quantità significativa di sali dovuta all'attività vulcanica e, gradualmente, l'evaporazione di queste acque ha dato origine a questo grande salar, uno spettacolo per gli occhi per il contrasto con il cielo. Scenderemo dalla Cuesta de Lipán fino al paese di Purmamarca, situato ai piedi del Cerro de los Siete Colores.
Giorno 4 - Purmamarca - San Pedro de Atacama
Colazione in hotel. Partenza verso la città di San Pedro de Atacama in autobus regolare attraverso il Passo di Jama. Accoglienza alla Stazione degli Autobus di San Pedro de Atacama e trasferimento all'hotel.
Giorno 5 - Lagune Altiplaniche, Piedras Rojas e Laguna Chaxa
Andremo a conoscere le Lagune Altiplánicas, Piedras Rojas e Laguna Chaxa esplorando i paesaggi più remoti e suggestivi dell’altopiano cileno, dove la natura si esprime in colori intensi e contrasti sorprendenti. Partendo da San Pedro de Atacama, ci addentriamo nel deserto di Atacama, il più arido del mondo, per scoprire ecosistemi unici e formazioni geologiche che sembrano provenire da un altro pianeta. Il percorso inizia con una visita alle Lagune Altiplánicas, situate a oltre 4.000 metri sul livello del mare, dove l’acqua riflette il cielo in tonalità turchesi e il vento accarezza la superficie in un silenzio profondo. Queste lagune, circondate da montagne e vulcani, sono l’habitat di fenicotteri andini e altre specie adattate alle condizioni estreme dell’altopiano.
Proseguendo il viaggio, arriviamo a Piedras Rojas, un luogo di impareggiabile bellezza naturale caratterizzato da formazioni rocciose di un rosso intenso che contrastano con il blu del cielo e il bianco del sale. Questo paesaggio surreale, modellato da attività vulcanica ed erosione, offre uno scenario perfetto per la fotografia e la contemplazione. Infine, il tour culmina alla Laguna Chaxa, situata nel Salar de Atacama, dove le acque saline ospitano una grande popolazione di fenicotteri e altri uccelli migratori. Il paesaggio, con i suoi colori mutevoli e la sua atmosfera tranquilla, invita alla riflessione e allo stupore davanti alla maestosità della natura. Questo tour include trasporto da e verso l’hotel, guida bilingue e ingressi ai parchi nazionali, permettendo ai viaggiatori di immergersi nella bellezza e serenità dell’altopiano cileno.
Giorno 6 - Geyser del Tatio
Il tour ai Geyser del Tatio da San Pedro de Atacama offre un’esperienza unica nel cuore del deserto più arido del mondo, dove la terra si manifesta attraverso vapore e calore. A soli 90 km da San Pedro de Atacama, il campo geotermico dei Geyser del Tatio, situato a 4.320 metri sul livello del mare, sorprende con oltre 80 geyser attivi che al sorgere del sole lanciano colonne di vapore — uno spettacolo naturale particolarmente suggestivo tra le 6:00 e le 7:00 del mattino, quando la combinazione di freddo estremo e vapore caldo crea un’atmosfera magica. L’escursione inizia molto presto con il prelievo in hotel, per arrivare in tempo e assistere allo spettacolo. All’arrivo, i visitatori possono passeggiare tra i geyser, osservare fumarole, pozze di fango bollente e formazioni geotermiche uniche, ricevendo spiegazioni dalla guida bilingue sulla geologia e la storia del luogo. In seguito, si gusta una colazione nella zona del parco per recuperare le energie prima di proseguire l’avventura verso Machuca, un piccolo e pittoresco villaggio andino con architettura tradizionale e un ambiente naturale privilegiato. Infine, il tour si conclude con il ritorno a San Pedro de Atacama, portando con sé l’emozione di aver assistito a uno dei fenomeni geotermici più impressionanti del mondo. Il tour include trasporto da/per l’hotel, guida bilingue e colazione, mentre l’ingresso al parco geotermico non è incluso. Si consiglia di portare abiti caldi, scarpe comode da trekking, cappello, guanti, occhiali da sole, crema solare e acqua per godersi appieno questa esperienza indimenticabile.
Giorno 7 - Altipiano Andino: La Via dei Salar
Colazione in hotel. Oggi ci immergiamo nella maestosità dell’altopiano cileno, esplorando paesaggi di grande bellezza e contrasto. Iniziamo il nostro percorso al Salar de Quisquiro, a 4.200 metri sul livello del mare, dove l’immensità del salar e il suo clima estremo ci offrono un’esperienza unica di tranquillità e contemplazione. Proseguiamo verso il Salar de Aguas Calientes, meravigliandoci delle sue tonalità rossastre e bianche e, a seconda del periodo dell’anno, osservando fenicotteri ed altri uccelli andini nel loro habitat naturale. Durante il tragitto ci fermiamo a Las Vegas de Quepiaco, un’oasi in mezzo al deserto dove l’acqua e la vegetazione creano un paesaggio sorprendente e pieno di vita, offrendoci uno spazio ideale per connetterci con la natura. Poi, ci addentriamo nella storia geologica della regione nella Caldera la Pacana, vestigio di antiche eruzioni vulcaniche, e contempliamo le impressionanti formazioni rocciose dei Monjes de la Pacana, sculture naturali che si ergono maestosamente nel deserto, regalandoci viste indimenticabili e opportunità fotografiche uniche.
Durante il tour abbiamo trasporto condiviso dal nostro hotel, guida bilingue in spagnolo e inglese, colazione e spuntino, e viviamo l’esperienza in un gruppo ristretto di massimo 14 persone per goderla in modo più personale. Partiamo presto al mattino e torniamo a mezzogiorno per gustare un pranzo in un ristorante locale. Portiamo abiti caldi, scarpe comode, cappello, occhiali da sole, crema solare e acqua sufficiente. Raggiungiamo un’altitudine massima di 4.800 metri sul livello del mare, e seguiamo le indicazioni di sicurezza: non è adatto per donne in gravidanza né per bambini sotto i 10 anni, e si raccomanda cautela per chi ha ipertensione non controllata. In questo percorso ci lasciamo meravigliare dai contrasti, dai colori e dalle forme dell’altopiano andino, esplorando e ammirando la natura nello stato più puro e stupefacente.
Giorno 8 - Lagune Altiplaniche: Verde & Bianca, Deserto di Salvador Dalí, Acque Termali di Polques, Laguna Colorada & Sol de Mañana - Huayllajara
Partiremo da San Pedro di Atacama nel Cile, verso il confine boliviano-cileno a Hito Cajón situato a 4.500 metri sul livello del mare, dove ci attenderà un trasferimento. Un vero spettacolo di colori naturali, cominciando dalla Laguna Blanca, poi la Laguna Verde, e più tardi la Laguna Colorada. Tutte le lagune sono ricoperte da fenicotteri rosei e da uccelli delle Ande.
La Laguna Blanca si trova nella Riserva Nazionale di Fauna Andina Eduardo Abaroa, a Potosí, che comprende anche le lagune Verde e Colorada. Il suo colore bianco è dovuto al suo alto contenuto di minerali, e si trova unita alla laguna Verde da uno stretto minimo. La Laguna Verde deve il colore delle sue acque alla presenza di magnesio, creando un colore verde smeraldo. La Laguna Colorada è la più vicina al confine con il Cile, il suo colore rosso è originato dalle alghe, i colori delle sue acque variano dal marrone al rosso intenso. Si tratta di posti perfetti per l’allevamento di fenicotteri andini dovuto alle acque ricche di minerali.
El Sol de Mañana è una zona situata a sud della Laguna Colorada sul percorso che arriva al Salar di Chalviri, a una altitudine vicina ai 5.000 metri sul livello del mare. Questa regione ha la caratteristica distintiva di avere una densa attività vulcanica, con la presenza di geyser (fumarole), nei crateri si osserva la lava nello stato di ebollizione, le fumarole (geyser) emettono vapori con una mescolanza di acqua e vapore che possono superare qualche volta i 20 metri. Questo paesaggio ci trasporta fino all’epoca iniziale di creazione della Terra.
Nel tragitto dobbiamo passare per l’Arbol de Piedra (l’albero di pietra). Si tratta di un’opera come vuole madre natura, è una formazione geomorfologica prodotta dall’erosione del vento. Di seguito, passeremo per il deserto di Siloli, famoso per le sue formazioni rocciose, considerato parte del deserto di Atacama, è l’entrata nella Riserva Nazionale di Fauna Andina Eduardo Abaroa. Raggiungeremo i 4.000 metri sul livello del mare, il percorso è ricoperto da calamina, da suolo sabbioso, in generale si trova in condizioni accettabili. Quando arriveremo a "Los Flamencos Ecolodge" ci riposeremo dopo una giornata agitata.
Giorno 9 - Deserto di Siloli, Albero di Pietra, Lagune Kara, Kachi & Negra, Villaggi di Julaca e Alota & Tramonto nel Salar di Uyuni
Dopo colazione partiremo da Huayllajara alle 7:30 in direzione del Deserto di Siloli, una delle regioni più aride e elevate dell’altopiano boliviano. Il Deserto di Siloli si trova a circa 4.500 metri sul livello del mare ed è parte del Deserto di Atacama, il più secco del mondo. È uno dei deserti più aridi del pianeta poiché le piogge sono molto scarse ed è l’ingresso alla Riserva Nazionale della Fauna Andina Eduardo Avaroa. I dintorni offrono una vista maestosa sui vulcani colorati e sulle pianure con grandi branchi di vigogne e molta fauna selvatica.
Qui visiteremo il famoso Albero di Pietra, una curiosa formazione rocciosa modellata dall’erosione del vento, icona della zona e una delle cartoline più emblematiche del sud-ovest della Bolivia. Proseguiremo quindi il nostro percorso verso le belle Laguna Kara e Laguna Kachi, due lagune altoandine circondate da un paesaggio imponente e da colori mutevoli a seconda dell’ora del giorno. Più tardi ci dirigeremo verso nord fino a raggiungere la Laguna Negra (nota anche come Laguna Turquiri), uno specchio d’acqua di origine vulcanica circondato da rocce e vegetazione tipica dell’altopiano. In questa laguna si possono avvistare anatre andine nere, una specie tipica della regione.
Durante il viaggio verso il nostro alloggio attraverseremo i piccoli paesi di Julaca e Alota, che offrono uno scorcio della vita rurale andina, con costruzioni in adobe e tradizionali recinti per lama e alpaca. Nel tardo pomeriggio, prima di dirigersi al luogo di soggiorno, entreremo nel Salar de Uyuni per godere di un tramonto indimenticabile su questa immensa distesa salina, una delle più grandi e spettacolari al mondo. Poi torneremo al nostro alloggio a Villa Candelaria, dove passeremo la notte.
Giorno 10 - Salar di Uyuni, Isola Incahuasi, Colchani & Uyuni - Tupiza
Conosceremo l’isola Incahuasi, che in quechua significa Casa dell”Inca, situata nel centro del salar. Pranzeremo al ristorante dell’isola. Quest’isola è dirupata, con un’importante quantità di cacti robusti che raggiungono i 10 metri d’altezza. Avremo l’occasione di addentrarci in un sentiero con segnali di indicazioni per percorrerla, godendo dei cacti e del cielo blu cobalto. I tavoli al ristorante sono fatti di sale. Per errore se la conosce come l’Isola del Pesce, ma si tratta di un’isola vicina.
Visiteremo il Salar di Uyuni (posto salino), situato sulle vaste zone pianeggianti dell’ Altopiano, dove l’orizzonte può giiungere all’infinito. Si tratta del posto salino più grande della Terra, un mare di sale incredibile dentro un ambiente naturale giammai immaginato. Sembra di essere in un lago gelato che non finisce mai, che continua all’infinito, è un grande deserto con una superficie inimmaginabile, ciò ricorda che una volta fu un mare vasto. Sull’ imbrunire le stelle brillano nel cielo profondo, lasciando il riflesso della loro luce sulla pianura. Il tempo si ferma per ascoltare il suono del vento gelato. Molti dicono che nel Salar di Uyuni, il cielo e le sue stelle si fondono insieme con il pianeta Terra, dando origine ad una varietà di sensazioni indescrivibili. Il Salar di Uyuni comprende una superficie di oltre 10.000 chilometri quadrati a 3.660 metri sul livello del mare. La temperatura annuale è di circa 25°C durante la notte e di 20°C durante il giorno, originando un clima d’altitudine, secco, freddo, con poche piogge e forte radiazione solare.
Visiteremo Colchani, piccolo villaggio nei dintorni del Salar, è la porta d’accesso al Salar di Uyuni. La sua popolazione indigena si dedica all’estrazione di sale, essendo un lavoro d’artigianato. Vivono in un’altra dimensione del tempo. Esiste una stazione di treni abbandonata che attraversa il villaggio. Colchani non è una città turistica ma fa parte di ciò che costituisce Uyuni, con case abbandonate e rovine dall’epoca quando i treni funzionavano, gli indigeni hanno cominciato ad abituarsi al movimento generato dal turismo.
Conosceremo i dintorni di Uyuni, dove visiteremo il Cimitero dei Treni. Un luogo pieno di macchine ferroviarie di antica data che ci porteranno molti anni indietro quando lo splendore minerario riempí di ferrovie Bolivia. Di fatto, la prima ferrovia fu Uyuni-Antofagasta alla fine del XIX secolo. Questa trasportava argento proveniente dalle miniere di Huanchaca. Questo fú l’inizio della rotta che oggi va da Oruro a Villazón. Cuando finí questo materiale prezioso, lasció per strada a localitá come Atocha o Tupiza, che dipendevano dal passaggio del treno.
Proseguimento del viaggio verso Tupiza.
Giorno 11 - Quebrada de Palmira, Valle de los Machos, Canyon dell'Inca & Canyon del Duende, San Juan del Oro
Partiamo presto al mattino per esplorare una combinazione affascinante di formazioni rocciose multicolori, fiumi, valli, quebradas e canyon. La prima destinazione è la Quebrada de Palala, con le sue imponenti formazioni irregolari scolpite dall’erosione nel corso degli anni. Proseguiamo verso Tambillo, attraversando salici rigogliosi, e risaliamo il fiume verso Monterrico e Charahota, dove si apprezzano grandi rocce di arenaria erose, tratti di fiori selvatici e stormi di uccelli. Visiteremo anche “La Poronga”, un monumento naturale fallico di circa 50 metri di altezza.
Tornando a Tupiza, ci dirigiamo poi verso sud, verso la Quebrada de Palmira, una regione di canyon e burroni con pareti di argilla rossa e montagne verticali. Qui si trova la Puerta del Diablo, una formazione rocciosa che, secondo la leggenda locale, si formò quando il diavolo spezzò una roccia mentre fuggiva con una cholita durante il carnevale. Più a nord arriviamo alla Valle de los Machos, situata a 3.071 m s.l.m., con curiose formazioni rocciose modellate dal vento, note per il loro aspetto fallico. Concludiamo il percorso nell’imponente Cañón del Inca, un maestoso canyon naturale.
Nel pomeriggio ci addentriamo in **Toroyoj**, un angolo da sogno dove la natura si lascia andare al riposo e alla contemplazione. Circondato da formazioni rocciose imponenti che si ergono come lance colorate verso il cielo, ai suoi piedi sussurra il fiume San Juan del Oro, accarezzando con la sua freschezza il paesaggio. Qui puoi camminare tra antiche pietre e, se vuoi, immergerti nelle acque chiare del fiume, lasciando che il tempo si dissolva nella sua corrente.
Il viaggio prosegue su sentieri che si snodano tra le montagne fino a raggiungere il **Cañón del Duende**, un passaggio naturale stretto e maestoso che deve il suo nome a una formazione rocciosa sulla cima che evoca la figura di un elfo ancestrale. Cammineremo tra le sue ombre, ascoltando l’eco della terra antica, percependo come il vento racconti storie che solo questo luogo conosce. Più avanti ci avviciniamo a **El Angosto**, un passaggio stretto dove passa soltanto il fiume Tupiza, che si apre strada tra le pareti rosse della montagna. Attraverseremo questo punto singolare e proseguiremo verso **Entre Ríos**, dove il San Juan del Oro incontra il Tupiza in un abbraccio liquido e potente. Saliremo fino a un belvedere, da cui la vista si dispiega in tutta la sua magnificenza: valli infinite, fiumi intrecciati e, al cuore del paesaggio, **La Torre**, una roccia monumentale che si erge solitaria e maestosa nella valle, come una sentinella eterna del passare del tempo.
Giorno 12 - Da Tupiza a La Quiaca, Yavi & Villazón - San Salvador de Jujuy
Colazione in hotel. Trasferimento a Villazón. Attraversamento del confine per arrivare a La Quiaca.
All'estremo nord dell'Argentina si trovano terre millenarie che custodiscono le leggende di un antico marchesato, situato in un’oasi verde nel pieno dell’altopiano di Jujuy, proprio al confine con il nostro paese fratello, la Bolivia, e lungo la via per Cuzco, combinando tradizione, paesaggi e commercio. Attraverseremo il ponte internazionale per rientrare in territorio argentino, da Villazón a La Quiaca.
La Quiaca si trova al confine con la Bolivia. All’inizio del XX secolo, la ferrovia arrivò dalla Puna fino alla frontiera, dove furono costruiti la stazione terminale e un viadotto con tre archi sopra il fiume La Quiaca. Con il passare del tempo, La Quiaca si è sviluppata, acquisendo rilevanza a partire dalla metà del XX secolo. È un luogo di transito incessante degli abitanti dell’altopiano andino, riconoscibili dai loro abiti tradizionali della puna. Vicino a La Quiaca troviamo un’altra città importante del nord-ovest argentino: Yavi, ricca di storia. Andremo a Yavi (Marchesato di Tojo), a 16 km da La Quiaca, conosciuta per la sua storica chiesa con un bellissimo altare e retablo, scolpiti a mano e rivestiti in foglia d’oro. Il Museo della Casa del Marchese e l’antico mulino sono testimonianze autentiche dei resti di questo antico marchesato.
In seguito visiteremo Abra Pampa, chiamata la "Siberia Argentina", così denominata dalla popolazione locale, composta in gran parte da discendenti di siriani. Lì conosceremo la Comunità delle Donne indigene della Puna. Proseguiremo attraverso Tres Cruces, lo "Spinone del Diavolo", e continueremo fino a Humahuaca. A Humahuaca, situata a 2.600 metri sul livello del mare, visiteremo il Monumento all’Indipendenza e la sua piazza principale. Poi proseguiremo verso Huacalera, Uquía (dove si trovano dipinti di angeli archibugieri della scuola di Cuzco), la Posta de Hornillos, e attraverseremo Tilcara, concludendo il nostro percorso attraverso ciò che resta della Quebrada de Humahuaca. Lascieremo alle spalle i villaggi di Purmamarca, Tumbaya, Volcán, Lozano e Yala. Infine, arriveremo a San Salvador de Jujuy.
Trasferimento all'Aeroporto Internazionale Gobernador Horacio Guzmán della città di San Salvador de Jujuy. Fine dei nostri servizi.